Nuovi allentamenti nella politica Zero Covid
In diverse città cinesi si registrano i primi allentamenti della politica Zero Covid. Le attività commerciali, in alcuni casi già da ieri 4 dicembre, sono state riaperte e i requisiti per i test anti-Covid a Pechino e in altre città sono stati allentati, mentre la Cina si avvia a modificare la politica della 'tolleranza zero' perseguita con insistenza negli ultimi tre anni, all'origine delle proteste diffuse nel Paese di due settimane fa.
A Pechino, i residenti non sono più tenuti a mostrare un test all'acido nucleico negativo fatto nelle 48 ore per l'uso dei mezzi pubblici. Stessa regola anche a Shanghai, strozzata dal duro lockdown di due mesi ad aprile e maggio scorsi. Nell'hub finanziario, da domani 6 dicembre, non sarà più necessario esibire l'esito del test al Covid per accedere nei luoghi pubblici.
La vicina Hangzhou si è spinta oltre: stop ai test di massa regolari per gli oltre 10 milioni di residenti, ad eccezione di coloro che vivono o visitano case di cura, scuole e asili. Ad Urumqi, il capoluogo dello Xinjiang dove più di due settimane fa morirono 10 persone in un incendio salito a catalizzatore delle recenti proteste, hanno riaperto oggi supermercati, hotel e ristoranti.