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Domenica, 24 Settembre 2023
Diretta

La Wagner si ritira, a Rostov torna la calma. Kiev: "Putin non ha potere" - DIRETTA

Dopo ore di tensione e di trattative i miliziani della Wagner hanno deciso di tornare verso sud per evitare "spargimento di sangue russo", ha dichiarato in un audio il loro leader Yevgeny Prigozhin. Finisce così la "guerra civile in Russia", durata meno di 24 ore, nonostante Putin abbia parlato di alto tradimento. I responsabili "pagheranno per questo", aveva promesso. Dopo essersi ribellato all'autorità di Mosca Prigozhin, a capo del gruppo Wagner - una compagnia militare privata al servizio del Cremlino - aveva dato il via alla rivolta conquistando il quartiere generale avanzato dell'esercito russo a Rostov. A poche centinaia di chilometri da Mosca è arrivato l'annuncio della ritirata. Prigozhin non sarà processato: ad annunciarlo è stato il portavoce del Cremlino Peskov dando notizia dell'accordo raggiunto con la mediazione del dittatore bielorusso Alexander Lukashenko. La diretta con tutte le ultime notizie. 

Missili su Kiev: il bilancio sale a cinque morti

Sale a 5 il numero dei morti nell'attacco missilistico russo di ieri contro Kiev. Lo ha reso noto il sindaco della capitale, Vitaly Klycko, secondo cui questa mattina i soccorritori hanno trovato altri due cadaveri sotto le macerie dell'edificio residenziale di 24 piani colpito nel distretto di Solomyanskyi.

La tesi del dissidente: "Una messinscena, Putin e Prigozhin erano d'accordo"

Il tentato golpe in Russia? Sarebbe stata tutta una messinscena. A sostenere questa tesi è Ilya Ponomarev, uomo d'affari ex deputato della Duma russa che dal 2016 vive in esilio in Ucraina e che è uno dei fondatori della Legione per la libertà della Russia. Ponomarev ha le idee chiare sull'ammutinamento, poi rientrato, del Gruppo Wagner, le cui forze sono arrivate alle porte di Mosca senza incontrare resistenza.

"Penso che Prigozhin (Yevegny, il capo della Wagner, ndr) e Putin avessero ovviamente un accordo fin dall'inizio su cosa sarebbe successo e di cui nessun altro era a conoscenza", spiega Ponomarev in un'intervista all'Adnkronos, sottolineando che il capo della Wagner "è un uomo molto fidato di Putin. Si conoscono da molto tempo e le circostanze in cui si sono conosciuti hanno creato un rapporto di grande fiducia tra di loro".

L'ex deputato, l'unico ad aver votato contro l'annessione della Crimea, evidenzia i motivi che, a suo parere, hanno spinto Putin e Prigozhin ad agire in questo modo. Da una parte l'obiettivo del presidente russo era "spaventare sia l'élite russa che quella internazionale. Aveva bisogno di inviare un messaggio che non è lui la peggiore alternativa" e che c'è "un orco, Prigozhin, che nessuno nella comunità internazionale vorrebbe vedere con un pulsante nucleare in mano".

Revocate le restrizioni ai movimenti nella regione di Rostov

Sono state revocate tutte le restrizioni ai movimenti nella regione di Rostov, precedentemente controllata dalle forze del Gruppo Wagner che ieri sera si sono ritirate come effetto di un accordo con il Cremlino. Lo riportano i media russi, precisando che da stamane è ripreso anche il traffico autostradale. "Le stazioni degli autobus e dei treni funzionano normalmente. I biglietti sono in vendita per tutte le destinazioni", ha dichiarato il governatore ad interim della regione, Serhiy Tyurin.

Podolyak: "Putin non ha potere, impossibile negoziare con Mosca"

"La tragicommedia di questi giorni spiega in modo eloquente ai leader degli altri Paesi perché oggi l'Ucraina non ritiene possibile negoziare con la Russia di Putin. Una domanda semplice. Con chi possiamo parlare se letteralmente al soggetto principale il potere gli scivola dalle mani come sabbia tra le dita e tutti si puliscono i piedi sul comando militare strategico?". Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, commentando l'ammutinamento, poi rientrato, del Gruppo Wagner.

"I giorni di questa banda sono contati, non c'è padrone in casa. La situazione all'interno della Russia è incontrollabile - ha aggiunto Podolyak - Intanto i meteorologi prevedono nuove raffiche di vento...".

"Il fatto che Prigozhin sia andato in Bielorussia deve preoccupare Kiev"

La Wagner potrebbe cercare di conquistare Kiev con un attacco dalla Bielorussia. A mettere in guardia i leader ucraini e occidentali è stato Richard Dannatt, ex capo di Stato Maggiore delle forze armate britanniche, all'indomani della marcia su Mosca dell'organizzazione di mercenari e del successivo annuncio che Yevgeny Prigozhin andrà in Bielorussia.

"Il fatto che sia andato in Bielorussia è motivo di preoccupazione", ha dichiarato Dannatt a Sky News, sottolineando che se Prigozhin ha "mantenuto un'efficace forza combattente attorno a sé, allora rappresenta di nuovo una minaccia per il fianco ucraino più vicino a Kiev". Secondo l'ex capo di Stato maggiore, "è plausibile" che la Russia possa utilizzare il gruppo Wagner per tentare di prendere la capitale ucraina.

Quali sono gli obiettivi di Prigozhin

Perché Prigozhin ha ordinato la rivolta della Wagner? Quali erano i suoi reali obiettivi? Impossibile, in questo momento, abbozzare risposte che non siano ipotesi. Una di queste è che l'obiettivo di Prigozhin fosse destituire i vertici militari del Paese, contro cui peraltro si era più volte scagliato. Ma ci sono almeno altre due ipotesi. Ovvero che il capo della Wagner volesse effettivamente sostituire Putin (e cioè mettere in atto un colpo di Stato). Oppure che temesse di perdere il controllo delle sue truppe (e dunque il suo potere)? Leggi la notizia

A Rostov sul Don è tornata la calma

È tornata la calma intorno al quartier generale del distretto militare meridionale a Rostov sul Don, la città del sud della Russia occupata ieri temporaneamente dalle forze della Wagner. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti, precisando che il traffico lungo Budennovsky Prospekt è ripreso.

L'analisi: "Equilibrio instabile al Cremlino, la ribellione ha messo in luce gravi debolezze"

"Il Cremlino si trova di fronte a un equilibrio profondamente instabile. L'accordo negoziato da Lukashenko è una soluzione a breve termine, non a lungo termine, e la ribellione di Prigozhin ha messo in luce gravi debolezze", sia del Cremlino che del Ministero della Difesa russo. Lo scrive l'Institute for the Study of War, think tank con sede a Washington, che si occupa di studi e analisi in ambito militare e in materia di affari esteri. Secondo l'analisi, "l'immagine di Putin che appare alla televisione nazionale per chiedere la fine di una ribellione armata" con la mediazione di leader di un altro Stato avrà "un impatto duraturo". "La ribellione ha messo in luce la debolezza delle forze di sicurezza russe e ha dimostrato l'incapacità di Putin di usare le sue forze in modo tempestivo per respingere una minaccia interna" spiegano gli esperti. 

L'accordo con Prigozhin e le conseguenze per Putin e la Russia

In che modo la rivolta (subito rientrata) della Wagner influirà sul conflitto tra Russia e Ucraina e sul potere dello stesso Putin è ancora tutto da vedere. Molti esperti oggi sostengono che il vero sconfitto di questa partita sia proprio il presidente russo, costretto a ricorrere alla mediazione di Lukashenko per sedare una rivolta che stava arrivando alle porte di Mosca. E che l'esercito russo, impegnato sul fronte ucraino, avrebbe probabilmente fatto fatica a respingere (ne abbiamo parlato qui).

Bombe nella notte sull'Ucraina

L'Ucraina continua a essere bombardata: nella notte sono stati colpiti 9 villaggi nell'oblast di Sumy e la città di Nikopol, nell'oblast di Dnipropetrovsk, con almeno un morto. L'amministrazione militare dell'oblast di Sumy ha riferito su Telegram dei bombardamenti, avvenuti ieri sera tardi. Quasi in contemporanea il presidente del consiglio regionale di Dnipropetrovsk, Mykola Lukashuk, ha fatto sapere che le bombe russe hanno ucciso un uomo di 71 anni a Nikopol.

Russia: restano in vigore le restrizioni sull'autostrada M4

Le restrizioni al traffico rimangono oggi in vigore sull'autostrada principale M-4 "Don" nelle regioni di Mosca e Tula. A comunicarlo è l'Agenzia federale delle strade su Telegram secondo Reuters. La M4 collega Mosca con il sud e le autorità l'hanno chiusa ieri mentre i combattenti Wagner si facevano strada da Rostov.

New York Times: Usa sapevano da mercoledì che Prigozhin si stava preparando ad agire

I funzionari della sicurezza degli Stati Uniti sono stati avvertiti già mercoledì che Prigozhin si stava preparando ad agire, riferisce il New York Times citando fonti dell'intelligence. Lo scrive il New York Times citando fonti dell'intelligence. La loro preoccupazione immediata era come questo avrebbe influenzato il controllo di Mosca sul suo arsenale di armi nucleari. L'intelligence statunitense seguiva da mesi le crescenti tensioni tra il capo Wagner e i vertici militari russi, incluso il ministro della Difesa Sergei Shoigu.

Cosa prevede l'accordo tra Prigozhin e i vertici del Cremlino

Yevgeny Prigozhin andrà in Bielorussia e l'accusa di incitamento all'insurrezione armata contro di lui verrà fatta cadere. È quanto prevedono i termini dell'accordo raggiunto tra il capo della compagnia paramilitare Wagner e i vertici del Cremlino, a cui si è giunti con la mediazione del dittatore bielorusso Alexander Lukashenko. Prigozhin dunque non sarà processato, come annunciato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Lo stesso vale per i combattenti della Wagner che hanno partecipato alla rivolta. Dato il loro "servizio al fronte" non saranno perseguiti. I combattenti di Wagner che non hanno partecipato all'ammutinamento potranno firmare contratti con il ministero della Difesa russo. Le loro "azioni eroiche sul fronte" saranno "sempre rispettate" ha detto Peskov. 

Combattenti Wagner lasciano Rostov, la folla li applaude

Un video che circola su Twitter - verificato dalla BBC - mostra un combattente Wagner che spara con il suo fucile in cielo durante la ritirata del Gruppo Wagner da Rostov. Il tutto mentre diversi residenti applaudono e incoraggiano i combattenti. Altri filmati, spiega sempre la BBC, documentano che il gruppo di mercenari ha avuto anche il sostegno di molti civili russi.

Un fermo immagine del video-2

Morti 15 militari russi, tre elicotteri abbattuti dalla Wagner

Almeno 15 militari dell'esercito russo sono morti nel corso dell'avanzata verso Mosca dei combattenti della Wagner. Lo riporta il sito bielorusso indipendente Nexta citando canali Telegram filo-Cremlino. Le forze di Wagner avrebbero anche abbattuto tre elicotteri militari russi. 

Kiev: "Avanziamo su più fronti a est"

Kiev rivendica una avanzata simultanea su vari fronti nell'est dell'Ucraina. "Le forze del gruppo orientale hanno lanciato offensive su vari fronti allo stesso tempo. Avanzano a Orikhovo-Vasylivka, Bakhmut, Bohdanivka, Yahidne, Klishchiivka e Kurdiumivka, fanno progressi su tutti i fronti", ha detto su Telegram la vice ministra della Difesa Hanna Maliar.

Secondo Maliar, i russi hanno cercato di avanzare sui fronti di Kupiansk, Lyman e Marinka, ma sono stati respinti. Intensi combattimenti continuano sul fronte sud.

Le forze armate dell'Ucraina hanno liberato i territori vicino alla città di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk, approfittando della ribellione del gruppo Wagner, ha affermato il comandante del raggruppamento strategico operativo Tavria, Oleksandr Tarnavsky, citato dall'agenzia di stampa Ukrinform. "Il movimento delle nostre forze continua. Riscontriamo successi tangibili e progressi", ha scritto Tarnavsky su Telegram.

Nell'accordo coi Wagner un possibile addio di Shoigu e Gerasimov

La guerra civile in Russia è durata meno di 24 ore grazie alla mediazione del presidente bielorusso Lukashenko. Per far fare marcia indietro ai mercenari della Wagner sarebbero state promesse importanti modifiche alla leadership del ministero della Difesa russo. Secondo alcune indiscrezioni che circolano sui media russi non confermate da fonti ufficiali, l'accordo si baserebbe sulla sostituzione dell'attuale ministro della Difesa Sergei Shoigu e del capo di stato maggiore dell'esercito Valery Gerasimov. Inoltre, sarebbero state concordate "garanzie di sicurezza" per i mercenari.

Bielorussia: Prigozhin ha accettato di fermare la Wagner per evitare bagno di sangue

Dopo aver ricordato che la Bielorussia è stata e rimane tutt'ora un alleato della Russia, condividendo pienamente gli obiettivi dell'operazione militare speciale, il presidente Alexander Lukashenko ha dichiarato che la Bielorussia sta mediando tra Prigozhin e Putin e che il capo della Wagner avrebbe accettato di fermare l’avanzata su Mosca. "Ci fermiamo e torniamo alle basi. Torniamo in Ucraina per evitare spargimento di sangue russo", avrebbe detto Prigozhin in un messaggio audio. Si attendono conferme ufficiali.

Nel frattempo la leader dell'opposizione bielorussa in esilio, Svetlana Tikhanovskaya, spera che il popolo bielorusso colga “il momento” per rendere il Paese libero. "Stiamo assistendo a eventi che metteranno fine a una grande tirannia. Credo che la Russia sarà sconfitta e che l'Ucraina e la Bielorussia saranno libere. Oggi ho ricevuto molti messaggi di speranza dalla Bielorussia, da persone che vedono questo momento come un punto di svolta. Dobbiamo cogliere questo momento ora".

Sindaco di Mosca: "Situazione difficile, restate a casa"

Il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha invitato i cittadini a restare a casa e a limitare il più possibile gli spostamenti all'interno della città perché è possibile l'interruzione del traffico in alcuni quartieri. "La situazione è difficile", ha scritto il sindaco su Telegram confermando in un certo senso che la capitale si sta blindando a causa dell'avanzata del Gruppo Wagner. Piazzati vari ostacoli sull'autostrada che conduce a Mosca da Voronezh, come accumuli di terra e fossati, ma anche diversi check point nella capitale.

Ostacoli autostrada per Mosca

Secondo la Bbc a Mosca sarebbe in corso una massiccia evacuazione degli edifici pubblici. Le persone stanno lasciando gli edifici e i musei vicini al Cremlino come la Galleria Tretyakov, il Museo Pushkin e la Casa della Cultura Ges-2. Evacuato anche il centro commerciale Mega Belaya Dacha e il centro commerciale Kvartal.

Assaltato il quartier generale della Wagner di San Pietroburgo

Mentre procede speditamente la marcia dei mercenari Wagner verso Mosca, si troverebbero a soli 400 chilometri dalla capitale, le forze dell’ordine russe avrebbero assaltato la sede del Gruppo di San Pietroburgo. Secondo la stampa russa, nei pressi dell’ufficio di Prigozhin sarebbero state trovate diverse scatole di denaro, circa 4 miliardi di rubli (più di 43 milioni di euro), somma che secondo il leader della Wagner serviva per pagare gli stipendi delle truppe mercenarie.

Mosca: pieno sostegno di Erdogan a Putin

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan avrebbe espresso "pieno sostegno" a Putin sulla rivolta armata dei mercenari del Gruppo Wagner contro Mosca. Lo riferisce il Cremlino, sostenendo che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe informato con una telefonata il suo omologo turco "sulla situazione nel Paese in relazione col tentativo di ribellione armata" e che "il presidente turco ha espresso pieno sostegno ai passi compiuti dalla leadership russa". Il presidente della Cina Xi Jinping, invece,  ha dichiarato che Putin "deve ripristinare l'ordine". 

Spiegel: esauriti i biglietti aerei da Mosca per l’estero

Mentre il capo della Wagner, Yevgeny Progozhin, con il suo esercito si sta dirigendo verso Mosca per marciare sulla città, i voli diretti dalla capitale per l'estero sono andati tutti esauriti. A riferire la notizia il sito del settimanale tedesco Der Spiegel. Secondo alcuni commenti sui social l'elite russa si starebbe organizzando per lasciare Mosca, con voli privati, monitorati sulla piattaforma Flightradar24, ma anche con voli di linea. Esauriti in poche ore i biglietti aerei da Mosca per Tbilisi, Astana e Istanbul.

Cnn: "Il potere di Putin è a rischio, decisive le prossime 24 ore"

"Putin sta affrontando la più grave minaccia in 23 anni di potere", è "sbalorditivo" vedere "la patina di controllo totale" che si "sgretola dall'oggi al domani". A scriverlo è la Cnn in un'analisi sulla situazione russa, in cui si sottolinea che le prossime 24 ore saranno "decisive". Il paese con "il quinto esercito del mondo sta per affrontare un weekend in cui il fratricidio, rivolgere le armi contro i propri soldati, è l'unica cosa che può salvare l'elite dal collasso".

Le azioni del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, sembrano essere state pianificate da tempo, la marcia verso Rostov può essere difficilmente considerata una decisione spontanea. Forse, ipotizza la Cnn, Prigozhin sognava di poter spingere Putin a cambiare i vertici dell'esercito. Ma il discorso di oggi del leader del Cremlino ha sepolto questa ipotesi. "Vi è ora una scelta esistenziale per l'elite russa, fra il vacillante regime del presidente" e il "Frankestein che si sta rivoltando contro i suoi creatori". Ed è anche il momento della scelta per militari, prosegue la Cnn, chiedendosi dove sono le forze speciali dell'Fsb: "decimate dalla guerra o con poca voglia di affrontare i compagni armati ed esperti della Wagner?".

Chi sono i mercenari del Gruppo Wagner

Il Gruppo Wagner ha attraversato il confine per prendere il quartier generale dell'esercito russo a Rostov. La conquista, secondo il leader Prigozhin, sarebbe avvenuta senza sparare, con l'appoggio della popolazione. "Perché il Paese ci sostiene? Perché marciamo per la giustizia", ha detto il capo dei miliziani in un messaggio audio su Telegram. Chi sono i mercenari Wagner e perché si sono ribellati a Putin? (Leggi la notizia completa)

La Brigata Wagner prende il controllo di Rostov. LaPresse

Prigozhin: "A Rostov non abbiamo sparato un solo colpo"

In un nuovo messaggio audio pubblicato sulla pagina Telegram di Wagner, Yevgeny Prigozhin afferma che le sue truppe hanno preso la città di Rostov "senza che fosse sparato un solo colpo" dalle forze della Wagner.

Secondo Prigozhin i residenti di Rostov sul Don avrebbero anzi sostenuto le sue truppe nella loro "marcia per la giustizia".

I media statali russi hanno invece trasmesso alcuni filmati che mostrano i residenti di Rostov discutere con le truppe Wagner esortando i miliziani a obbedire agli ordini del presidente Vladimir Putin.

I miliziani della Wagner sull'autostrada M4 verso Mosca

Secondo le ultime - e frammentarie - informazioni, le forze della Wagner stanno tentando di spostarsi a nord sull'autostrada M4 attraverso l'oblast di Lipetsk per dirigersi verso Mosca, ma stanno incontrando la resistenza dell'esercito russo. 

Lo stesso Prigozhin ha dichiarato che i suoi uomini sono stati colpiti "prima da colpi di artiglieria e poi da elicotteri", senza però fornire prove o precisare dove sarebbero avvenuti gli attacchi. Un testimone citato dalla Reuters ha riferito di un convoglio del gruppo Wagner preso di mira da elicotteri russi lungo l'autostrada M4, fuori dalla città di Voronezh, circa 460 chilometri a sud di Mosca. 

Gli spostamenti della Wagner

Un video, verificato dalla Bbc, mostra un convoglio della Wagner lungo l'autostrada M4 che collega Voronezh, città insieme a Rostov sul Don sotto il controllo dell'organizzazione di mercenari, a Mosca. Il video ha ripreso i mezzi della Wagner nella regione di Lipetsk, il cui governatore ha fatto appello agli abitanti a rimanere in casa ed evitare spostamenti.

Il convoglio militare sulla M4

Intanto l'esercito russo avrebbe allestito dei posti di blocco lungo le autostrade M2 ed M4. E nella capitale sono scattate tutte le misure di sicurezza per fronteggiare un eventuale attacco della Wagner. "Mosca si prepara all'assedio. La città è praticamente blindata e isolata dalle forze militari e di polizia, con check-point quasi a ogni incrocio". Lo scrive su Telegram Rbc-Ucraina, citando l'ingelligence di Kiev, aggiungendo che dalla capitale russa "stanno richiamando tutto l'equipaggiamento militare che finora era rimasto nelle riserve e nelle zone di confine".

"Putin ha cercato di trattare con Prigozhin"

Il Cremlino avrebbe cercato di negoziare un accordo con Yevgeny Prigozhin, ma il leader di Wagner ha rifiutato la richiesta di ritrattare le dichiarazioni di fuoco fatte contro i vertici militari russi. A rivelarlo è il sito russo Vazhnye Istorii, ripreso da Ukrainska Pravda. Secondo le fonti Prigozhin ha ricevuto "una chiamata dall'amministrazione presidenziale, non da Putin, e gli è stato offerto di ritrattare, spiegando che i suoi messaggi erano opera di hacker che avevano falsificato la sua voce".

Ma il leader di Wagner avrebbe rifiutato l'offerta del Cremlino, e così Vladimir Putin ha ordinato di avviare l'inchiesta penale a suo carico usando il pugno di ferro.

Cosa sappiamo sul tentato golpe in Russia e quali sono le forze in campo

Le forze del Gruppo Wagner hanno occupato il quartier generale russo a Rostov, dove avrebbero catturato il viceministro della Difesa e il vicecapo di stato maggiore dell'esercito. Il capo della rivolta, Yevgeny Prigozhin, considerato a lungo vicino a Vladimir Putin, ha diffuso un video in cui lo si vede parlare il viceministro della Difesa. Il Gruppo Wagner sostiene di avere anche il controllo dell'aeroporto, ma la circostanza deve essere confermata. 


I combattimenti dunque si spostano sul territorio russo. Un'esplosione è avvenuta nel quartier generale militare di Rostov, la città russa vicina al confine ucraino caduta nelle mani della milizia Wagner. L'esplosione, scrivono diversi media ucraini su Telegram, è stata seguita da colpi d'arma da fuoco.

I miliziani di Wagner hanno annunciato anche l'occupazione di siti militari nella non lontana Voronezh, a 500 km più a sud di Mosca. Sempre a Voronezh un deposito di carburante è esplosodopo l'incursione di un elicottero. 

Diversi video che stanno circolando sui social mostrerebbero inoltre esplosioni ed elicotteri abbattuti lungo l’autostrada che da Voronezh conduce verso Mosca. 

Un elicottero sarebbe stato abbattuto nei pressi di Voronezh

Secondo Prigozhin, i miliziani del Gruppo Wagner sarebbero circa 25mila. Di sicuro, come mostrano le immagine che circolano in queste ore, i mercenari possono contare su numerosi blindati e probabilmente anche mezzi aerei. Mosca invece può disporre secondo le stime di circa 150mila militari di leva che non sono stati inviati in Ucraina. C'è dunque una sproporzione di forze in campo a favore della Russia, ma stando ai primi resoconti l'offensiva della Wagner finora non avrebbe incontrato grandi resistenze. 

Putin e Medvedev in fuga? "Sono al lavoro a Mosca, al loro posto"

In un tweet, il consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Gerashchenko, ha scritto che l'aereo presidenziale di Putin sarebbe decollato da Mosca per San Pietroburgo. Circostanza smentita da Peskov. Il consigliere allega una foto del sito FlightRadar che mostra il percorso dell'Ilyushin II 96-300 PU. "Medvedev, i suoi assistenti e la segreteria sono nei loro luoghi di lavoro e svolgono i loro compiti", si legge. 

A Rostov arrivano i primi distaccamenti di forze cecene

Secondo il canale Telegram russo Rybar nell'oblast di Rostov, nel sud della Russia, sarebbero stati visti i primi distaccamenti delle forze speciali cecene Akhmat, inviati per contrastare l'ammutinamento del gruppo Wagner. Lo stesso canale ha precisato che l'esplosione registrata nel quartier generale del Distretto militare meridionale di Rostov sul Don sarebbe stata causata da un cracker o da un pacchetto esplosivo usato per disperdere la folla, a cui è stato chiesto di tenersi a due chilometri di distanza. 

Kiev: "La Wagner si dirige verso Mosca"

"Le forze del gruppo Wagner hanno aggirato Voronezh e si sono dirette verso Mosca, spazzando via tutto ciò che trovavano sul loro cammino. Il tempo stimato di avvicinamento a Mosca della colonna Wagner è di 20-21 ore. Non si sa chi sia alla testa della colonna e se lo stesso terrorista Prigozhin ne faccia parte". Lo scrive su Twitter Anton Geraschchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell'Ucraina. 

Meloni: "Ciò che sta accadendo stona con la propaganda russa"

''Sono accadimenti delle ultime ore, non è facile fare delle valutazioni ora che non siano la consapevolezza della situazione di caos interno alla Federazione russa che stona un po' con certa propaganda degli ultimi mesi... Ora non dobbiamo farci distogliere l'attenzione dal sostegno a Kiev, materia sulla quale Europa ha dimostrato una compattezza e lucidità e una capacità strategica che non sempre si era vista in passato. Su questa strada dobbiamo continuare. In ogni caso, quello che sta accadendo ci dimostra quanto certa propaganda fatta dalla Russia di forza e compattezza all'interno del regime non corrispondesse poi così alla realtà''. Lo ha annunciato il premier Giorgia Meloni in conferenza stampa con il cancelliere austriaco.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, con Giorgia Meloni (LaPresse)

Medved: "Uniamoci intorno a Putin, il nemico sarà sconfitto"

"Ora la cosa più importante per la vittoria sul nemico esterno e interno, che vuole fare a pezzi la nostra madrepatria, per la salvezza del nostro Stato, è unirsi intorno al presidente, il comandante supremo in capo delle Forze armate del Paese". Lo ha scritto su telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, commentando la rivolta di Wagner ed affermando che "la divisione e il tradimento sono la via per la più grande tragedia, una catastrofe universale". "Non permetteremo che accada. Il nemico sarà sconfitto, la vittoria sarà nostra!", assicura.

Zelensky: "Nessuna menzogna ora può nascondere il caos"

"Ora c'è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo...La debolezza della Russia è evidente". Lo ha scritto in un messaggio sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando la rivolta di Wagner. "Chi sceglie la via del male distrugge se stesso" ha scritto Zelensky. "Invia colonne di truppe per distruggere la vita di un altro Paese, ma non riesce a impedirgli di fuggire e di tradirlo quando la vita resiste. Terrorizza con i missili e, quando vengono abbattuti, si umilia per ricevere uno Shahed (drone iraniano, ndr), disprezza la gente e manda centinaia di migliaia di persone in guerra, per poi barricarsi nella regione di Mosca contro coloro che ha armato. La Russia ha a lungo mascherato la sua debolezza e stupidità con la propaganda. E ora c'è così tanto caos che nessuna menzogna può nasconderlo. E tutto questo è dovuto a un solo uomo, che ancora e ancora ci spaventa con il 1917, anche se non è in grado di portare a nient'altro".

"Prigozhin ha passato il Rubicone, e per noi la vittoria è più vicina"

"Prigozhin ha passato il Rubicone e non si fermerà fino a quando sarà fisicamente distrutto o avrà raggiunto i suoi obiettivi". Così Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino, afferma che oggi "l'Ucraina si è avvicinata di più alla vittoria completa sulla Russia e la riconquista di tutti i territori, Crimea compresa". In un lungo tweet, Gerashchenko ricorda che Prigozhin conosce Vladimir da oltre 30 anni e vede come "dopo aver lanciato il massacro sanguinoso contro l'Ucraina per la sua illusione di grandezza, ora non controlla più la situazione".

Inoltre sottolinea come il leader di Wagner sia un esperto di golpe "avendo partecipato a colpi di stato militari in Africa per 10 anni". "Ora crede che sia possibile farlo anche in Russia" aggiunge sostenendo che Prigozhin stava preparando questa mossa da mesi. Ora ci sono tre diverse possibilità, argomenta ancora spiegando che "il potere di Putin potrebbe crollare come un castello di carte, le truppe di Prigozhin entrare a Mosca e prendere il potere e Prigozhin dichiararsi dittatore militare".

La seconda possibilità è che "Putin dia l'ordine di distruggere Prigozhin" usando un missile "Kinzhal" o "Iskander" per distruggere la sua armata in marcia verso Mosca. Infine Putin potrebbe "rinunciare a distruggere Prigozhin, cerca di arrivare ad un accordo con lui, accogliendo le sue richieste di rimuove Shoigu e Gerasimov". "Secondo la mia opinione - conclude - tutte e tre le opzioni finiranno solo per rafforzare le posizioni dell'Ucraine e rendere più vicina la nostra vittoria".

Elicottero russo bombarda deposito di carburante a Voronezh: il video

L'aviazione russa ha bombardato un deposito di carburante a Voronezh, la cittadina del sud ovest della Russia dove i mercenari della Wagner sarebbero avanzati. Lo riporta su Twitter il Kyiv Post pubblicando anche immagini del deposito in fiamme e spiegando che in questo modo Mosca intende bloccare alle forze dell'esercito privato, che sarebbe in marcia verso la capitale, l'accesso al carburante.

La notizia viene riportata anche dai siti russi che naturalmente si limitano a parlare di un incendio del serbatoio di carburante. Il governatore della regione Alexander Gusev ha scritto su Telegram che "più di 100 vigili del fuoco e 30 mezzi stanno lavorando sul posto. Secondo i primi dati, non ci sono vittime".

Prigozhin: "Putin si sbaglia, nessuno si consegnerà ai suoi ordini"

"Vladimir Putin si sbaglia profondamente, nessuno si consegnerà ai suoi ordini, non vogliamo che il Paese continui a vivere nella corruzione e le bugie". E' quanto ha detto Yevgeny Prigozhin in risposta alle accuse del presidente russo di essere un "traditore". "Siamo patrioti - ha continuato - e quelli che sono contro di noi sono quelli che sono intorno ai bastardi".

Chi è Prigozhin

Prigozhin è un oligarca e imprenditore considerato fino a non molto tempo fa vicino allo stesso Vladimir Putin e a capo del Gruppo Wagner, una "compagnia militare privata" fondata in Russia nel 2013 e che ha operato per la prima volta proprio nel Donbass all'inizio delle tensioni tra Russia e Ucraina. Nelle ultime 24 ore il capo della Wagner si è messo a capo di una vera e propria rivolta contro la Russia che di fatto ha portato il conflitto anche in territorio russo. 

L'origine dell'impero costruito dal 'cuoco di Putin', una volta uscito di prigione all'inizio degli anni Novanta, scontata la condanna, la seconda, dopo una prima con la condizionale, a 13 anni di carcere per furto con aggressione, sta negli hot dog che vende per le strade di Leningrado, preparando con le sue mani la salsa con cui insaporiva i panini, arrivando a incassare l'equivalente di mille dollari al mese, al netto dei cento euro per chiosco che versava alla criminalità organizzata per protezione.

Il salto di specie di Prigozhin avviene nel 2014, grazie al serbatoio naturale del rancio per i militari. Quando l'ex detenuto imprenditore del cibo, estende i suoi interessi economici ai mercenari che mette a disposizione del Cremlino e delle sue avventure nel mondo, offrendo alla sempre più aggressiva postura di politica estera della Russia, un braccio armato flessibile e estraneo ai vincoli del diritto e delle regole.

Ieri Prigozhin ha lanciato pesantissime accuse contro la leadership del Cremlino sostenendo che il ministero della Difesa avrebbe dato l'ordine di lanciare missili contro le basi dei miliziani. Non solo. Prigozhin ha criticato duramente anche le operazioni militari in Ucraina: "Il ministero della Difesa - ha detto, tra le altre cose - sta cercando di ingannare l'opinione pubblica raccontando la storia che ci sono stati livelli folli di aggressione da parte ucraina e che ci avrebbero attaccato insieme all'intero blocco della Nato" (Leggi anche: Chi è Prigozhin, da ex venditore di hot dog a chef di Putin).

"Alcune forze russe passive di fronte all'avanzata del gruppo Wagner"

"Con prove molto limitate di combattimenti tra Wagner e le forze di sicurezza russe, si ritiene che alcune probabilmente sono rimaste passive, acconsentendo" all'avanzata dei mercenari di Yevgeny Prigozhin. È quanto si legge nell'analisi dell'intelligence militare britannica su quella che viene definita "la più significativa sfida allo stato russo dei tempi recenti".

"In un'operazione definita da Prigozhin 'la marcia della libertà, le forze di Wagner hanno varcato il confine ucraino entrando in Russia in almeno due località - prosegue l'analisi - a Rostov sul Don hanno quasi sicuramente occupato siti cruciali di sicurezza, compreso il quartier generale che gestisce le operazioni militari in Ucraina. Altre unità si stanno muovendo verso nord attraverso l'oblast di Vorenezh Oblast, quasi certamente puntando a dirigersi su Mosca".

"Nelle prossime ore", si legge ancora nella nota dell'intelligence, "la lealtà delle forze di sicurezza russa, in particolare della guardia nazionale russa, sarà cruciale per determinare lo sviluppo della crisi".

Cosa sta accadendo in Russia

Il capo dell'esercito di mercenari Evgenij Prigožin ha lanciato ufficialmente la sua offensiva contro i vertici militari del Paese. Ora è accusato di incitamento alla rivolta. Il capo del Cremlino ammette: "Situazione difficile. I responsabili pagheranno". Qui facciamo il punto della situazione. 

"Quello di Wagner un tradimento, ceceni partiti per sedare la rivolta"

La rivolta di Yevgheny Prigozhin contro Mosca "è un tradimento". Lo denuncia il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che si schiera con Vladimir Putin e annuncia l'invio dei suoi combattenti nelle "zone di tensione". Sul suo canale Telegram Kadyrov ha detto: "Quello che sta accadendo non è un ultimatum al ministero della Difesa. E' una sfida per lo stato e contro questa sfida è necessario radunare tutti attorno al leader della nazione: l'esercito, le forze di sicurezza, i governatori e la popolazione civile. I soldati del ministero della Difesa e della Guardia Nazionale nella Repubblica cecena sono già partiti per le zone di tensione. Faremo di tutto per preservare l'unità della Russia e proteggere lo stato".

Putin parla alla nazione: "Pugnalati alle spalle, i responsabili pagheranno"

In un discorso televisivo alla nazione Vladimir Putin ha definito la rivolta armata lanciata da Prigozhin "un colpo di pugnale alle spalle alle nostre truppe e alla Russia". Il presidente della Federazione Russa  ha parlato di "gravi azioni di tradimento" e ha assicurato che i responsabili "pagheranno per questo".

"Mi rivolgo a coloro che con inganno e minacce sono stati coinvolti nell'avventura criminale della rivolta armata" ha detto Putin chiedendo ai miliziani della Wagner di "mettere fine alla loro partecipazione a queste azioni militari". "Tutti quelli che hanno preso le armi contro le forze armate sono dei traditori", ha continuato il capo del Cremlino. "Noi stiamo fronteggiando un tradimento, i responsabili saranno condotti davanti alla giustizia".

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Vladimir Putin ha quindi promesso che "farà di tutto per proteggere la Russia". Nel discorso alla nazione, un messaggio registrato trasmesso in televisione, il presidente russo ha assicurato che, di fronte alla ribellione di Wagner, "la nostra risposta sarà dura". Ha poi affermato che il Paese è impegnato a combattere contro "i nazisti" in Ucraina e che "contro di noi c'e' tutto l'Occidente: noi lottiamo per la nostra indipendenza, per il diritto di rimanere russi". Ed in questo momento "tutte le nostre forze devono rimanere unite" per impedire che il nemico sfrutti "azioni che spaccano l'unità".

Il capo del Cremlino ha però ammesso che a Rostov sul Don "la situazione rimane difficile" a causa della la rivolta armata, aggiungendo "che si stanno adottando misure per "stabilizzare la situazione". "A Rostov il lavoro dell'amministrazione civile e militare è fondamentalmente bloccato", ha dichiarato Putin, aggiungendo che "tutti quelli che hanno scelto il tradimento saranno puniti, sono stati dati gli ordini necessari alle forze armate".

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