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Martedì, 19 Marzo 2024
Diretta

Risultati elezioni politiche 2022: chi ha vinto e chi ha perso, la diretta

Tutti i risultati delle elezioni politiche e i commenti dei protagonisti

In diretta su Today i risultati delle elezioni politiche 2022: l'Italia svolta chiaramente a destra. Giorgia Meloni sarà premier. Il centrosinistra, diviso, prende una batosta (come previsto).

Conte avvisa la destra sulla Costituzione: "Fate la fine di Renzi"

“Non siamo il partito del sud ma la forza politica che ha ricevuto una grande investitura al Sud, dove siamo il primo partito”. È la primissima analisi politica del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che si prepara a difendere il Reddito di cittadinanza e mette in guardia la destra che andrò al governo, invitandola a non avventurarsi in ambito costituzionale. "Rischiate di fare la fine di Renzi". 

Flop Pd e Andrea Orlando chiede una costituente di sinistra

"Ma davvero qualcuno è convinto che da una sconfitta di questa portata se ne esca con un congresso ordinario tutto incentrato sul cambio della leadership? Oppure rivendicando lo zero virgola in più in questo o quel territorio, o con la contrapposizione centro-periferia (come se in periferia non ci fossero problemi), ripetendo la litania contro le correnti nazionali, magari ben saldi alla guida di filiere locali?Questa sconfitta non si supera con la propaganda o la tattica perché essa interroga il ruolo e il destino del Pd". Lo scrive su Facebook il ministro del Lavoro e dirigente Pd Andrea Orlando. "Gli errori tattici sono il sintomo, non la causa. E la causa sta nel fatto che il Pd oggi è un soggetto irrisolto. Io ho detto come la penso da tempo: una spessa coltre di moderatismo ci impedisce di vedere la radicalità delle domande sociali che crescono nel Paese a causa delle diseguaglianze e della svalutazione del lavoro. Sono domande che necessiterebbero di cambiamenti profondi, senza i quali il riferimento naturale diventa il populismo e l'antipolitica", aggiunge. "Penso che altri considerino questa mia valutazione sbagliata e ritengano che la funzione perpetua del Pd sia quella dell'aggiustamento di un sistema di cui ci si candida a essere il garante, in nome di un riformismo senza ulteriori connotazioni. Sono strade molto diverse, con riflessi diversi anche nella rappresentanza sociale che si intende svolgere.Vanno discusse con profondità e rigore, possibilmente senza farsi dettare da esigenze mediatiche la tabella di marcia. No compagni, questa volta non ci sono scorciatoie personalistiche! O si inquadra bene l'oggetto del contendere e si apre la discussione ai delusi, a chi si è disperso, a chi fa politica 'con altri mezzi' nell'associazionismo, nel volontariato, nel sindacato, o questa discussione rischia di essere inutile se non fatale. Serve una nuova Costituente", scandisce Orlando.

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Schifani è presidente della Regione Siciliana

Il candidato del centrodestra Renato Schifani ormai il nuovo Presidente della Regione Siciliana. Quando sono state scrutinate 192 delle 5.295 sezioni elettorali siciliane, Schifani è vince con il 38,6% ed è seguito da Cateno De Luca, di Sud chiama Nord, (29,8%). Terza Caterina Chinnici, candidata di pd e Centopassi, con il 16,6%. Quarta piazza per il Cinquestelle Nuccio Di Paola (12,7%). Chiudono Gaetano Armao ed Eliana Esposito.

Della Vedova (Più Europa): "Chiederemo il riconteggio dei voti"

"La richiesta di riconteggio è necessaria e dovuta", aggiunge Emma Bonino, in videocollegamento durante la conferenza stampa del partito dopo la notte elettorale. "Mancano circa 15mila voti al raggiungimento del quorum" del 3%, "e bisogna tener conto che ci sono 5-600mila schede nulle, non so se ci sia statisticamente un quorum non raggiutno per lo 0,05%, e' un inedito", spiega ancora Della Vedova. 

Renato Schifani avanti in Sicilia

Alle elezioni per la Regione Siciliana, secondo la prima proiezione Consorzio Opinio Italia per Rai (riproduzione riservata) con una copertura del campione del 6%, è avanti il candidato di centrodestra Renato Schifani al 37,8%, seguito dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca al 25,8%, la candidata del centrosinistra Caterina Chinnici al 18,8% e Nuccio Di Paola (M5s) al 15,5%. È un dato importante perché dopo una proiezione del genere, con una forbice così ampia, è difficile ipotizzare un recupero di De Luca. Fa anche impressione vedere la candidata del centrosinistra al quarto posto.

I no green pass non entrano in parlamento

Alla fine Stefano Puzzer non ce l'ha fatta ad entrare in parlamento. L'ex leader dei portuali triestini e del movimento No Green Pass si era candidato con Italexit, anche se molti mesi prima aveva affermato che non sarebbe mai sceso in politica, salvo poi ritrattare una volta raggiunto dalla proposta di Gianluigi Paragone.

Non ce la fa Teresa Bellanova: "L'esperienza parlamentare finisce qui"

"Grazie a tutte e a tutti quelli che con me e con noi in queste settimane ci sono stati. La mia esperienza parlamentare si ferma qui, ma so bene, me lo insegna la mia storia, che lo spazio per la buona politica è dovunque, basta solo avere voglia ed esigenza di praticarlo". Lo scrive su Twitter la viceministra dei Trasporti, candidata Iv, Teresa Bellanova.

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Orban esulta per la vittoria del centrodestra e scrive a Meloni

Affondo del premier ungherese, Viktor Orbán, contro le sanzioni dell'Ue alla Russia "imposte dalle élite di Bruxelles". "La Russia ha guadagnato 158 miliardi di entrate, metà delle quali, 85 miliardi, è stata pagata dai paesi dell'Ue" ha attaccato il premier, sottolineando come l'arma delle sanzioni si sia ritorta contro gli europei. "Non c'è da stupirsi che in alcuni Stati membri il popolo arrabbiato stia cambiando i governi che sostenevano le sanzioni" ha detto Orban, salutando con un "Avanti ragazzi!" il risultato delle elezioni in Italia. Tanto che ha anche scritto direttamente a Meloni e Salvini per congratularsi. "Attendo con ansia la nostra futura collaborazione per preservare la pace nei nostri Paesi e in Europa, per far ripartire l'economia europea e per alleviare la crisi energetica", scrive il premier ungherese. Lo scrive su twitter Balázs Orbán, direttore politico del premier. 

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Bonetti: "Spero che Meloni si sia pentita di quel video"

“Io come Ministra per le pari opportunità sono stata in prima linea nelle risoluzioni europee per la parità salariale, sul tema delle quote di genere. Spero che Giorgia Meloni si sia pentita di un atto inaccettabile soprattutto per una donna che aspira a diventare prima Presidente del Consiglio dei ministri, cioè la pubblicazione di uno stupro di una donna, che ne ha leso ulteriormente la dignità. Noi da parte nostra continueremo le battaglie che abbiamo fatto: penso che il Paese che lasciamo oggi anche nelle mani di Giorgia Meloni sia un paese migliore. È arrivato al massimo storico il tasso di occupazione femminile, mi auguro che non ci sia il tracollo che aveva avuto il tasso di occupazione giovanile quando Meloni è stata Ministra per la gioventù, e mi auguro davvero per il bene del Paese che ci si renda conto dei passi che sono stati fatti e che si vada avanti. Noi dall’opposizione collaboreremo per tutto ciò che dà continuità al nostro impegno al servizio delle donne”.

Il Pd vince ma solo all'estero

Il Partito Democratico si appresta a conquistare 3 dei 4 seggi al Senato assegnati dalla circoscrizione estero, vincendo in America Settentrionale e Centrale, Europa, Asia Africa Oceania Antartide.

Con 2.087 sezioni scrutinate su 2.165 il Pd alla Camera ottiene lo stesso risultato raggiungendo il 31% in Europa, il 41% in Asia, Africa e Oceania, il 38% in Nord America, il 20% in Sudamerica dove però vince il Maie con Alejandro Mario Borghese. Bocciato l'ex pilota di Formula 1 Emerson Fittipaldi candidato con il centrodestra.

Letta: "Giorno triste, ci aspettano giorni duri"

Il segretario del Partito Democratico attacca Carlo Calenda. "L'unico modo di vincere era il campo largo, la candidatura di Calenda con il terzo polo ha danneggiato il centrosinistra e non ha permesso l'elezione di Emma Bonino", Lo ha detto Enrico Letta in conferenza stampa dal Nazareno. 

"Accelero congresso, serve nuova generazione"

"Nei prossimi giorni inizierà il percorso per il congresso del Pd per un nuovo partito democratico chiamato a contrastare una destra che più forte non è mai stata. Guiderò il partito con spirito di servizio fino al congresso, un congresso a cui non mi presenterò come candidato".  

Salvini: "Rifarei un governo con Pd e 5stelle"

"Gli elettori hanno premiato l'opposizione al governo ma se mi chiedete se rifarei un governo con Pd e 5stelle vi rispondo che era necessario. Ma ora si aprono 5 anni di stabilità con un governo di centrodestra". Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa dalla sede di Via Bellerio a Milano. "Potrebbero essere 100 tondi i parlamentari Lega a lavoro da domani, quindi il secondo gruppo del centrodestra e ce la giochiamo con il Pd come secondo gruppo in generale".

Chi entra in Parlamento e chi no

L'agenzia politica Youtrend, in base ai risultati che arrivano dai seggi, stima una prima attribuzione dei seggi di Camera e Senato: ovviamente la maggioranza di seggi va al Centrodestra con 235 seggi alla Camera dei deputati (su 400) e 115 seggi al Senato della Repubblica (su 200).

Il riparto dei voti ai partiti e in base alla vittoria dei singoli candidati nei collegi uninominale vede Fratelli d'italia con 118 deputati e 66 senatori. Lega con 65 deputati e 29 senatori. Il Pd ottiene 65 deputati e 37 senatori. Il Movimento 5 stelle otterrà 51 deputati e 28 senatori.

Forza Italia elegge 45 deputati e 18 senatori. Azione e Italia Viva 21 deputati e 9 senatori. Ai verdi e sinistra italiana vanno 12 deputati e 4 senatori.  Noi Moderati elegge 7 deputati e 2 senatori ai seggi uninominali ma non avendo centrato soglia di sbarramento non ottiene seggi proporzionali. +Europa elegge solo due deputati, Ricardo Magi e Benedetto della Vedova che hanno vinto nei collegi uninominali: il partito di Emma Bonino non ha raggiunto infatti il 3% la soglia di sbarramento necessaria al riparto dei seggi. Il partito di Cateno De Luca "Sud chiama Nord" ottiene i due seggi a Messina al Senato (con Dafne Musolino) e alla Camera (con Francesco Gallo). Impegno civico ottiene un seggio con la vittoria di Bruno Tabacci a Milano. 

Tre deputati e due senatori spettano alle minoranze linguistiche.

Il governatore della Sicilia eletto in Senato

Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, candidato all'uninominale a Catania con il 36,37% ha sconfitto la candidata del M5s, Giuseppina Rannone (26%) e Cateno De Luca (14,5%). Il centrosinistra con Orazio Arancio è al 13,92%.

Inneggiò a Hitler: eletto alla Camera Calogero Pisano

Calogero Pisano è stato eletto alla Camera, nel collegio uninominale di Agrigento. Il candidato di centrodestra -coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia- è stato al centro di una dura polemica a pochi giorni dal voto per avere pubblicato in passato alcuni post sui social con parole di apprezzamento per Adolf Hitler, oltre che di sostegno per Vladimir Putin. Pisano era stato sospeso "con effetto immediato" da tutti gli incarichi nel partito guidato da Giorgia Meloni prima di dimettersi dal partito dopo avere chiesto scusa "per quei post indegni che a distanza di anni, giudico indegni" aggiungendo di "non voler trascinare Fratelli d'Italia in situazioni imbarazzanti".

Al centrodestra 180 seggi uninominali

Il centrodestra avrebbe vinto in 60 collegi uninominali al Senato e 122 Camera. Il centrosinistra in 7 al Senato e 12 alla Camera. M5s avanti in 4 seggi uninominali al Senato e 10 alla Camera: si tratta in particolare di tutti i collegi uninominali di Napoli e provincia. Le minoranze del Svp si aggiudicano i 4 collegi del Trentino Alto Adige.

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Risultato personale per Cateno del Luca: la lista Sud Chiama Nord dell'ex sindaco di Messina si aggiudica un seggio al Senato e uno alla Camera. Impegno Civico riesce ad eleggere deputato Bruno Tabacci nel collegio uninominale di Milano Nord. L'alleanza Verdi Sinistra si aggiudica il collegio di Firenze (senato) con Ilaria Cucchi e Imola (Camera) con Angelo Bonelli.

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Campania spartita tra M5s e Centrodestra

Dei 21 collegi uninominali, 14 alla Camera e 7 al Senato, 11 vanno al M5s e i restanti 10 ai partiti di Meloni, Berlusconi e Salvini

M5s e centrodestra dominano la sfida degli uninominali in Campania. I pentastellati si impongono nel territorio della città di Napoli e dell'area metropolitana, mentre il centrodestra ha la meglio nel resto della regione. Il M5s domina a Napoli e provincia, eleggendo alla Camera l'ex ministro dell'Ambiente Sergio Costa (che nel collegio Napoli-Fuorigrotta supera di 15 punti Luigi Di Maio), Dario Carotenuto (Napoli-San Carlo all'Arena), Antonio Caso (Giugliano), Pasqualino Penza (Casoria), Carmela Auriemma (Acerra), Carmela Di Lauro (Somma Vesuviana) e Gaetano Amato (Torre del Greco). Al Senato vengono eletti per i pentastellati Ada Lopreiato (Napoli), Mariolina Castellone (Giugliano), Raffaele De Rosa (Acerra) e Orfeo Mazzella (Torre del Greco).

Nelle province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno trionfa il centrodestra, che elegge alla Camera Girolamo Cangiano (Aversa), Francesco Maria Rubano (Benevento), Gianfranco Rotondi (Avellino), Imma Vietri (Scafati), Giuseppe Bicchielli (che a Salerno batte Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta regionale e fedelissimo di De Luca), Attilio Pierro (a Eboli, con 46,83% dei consensi, e dove il candidato simbolo del Movimento 5 stelle, Dario Vassallo, arriva al 21%, non distante dal 22,78 di Luca Cascone, fedelissimo del governatore della Campania Vincenzo De Luca) e Carmen Letizia Giorgianni (Caserta). Al Senato si impongono Giovanna Petrenga (Caserta), Giulia Cosenza (Avellino-Benevento) e Antonio Iannone (Salerno).

No Vax al 6% in Alto Adige

La lista Vita, vicina al mondo no vax, si attesta ben oltre il 6% in Alto Adige e in un collegio sfiora addirittura il 9% dei consensi. Il risultato è comunque in linea con quelli delle ultime tornate elettorali nel mondo di lingua tedesco. Al Senato a Bolzano Hannes Loacker attualmente è al 6,21%, a Merano Susanna Singer al 6,99% e a Bressanone Rudolf Schopf al 5,99%. Alla Camera è andata ancora meglio a Francesco Cesari con il 7,92% a Bressanone e la nota avvocatessa dei no vax Renate Holzeisen che a Bolzano sfiora il 9% (8,94%).

Stefania vince il derby dei Craxi

Stefania Craxi, figlia del defunto leader del Partito Socialista italiano Bettino, vince il derby elettorale giocato in terra siciliana con il fratello Bobo. La presidente uscente della commissione Esteri del Senato, schierata dal centrodestra nella sfida uninominale di Gela, nel Nisseno, è ormai certa della vittoria sul senatore uscente del Movimento 5 stelle Pietro Lorefice , mentre il fratello, che aveva colto la difficile battaglia nel collegio Palermo-Resuttana-San Lorenzo alla Camera, finisce terzo dietro a Carolina Varchi (centrodestra) e Aldo Penna (M5s).

Fratelli d'Italia primo partito in 10 regioni

Fratelli d'Italia è il partito più votato nella metà delle regioni del Paese, in particolare al Nord, mentre al Sud e nelle Isole quello con più preferenze è Movimento 5 Stelle, con il Partito Democratico arroccato solo in Emilia Romagna e in Toscana.

FdI risulta il primo partito in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. E dove non è il partito più votato si piazza comunque al secondo posto: fa eccezione solo la Campania, con M5s primo partito e il Pd secondo. Il M5s è avanti in Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La Toscana non è più rossa

Terremoto politico in Toscana che per la prima volta alle politiche vede prevalere il centrodestra dove sfiora il 40%. Tranne poche eccezioni singificative come la vittoria di Ilaria Cucchi nel collegio uninominale del Senato a Firenze, il centrosinistra si ferma al 35%. Fratelli d'Italia sale dal 4% di cinque anni fa al 26% mentre si ridimensiona la Lega scesa dal 17,61% al 6% circa. Dimezza i voti Forza Italia dal 10 al 5%. Il Pd passa dal 30,5% al 25,8%, il Movimento 5 stelle dal 24,37% all'11,6%.

In Umbria tutti i collegi al centrodestra

Il centrodestra si è aggiudicato tutti i collegi uninominali umbri. A Terni Raffaele Nevi (Forza Italia) è stato rieletto deputato con il 46,98 per cento. Ha superato Francesco De Rebotti, esponente del Pd, che con il centro sinistra si è fermato al 26,26. A Perugia successo per Virginio Caparvi, segretario regionale della Lega che è stato rieletto con il 44,7 per cento. Stefano Vinti, con il centrosinistra si è fermato al 27,5 per cento. Nel collegio regionale del Senato è stato eletto Francesco Zaffini, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, che con il centrodestra è arrivato al 45,79 per cento. Con Federico Noelli e il centro sinistra al 27,55.

Rieletta anche Lady Berlusconi Marta Fascina

Marta Fascina, deputata uscente di Forza Italia, centra la rielezione a Montecitorio. La compagna di Silvio Berlusconi è nettamente in testa nel collegio uninominale di Marsala con il 36,21% sulla deputata uscente M5s Vita Martinciglio.

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Terzo il candidato del centrosinistra, Antonio Ferrante, presidente della direzione regionale del Pd al 17,82%. Staccato l'ex pm Antonio Ingroia, che ha tentato l'elezione con Italia sovrana e popolare fermo all'1,15%.

Più Europa non ha superato la soglia del 3%

Il partito di Emma Bonino, Riccardo Magi e Benedetto della Vedova +Europa non ha superato la soglia nazionale del 3%. Come previsto dalla legge elettorale i candidati nei collegi plurinominali non potranno essere eletti in Parlamento. Ma i voti vengono ripartiti tra gli altri componenti della coalizione. Dalla ripartizione resta fuori il partito di Di Maio Impegno civico che non ha raggiunto la soglia di sbarramento minima dell'1% e i voti vanno quindi dispersi.

Il centrodestra vince in Molise anche alla Camera

Il centrodestra fa bottino pieno all'uninominale in Molise. Alla Camera vittoria per Lorenzo Cesa, leader dell'Unione di Centro, che si attesta oltre il 40% delle preferenze quando mancano una trentina di sezioni da scrutinare. Al Senato eletto il patron della Lazio Claudio Lotito, candidato in quota Forza Italia.

Il Pd ha perso anche a Sesto San Giovanni

Nettissimo vantaggio di Isabella Rauti, figlia del fondatore di Ordine nuovo ed ex segretario del Msi, sul candidato democratico Emanuele Fiano nel collegio di Sesto San Giovanni, in passato già ribattezzata Stalingrado d’Italia. Una sfida caricata da un forte sentore simbolico: Emanuele Fiano è l figlio del deportato Nedo.

Casini sconfigge Sgarbi a Bologna

Pier Ferdinando Casini, candidato del centrosinistra a Bologna, è stato eletto senatore con il 40% dei voti nel collegio uninominale sconfiggendo Vittorio Sgarbi fermo al 32%.

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L'ex capogruppo Pd Marcucci sconfitto a Livorno

Il deputato leghista Manfredi Potenti è eletto senatore nel collegio uninominale di Livorno, dove Andrea Marcucci, ex capogruppo PD a palazzo Madama, è quindi sconfitto. "È probabilmente il risultato più basso od uno dei più bassi del centrosinistra nella storia, con questi dati, prendo atto anche della mia sconfitta nel collegio toscano dove ero candidato" ha detto Marcucci.

Magi rieletto deputato

Il presidente di +Europa Riccardo Magi è stato rieletto deputato nel collegio uninominale di Torino sud-est.

Santanché batte Cottarelli a Cremona

La candidata di Fratelli d'Italia Daniela Santanché è rieletta al Senato nel collegio uninominale di Cremona.

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Battuto Carlo Cottarelli, che però potrebbe essere ripescato nel proporzionale.

Claudio Lotito è stato eletto al Senato

Claudio Lotito candidato di Forza Italia per il centrodestra nel collegio uninominale del Molise ha sconfitto il candidato del MOvimento 5 stelle Ottavio Antonio Balducci e la candidata del centrosinistra Rossella Gianfagna ed è stato eletto a Palazzo Madama.

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Un sogno che si realizza per il presidente della Lazio: aveva passato l'intera scorsa legislatura a protestare e presentare ricorsi contro l'esclusione dal Senato dopo il risultato delle ultime elezioni.

Il "terzo polo" si mangia le ex zone rosse

Nel duello "centrista" fra Forza Italia e Azione/Italia Viva, la lista guidata da Renzi e Calenda vince nelle ex zone rosse e nel nord-est, mentre il partito di Berlusconi è avanti in quasi tutti i collegi meridionali e insulari.

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Fratelli d'Italia è la lista più votata in quasi tutti i collegi del Senato nel centro e nord del Paese, mentre il Movimento 5 Stelle è davanti nella maggior parte dei collegi meridionali.

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A Roma sconfitti Bonino e Calenda

La consigliera comunale di Fratelli d'Italia Lavinia Mennuni (36%) è eletta senatrice nel collegio uninominale di Roma centro-nord sconfiggendo il volto di +Europa Emma Bonino (33%) e il leader di Azione Carlo Calenda (14%). Calenda, candidato anche al proporzionale, entrerà comunque a palazzo Madama.

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Salvini e Letta: parlano gli sconfitti

Matteo Salvini, leader della Lega, commenterà il risultato elettorale - la Lega sotto il 10% - alle 11. In contemporanea è previsto anche l'intervento di Enrico Letta, leader del Partito Democratico.

Caporetto Pd: sconfitti anche Ceccanti e Cirinnà

Il deputato leghista Edoardo Ziello è stato rieletto alla Camera nel collegio di Pisa sconfiggendo il costituzionalista Stefano Ceccanti, deputato Pd.

La ex portavoce di Alemanno Ester Mieli (Fdi) è eletta senatrice nel collegio di Roma-Fiumicino sconfiggendo la padrona di casa Monica Cirinnà senatrice Pd.

Altro successo dei Verdi: Bonelli vince a Imola

Il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli vince il collegio di Imola della Camera, sconfiggendo la candidata del centrodestra Benedetta Fiorini. Per l'alleanza tra verdi e sinistra italiana un altro successo dopo aver centrato il 3% nel computo nazionale.

Di Maio non è stato rieletto

Il ministro degli esteri e leader di Impegno Civico Luigi Di Maio non è stato rieletto. Ha infatti perso il confronto nel collegio uninominale di Napoli Fuorigrotta dove è stato eletto l'ex ministro degli Esteri Sergio Costa davanti anche all'esponente di Forza Italia Maria Rosaria Rossi e alla ministra uscente del Sud Mara Carfagna (Azione-Italia Viva).

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Riesce invece ad entrare in Parlamento il cofondatore Bruno Tabacci che ha vinto nel collegio uninominale. La nuova formazione nata dall'ultima scissione del Movimento 5 stelle non ha raggiunto la soglia di sbarramento fissata -per i partiti in coalizione- all'1% e non eleggera né deputati né senatori nel riparto dei seggi plurinominali. 

Chi non entra in Parlamento

A scrutinio quasi concluso restano fuori dal nuovo parlamento i candidati di Italexit (sotto al 2%), Unione popolare 1,4%, Italia sovrana e popolare 1,2%. Disperdono i loro voti anche Noi moderati e Impegno civico sotto all'1%.

Fratoianni: "L’obiettivo era battere la destra e non ce l’abbiamo fatta"

"L’obiettivo era battere la destra e non ce l’abbiamo fatta, questo è il dato vero di questa serata. Poi, c’era l’obiettivo di superare il 3% e l’abbiamo fatto e credo che i dati siano destinati a crescere. Poi, questa esperienza va avanti, non solo perché ha avuto un buon risultato, tra i migliori delle esperienze politiche della sinistra ambientalista, ma anche perché ha messo insieme i temi fondamentali. Ma il primo risultato, che non siamo riusciti a mettere a segno con il Pd e le altre forze, era sconfiggere la destra che invece le elezioni le ha vinte". Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, a La7.

Senato (40mila sez. su 60mila): "Centrodestra al 44%, centrosinistra 26%"

Centrodestra al 44,26% (con 7.674.729 voti), centrosinistra al 26,83% (con 4.652.426 voti). Questo il quadro al Senato secondo i risultati di 40.606 sezioni su 60.399. Il Movimento 5 Stelle è al 14,95% (con 2.591.759 voti), Calenda al 7,71% (con 1.336.472).

In base ai dati del Viminale, a metà scrutinio (29.221 sezioni su 61.417), alla Camera è in testa la coalizione di centrodestra con il 43,70% mentre quella di centrosinistra è al 27,16%. Il Movimento 5 Stelle è al 14,76% e il terzo polo al 7,84%. Italexit è all'1,93%, Unione Popolare all'1,48%, Italia Sovrana Popolare all'1,28%, Vita allo 0,79%, Svp è allo 0,50%, la lista De Luca sindaco d'Italia allo 0,20%, Mastella noi di centro europeisti allo 0,11%, il Partito comunista italiano allo 0,09%, il Partito animalista allo 0,08%, Alternativa per l'italia - No green pass allo 0,07%, Partito della follia creativa allo 0,01%, la lista Free allo 0% e Forza del popolo allo 0%.

Cise: "Migliore performance della destra nella storia dell'Europa occidentale"

Sembra emergere un risultato storico di queste elezioni. Fratelli d’Italia e Lega, otterrebbero, considerati congiuntamente, la più alta percentuale di voti mai registrata da partiti di destra nella storia dell’Europa occidentale dal 1945 a oggi. Con il 34,7%, infatti, il risultato congiunto dei partiti di Meloni e Salvini supererebbe di 6,5 punti la migliore performance elettorale registrata fino ad oggi, ossia quella dell’FPÖ nel 2008 (28,2%). A scriverlo è il Cise.

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Alleanza Verdi Sinistra è sopra la soglia del 3%

Alleanza Verdi Sinistra è sopra la soglia del 3%. "Se avessimo raggiunto la massima coesione possibile avremmo battuto questa destra, smettiamola di chiamarlo centrodestra" ha detto Angelo Bonelli, parlando al comitato elettorale dell'Alleanza verdi-sinistra. Per Bonelli "c'è un rammarico" perché sarebbe stato necessario "stare tutti uniti anche quando ci sono minime differenze: è un fatto molto grave perchè il Paese viene consegnato alla destra estremo. Noi abbiamo sempre detto che era necessario fare l'alleanza con il M5s, è mancato un senso di responsabilità e amore nei confronti del Paese". Per quanto riguarda il risultato di Avs, "è un grande successo frutto di una straordinaria mobilitazione. Ci attende un ruolo importante a difesa della Costituzione e dei diritti sociali e ambientali".

Letta commenterà i risultati domani: voci su passo indietro

Il segretario del Pd, Enrico Letta, commenterà i risultati delle elezioni domani alle 11 nella sede del Nazareno. La sconfitta comunque si preannuncia di quelle che lasciano il segno. Sarebbero una manciata i collegi vinti dal centrosinistra. Andrea Marcucci annuncia via Twitter che è fuori: "È probabilmente il risultato più basso od uno dei più bassi del centrosinistra nella storia, con questi dati, prendo atto anche della mia sconfitta nel collegio toscano dove ero candidato". Anche Lele Fiano, in un collegio difficile, non ce l'avrebbe fatta contro Isabella Rauti e pure Carlo Cottarelli avrebbe ceduto il passo a Daniela Santanchè. I dati si profilano deludenti. Corre forte la voce di un possibile passo indietro di Letta. Le dimissioni non possono essere escluse, ma al momento si tratta solo di rumors. 

Gli astenuti hanno raggiunto un livello record

Su quasi 51 milioni di elettori aventi diritto, il numero dei votanti per la scelta del nuovo Parlamento non ha superato il 63,9 per cento (dato finale). Gli astenuti hanno raggiunto il dato più alto in assoluto da quanto è nata la Repubblica. Il 'partito' dell'astensione rappresenta, in pratica, un bacino di consenso non espresso di circa 4 milioni e mezzo di cittadini che hanno deciso di disertare le urne. E' un dato su cui occorrerà riflettere.

Conte (M5s): "Abbiamo compiuto una grande rimonta"

"Abbiamo compiuto una grande rimonta. Siamo la terza forza politica, saremo una forza di opposizione coraggiosa, determinata e intransigente. Il centrodestra non è maggioranza nel Paese", dice Giuseppe Conte, leader del M5s, in conferenza stampa.

Parla Meloni: "L'Italia ha scelto noi, non la tradiremo"

Giorgia Meloni parla dal suo comitato elettorale e si mostra subito preoccupata per il futuro: "Il segnale degli italiani è di un governo di centrodestra a guida di Fratelli d’Italia. L'Italia ha scelto noi, non la tradiremo. Far sì che gli italiani siano nuovamente orgogliosi di essere italiani". Ringraziamenti di rito agli alleati Salvini e Berlusconi. Discorso identitario ma più sobrio del previsto. "Ovviamente il fatto che Fdi sia primo partito significa tante cose, questa è una notte di orgoglio, riscatto, di lacrime, abbracci. E' una vitoria che voglio dedicare a chi non c'è più e meritava di vedere questa nottata". Quello di oggi "non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, da domani dobbiamo dimostrare il nostro valore. Se si vuole far parte della storia si deve capire la responsabilità che si ha nei confronti di decine di milioni di italiani e noi non li tradiremo. Se saremo chiamati a governare questa nazione lo faremo per tutti" ha detto la presidente di Fratelli d'Italia. "Il grande obiettivo che ci siano dati è che gli italiani potessero essere nuovamente orgogliosi di essere italiani" e questo "è il compito che onoreremo". "E' tempo in cui gli italiani potranno nuovamente un governo che esce da una loro chiara indicazione, è stata una campagna elettorale, violenta, aggressiva, credo che la situazione in cui l'Italia versa sia particolarmente complessa e richiede il contributo di tutti".

Centrodestra vince, ma niente maggioranza dei due terzi alla Camera

Secondo la prima proiezione dei seggi di SWG alla Camera dei Deputati la maggioranza dei 2/3 (necessaria per modifiche alla Costituzione) è impossibile.

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Al Senato Fdi è accreditato di 66-72 seggi, il Pd di 32-38. E' quanto emerge dalla quarta proiezione del consorzio Opinio per la Rai, su un campione del 46%. La Lega avrebbe tra 29 e 35 senatori; il M5s 19-25; Forza Italia 16-22; Azione-Iv 7-11; Alleanza verdi e sinistra 5-9; Noi moderati 0-4; +Europa 0-2. 

Prima proiezione per la Camera: M5s al 16 per cento

Prima proiezione per la Camera (copertura 24%) di Swg non presenta particolari novità rispetto alle rilevazioni precedenti:

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Prima proiezione Opinio-Rai: cdx 42,7%, csx 26,8%, M5s al 16% Alla Camera il centrodestra al 42,7% e il centrosinistra al 26,8%. Il M5s è al 16%, Azione-Iv al 7,5%, Italexit al 2%, altre forze al 5%. E' quanto stima il consorzio Opinio nella prima proiezione per la Rai, con un campione del 6%.

Luigi Di Maio è virtualmente fuori dal parlamento

Luigi Di Maio è virtualmente fuori dal Parlamento. E' stato sconfitto da Costa (M5S) all'uninominale di Napoli Fuorigrotta. Sergio Costa (M5S) è dunque eletto deputato nel collegio, nel quale sono sconfitte anche Mara Carfagna (Az/IV) e Mariarosaria Rossi (CDX).

Il partito di Di Maio Impegno Civico non raggiungerebbe inoltre la soglia di sbarramento.

Paragone (Italexit) deluso: "Sotto le aspettative"

 "E' un risultato al di sotto delle nostre aspettative, puntavamo a superare la soglia... Non è un bene per la democrazia un'affluenza così bassa, lì dentro c'è un paese che non trova nella proposta politica una proposta, è una rassegnazione, un grido 'lasciateci in pace'. Se questa disperazione si riverserà nelle piazze non la si terrà più... E' una spia rossa sul cruscotto delle forze politiche". Lo ha detto, intervistato a Maratona Mentana su La7, Gianluigi Paragone, leader di Italexit.

Serracchiani (Pd): "È una serata triste per il Paese"

"Indubbiamente non possiamo, alla luce dei dati visti finora, non attribuire la vittoria alla destra trascinata da Giorgia Meloni. È una serata triste per il Paese". Lo ha detto la capogruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, sottolineando che il suo partito "ha una forte responsabilità. Il Terzo Polo non ha ottenuto il risultato non all'altezza delle aspettative".

Il centrodestra avrebbe tra i 109 e i 129 senatori su 200

Terza proiezione SWG (49% copertura): FdI: 26,1 Lega: 8,8 FI: 8,2 Pd: 18,7 M5s:16

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Terza proiezione realizzata da Tecné. Il Centrodestra sarebbe avanti al Senato con una percentuale del 43,4%. Centrosinistra al 26%. M5s 15,7%. Azione al 7,6%; Italexit all'1,7%. Tra i singoli partiti Fdi 26%, Lega 8,5%, Forza Italia 8%, Pd 18,8%. Il Centrodestra avrebbe tra i 109 e i 129 senatori. Il centrosinistra tra 30 e 50, M5s tra 19 e 29, Azione tra 8 e 10 senatori.

Terze proiezioni Opinio Rai FdI 25,2 Pd 19,3 M5s 15,9 Lega 8,8 FI 7,9 Azione-Iv 7,5 Verdi-Si 3,6 +Europa 3 Italexit 2 Up 1,4 Noi moderati 1,1.

Cucchi e Lotito eletti al Senato

Ilaria Cucchi (CSX) è eletta al Senato nel collegio uninominale di Firenze, Claudio Lotito (CDX) è eletto al Senato nel collegio uninominale del Molise secondo YouTrend.

La sintesi per chi va a dormire all'una di notte

Exit poll sovrapponibili ai sondaggi delle ultime settimane. Poi proiezioni che "fanno male" a Lega e Pd. Il centrodestra (da oggi sbilanciato più a destra che al centro) ha vinto le elezioni. Giorgia Meloni è molto vicina (eufemismo) a Palazzo Chigi. Fratelli d'Italia primo partito, Pd secondo (ma sotto al 20 per cento), M5s terzo sopra la Lega. La domanda è sostanzialmente una: quanto sarà ampio dentro al centrodestra il distacco tra Fdi e Lega-Fi (il Carroccio è a sorpresa addirittura sotto al 10 per cento). Da quello probabilmente dipenderà il grado di autonomia dagli alleati che Meloni avrà nella formazione del governo. Alle elezioni regionali in Sicilia vince per distacco Schifani (centrodestra). 

La stima della distribuzione dei seggi al Senato

La prima proiezione sulla distribuzione dei seggi al Senato secondo Swg (copertura campione al 28%): al centrodestra vanno 105-125 seggi, al centrosinistra 35-50, al M5s 21-35, Azione/Iv 9-11, Svp 2; per un totale di 196 seggi (esclusi i 4 seggi estero).

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Si mette male per Lega e Pd (secondo le proiezioni)

Le prime proiezioni, dopo tre exit poll. Si entra nella sfera dei risultati reali, seppure con percentuali di copertura basse. Guardando ai diversi istituti che le producono, c'è un dato che emerge rispetto ai primi dati usciti subito dopo la chiusura delle urne: se venissero confermate dai risultati finali delle elezioni 2022, si metterebbe male la situazione di Pd e Lega, rispettivamente sotto il 20% e ampiamente sotto il 10%.

In base alla seconda proiezione di Swg per La7 (copertura al 19%) al Senato il centrodestra è al 43,8%, il centrosinistra al 25,8%. Fdi è il primo partito col 26%. Il Pd si attesta al 18,3%, il M5s al 16,6%, Lega all'8,7%, Forza Italia all'8,2%, Azione-Iv al 7,8%, Alleanza Verdi-Sinistra al 3,7%, +Europa al 3,1% Italexit all'1,6%, Unione popolare all'1,4%, Noi moderati allo 0,9%, Impegno civico 0,7%.

Tajani: "Forza Italia determinante per la formazione del nuovo governo"

"Forza Italia è determinante per la vittoria del centrodestra e sarà determinante per la formazione del nuovo governo. Con i numeri e con i contenuti". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia. "Siamo fiduciosi anche per la vittoria in Sicilia del nostro Renato Schifani", aggiunge.

Le prime proiezioni

Le prime proiezioni: Lega sotto al 10 per cento, quasi appaiata a Forza Italia. Tutti i dettagli.

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Quasi un testa a testa tra Lega e Forza Italia. Nel centrosinistra sia Alleanza Verdi-sinistra sia +Europa superano il 3%, mentre Impegno civico non arriva all'1% La prima proiezione Swg:

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Ricciardi (M5s): "Ci davano per morti, siamo terzo partito"

Ci davano "per morti ma con una grande campagna elettorale, il movimento se quello che vediamo è confermato, è il terzo partito in questo Paese e nessuno dei commentatori ci avrebbe scommesso 5 euro un mese fa". Lo dice Riccardo Ricciardi del M5s commentando gli exit poll a La7. Cosa farete ora col Pd? "Il Pd - ha sottolineato - ha la maggiore responsabilità politica della vittoria del centrodestra" perché ha chiuso i canali immediatamente dopo la caduta dell'esecutivo Draghi, "ha chiuso a noi, a Calenda, è rimasto solo e questo è il risultato di una pessima gestione, Letta deve fare un grosso mea culpa".

Regionali Sicilia, exit poll: Schifani verso una larghissima vittoria

Per gli exit poll di Opinio-Rai, Renato Schifani avrebbe vinto con ampio vantaggio le elezioni in Sicilia con una percentuale che va da 37 al 41 per cento. Il candidato del centrodestra è dato 13 punti davanti al secondo, Cateno De Luca (Sicilia Vera), tra il 24 e il 28 percento. Poi la candidata di Pd-Cento passi, Caterina Chinnici tra il 15,5 e il 19,5 per cento, segue il candidato del M5s Nuccio Di Paola con una percentuale tra il 13 e il 17. Gli altri due candidati (Gaetano Armao e Eliana Esposito) si attesterebbero dall'1,5 al 3,5%. Tutti gli aggiornamenti li trovate su PalermoToday.

Tutti gli exit poll dicono "la stessa cosa"

I primi exit poll Opinio Rai per il Senato: 

  • Centro destra 41%-45%
  • Centro sinistra 25,5% 29,5%
  • M5s 13,5-17,5%
  • Lega 8,5-12,5%
  • Terzo Polo 6,5-8,5%
  • FI 6-8%
  • Italexit 0,5-2,5 %
  • Altre forze 4,0-6,0%

Al Senato in base ai primi exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai la stima dei seggi, con una copertura del campione dell'80%, alle 23.00 indica per il centro destra una forchetta tra 111 e 131, per ii centro sinistra tra 33 e 53, per il M5s tra 14 e 34.  Azione e Italia viva sono stimati tra i 4 e i 12 seggi, Italexit zero seggi, altre forze tra 3 e 5.

Alla Camera invece:

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Il nuovo governo dovrà ascoltare anche l'Italia che non ha votato

"L'astensione record di queste elezioni politiche dimostra l'assurdità di quello che è accaduto: una crisi mentre il governo di Mario Draghi stava ottenendo successi in economia e nell'approvvigionamento di energia; una campagna elettorale basata su programmi affrettati e sul discredito degli avversari; una legge elettorale che ha tolto agli elettori il potere di scegliere i parlamentari, assegnando loro soltanto la ratifica di nomi sconosciuti scelti dalle segreterie dei partiti. E una distanza abissale, anche nell'età di gran parte dei candidati, dalle risposte che i giovani si attendevano".

Il commento di Fabrizio Gatti su Today.it

Tecnè: centrodestra avanti al Senato con una forchetta tra il 41,5 e il 45,5%

Primo intention poll realizzato da Tecné. Con una copertura del campione pari al 71% il Centrodestra sarebbe avanti al Senato con una forchetta tra il 41,5 e il 45,5%. Centrosinistra dato al 25-29%. M5s 14-18%. Azione tra il 5 e il 9%. Italexit tra 1,5 e 3,5%. Tra i singoli partiti Fdi 22,5-26,5%, Lega 8,5-12%, Forza Italia 5-9%, Pd 17-21%

Ci siamo: i primi exit poll

I primi exit poll Swg: Fratelli d'Italia primo partito. Leggi l'articolo con tutti i dettagli.

  • Fratelli d'Italia 25 (23-27 per cento)
  • Pd 20 (18-22 per cento)
  • M5s 15,5 (13.5-17.5 per cento)
  • Lega 11.5 (9.5-13.5 per cento)
  • Forza Italia 7 (6-8 per cento)
  • Azione Italia Viva 7 (6-8 per cento)
  • Verd-Sinistra 3,5 (3-4 per cento)
  • +Europa 2,5 (2-3 per cento)
  • ItalExit 2,5 (2-3 per cento)
  • Noi Moderati 1,5 per cento
  • Unione Popolare 1 per cento
  • Impegno Civico 1 per cento

400 giornalisti accreditati all'hotel scelto da Fratelli d'Italia per la notte elettorale

Più di 400 giornalisti accreditati, troupe provenienti da tutto il mondo. Sono i numeri della grande presenza dei media che già affollano i saloni dell'Hotel Parco dei Principi, l'hotel a due passi da Villa Borghese, scelto da Fratelli d'Italia per seguire la notte elettorale. Difficilmente prima dell'una e mezza o due di notte arriveranno commenti ufficiali da parte della segreteria del partito.

Ci si prepara anche al Nazareno per la notte elettorale. Trecento i giornalisti accreditati, di cui quasi la metà  di testate straniere. Novità per queste politiche 2022 sono i gazebo - allestiti nel terrazzo sui tetti di Roma della sede dem - per i  collegamenti televisivi. Atteso tutto lo stato maggiore Pd, il  segretario Enrico Letta in testa.

Attesa per il dato dell'affluenza delle ore 23

Attesa per il dato dell'affluenza delle ore 23. Secondo i dati definitivi di tutti i 7.904 comuni italiani l'affluenza alle elezioni politiche di oggi alle 19 è stata del 51,16%, in calo di oltre sette punti dal 58,40% delle politiche del 2018. Lo rende noto il Viminale. Il calo dell'affluenza è un fenomeno che riguarda tutte le regioni, ma è particolarmente forte al Sud. La regione dove l'affluenza è stata più alta è l'Emilia Romagna, con il 59,8%, in calo comunque dal 65,98% di quattro anni fa. Percentuali di votanti elevate anche in Lombardia (58,63% dal 62,80% del 2018), Toscana (58,07% da 63,87%). In Sicilia, dove si vota anche per le regionali, ha votato il 41,90% degli elettori dal 47,08% del voto precedente. Crollo dell'affluenza in Campania, dove alle 19 ha votato il 38,72% dal 52,57%, così come in Calabria, dove si registra la percentuale di votanti più bassa: 36,92% dal 49,64%.
 

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