rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Donna

Se lei "ci sta", si veste così

Da ciò che una donna indossa, l'uomo interpreta le sue intezioni e passa all'attacco

Il primo appuntamento tra un uomo e una donna è fatto soprattutto di segnali, di cenni più o meno inconsci che si lanciano come fertili semi per un abbondante raccolto o come erbicidi fatali per un'eventuale "sterpaglia" da bloccare sul nascere.

La donna in questo è una professionista del dettaglio abbigliativo e utilizza precisi espedienti per trainare l'uomo nell'alcova della conquista, lasciando che attraverso essi si intraveda lo spiraglio che presagisca una possibile "resa incondizionata". L'uomo coglie e, a suo modo, interpreta il linguaggio della foggia, per decodificare il messaggio secondo una personale interpretazione.  

Capelli. Sono una potente arma di seduzione se lasciati liberi da fermagli, soprattutto quando le ciocche sono strategicamente utilizzate per gesticolare con le dita. La fluente chioma, poi, anche se tenuta insieme in una treccia o in una coda equina, incita comunque alla disobbedienza ormonale se, alta e tirata, permette di "cavalcare" maliziose fantasie, a differenza di quella bassa e smunta che, invece, avvisa dello spirito pudico di un'educanda che dopo cena corre a letto e poggia sul comodino l'eventuale cerchietto che ne ha cinto testa ordinata.

Scollature. Sono sempre foriere di grande apprezzamento: il dècollète in evidenza assicura l'innesco della miccia del virile desiderio, che si carica di entusiasmo alla vista di tre bottoni slacciati. Tuttavia, se ostentare apertamente la nudità può voler dire soltanto "via libera", indossare un foulard o una pashmina per creare l'effetto vedo-non-vedo si rivela molto più intrigante, poichè lancia all'astante la sfida smorfiosa di doverselo meritare l'intero "spettacolo".  

Lei ci sta

Gonne. Per quanto le gambe scoperte siano sempre fonte di grande fervore, scoprirle non basta: occorre ancheggiare a dovere. A meno che non si decida di mostrarsi con una fascia inguinale che dia l'immediata idea di come andrà a finire il post serata, una gonna longuette rivela invece intenti ambigui, che vanno dall'incitamento a trovare la chiave giusta -se languidamente accavallate-, alla certezza che sia la "volta buona" qualora il pizzo della calza autoreggente faccia capolino dallo spacco, passando, poi, per l'intenzione di un assoluto rigore quando le gambe si ripongono con contegno sotto al tavolo.

Scarpe. Lo stiletto vertiginoso, quello alto e appuntito, è il richiamo incontrastato di un estremo feticismo, soprattutto se la pelle nuda di piedi curatissimi ammicca da una qualche apertura. Lui guarda e sospira, lei lo sa e gongola. Semaforo rosso, al contrario, per le ballerine bon ton, talmente semplici nella loro graziosa ingenuità, che possono voler dire soltanto "sono una brava ragazza". Ma quando sono declinate nella versione aggressiva di una stampa animalier, la situazione cambia, perchè istiga la competizione maschile a trasformare la timorata collegiale che ha di fronte nella tigre degna della fantasia della scarpetta che ha indossato.

E' chiaro, tuttavia, che l'abbigliamento scelto al primo appuntamento cambia a seconda dell'intenzione battagliera della pulzella, che, come l'uomo -e forse anche di più-, decide a priori se rendere la serata il trampolino di lancio per una storia duratura, e dunque non puntare tutto su un'apparenza fisica che mozzi il fiato, oppure concedersi lo sfizio di lasciare a casa i sentimentalismi e buttarsi nell'ebbrezza della fugacità di un incontro.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Se lei "ci sta", si veste così

Today è in caricamento