L’acqua di cottura della pasta non va buttata: ecco come riciclarla

La pasta è uno di quegli alimenti a cui è pressochè impossibile rinunciare: non esiste dieta sana e nutriente che non la contempli ed è difficile trovare qualcuno che sappia resistere ad uno dei piatti simbolo della dieta mediterranea.

Tuttavia, sono tanti quelli che ignorano come anche l'acqua nella quale la pasta viene cotta possa avere delle insospettabili proprietà, talmente utili da considerare l'idea di non buttarla via per pensare al modo migliore per riutilizzarla.

Ricca di amido e sali minerali, ecco allora come l'acqua di cottura della pasta può essere riciclata: 

- Restando in tema culinario, è utile per rendere più liquidi quei condimenti preparati in casa che risultano piuttosto densi, come pesto e sughi vari, o per preparare altre cotture di cibi al vapore. Inoltre, tenendo conto che l’acqua della pasta o del riso sarà già salata, si può provare a riutilizzarla per la preparazione dell’impasto di pane, pizze e focacce o per l’ammollo di legumi secchi come ceci e lenticchie (da non usare, però, per la loro cottura). 

- Se non è stata salata, dopo averla fatta raffreddare, quella stessa acqua può innaffiare fiori e verdure dell’orto.

- I risvolti positivi ci sono anche per ciò che attiene l'igiene e la bellezza personale: può servire per preparare un impacco per capelli da applicare prima dello shampoo, ma anche per godere di un rigenerante pediluvio utile a chi soffre di gambe gonfie e pesanti.

- Le farine vegetali possono essere efficacemente utilizzate per detergere la pelle sensibile: basta versane qualche cucchiaio in una ciotola e aggiungere farina di avena o di ceci, in grado di agire con un'azione esfoliante, insieme a qualche goccia di olio essenziale di rosa o vaniglia.

- Infine, al di là di ogni impiego tra i fornelli o per la bellezza del corpo, può essere sempre impiegata per preparare la pasta di sale con cui far giocare i bambini.