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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Agorafobia o "paura della piazza": quando si verifica e come superarla

Si tratta di uno dei disturbi di panico e può avere cause tra le più diverse, vediamo come si manifesta e come affrontarlo

Ti trovi un luogo affollato, la gente intorno ti schiaccia, ti comprime e tu senti che ti manca l’aria, ti gira la testa e ti batte forte il cuore. Si chiama agorafobia ed è letteralmente la "paura della piazza", ovvero di spazi aperti e affollati. Questo meccanismo include anche il fatto che in prospettiva di trovarsi in simili situazioni, si ha paura a lasciare casa, a rimanere soli per la strada, in una piazza oppure la paura di viaggiare in treno o in automobile. Chi soffre di agorafobia può anche temere il giudizio degli altri per il suo stare male in pubblico; attorno alla fobia, si attivano meccanismi di ansia anticipatoria ed evitamento delle situazioni ansiogene, per evitare che insorga il problema. Insomma, l’agorafobico ha paura di trovarsi da solo in un luogo dove potrebbe avere un attacco di panico.

I sintomi dell’agorafobia

Come ricorda State of Mind, sebbene i sintomi dell’agorafobia siano del tutto simili a quelli dell’attacco di panico, si tratta di due cose distinte. L’agorafobia include infatti una paura intensa o ansia generate da queste situazioni:

– Usare mezzi pubblici come treni, autobus o aerei;

– Essere in uno spazio aperto e ampio, ad esempio un supermercato, un parcheggio o un ponte;

– Trovarsi in uno spazio chiuso di limitate dimensioni, ad esempio un teatro, un piccolo negozio;

– Essere tra la folla;

– Essere fuori casa da soli.

Queste situazioni generano ansia poichè il soggetto teme che non sarà in grado di fuggire o di ricevere il necessario aiuto se si dovessero presentare sintomi di panico o altri malesseri psico-fisici. Per diagnosticare un’agorafobia devono sussistere questi criteri:

– Paura o ansia al pensiero di esporsi a una delle situazioni di cui sopra

– Evitamento delle situazioni temute o necessità di un accompagnatore 

– Paura o ansia sproporzionate rispetto al reale pericolo 

– Difficoltà nello svolgimento del proprio lavoro per via dell’ansia anticipatoria

– Ansia persistente per almeno sei mesi.  

Inoltre, si possono aggiungere anche i sintomi tipici dell’attacco di panico, come ad esempio aumento della frequenza cardiaca, eccessiva sudorazione, aumento della frequenza respiratoria, sensazione di vertigini, paura di perdere il controllo o di morire, etc. L’agorafobia si verifica quando la persona comincia ad evitare le situazioni e i luoghi che gli causano l’ansia: supermercati, situazioni affollate, feste, eventi pubblici, mezzi di trasporto. Anche eventi traumatici, come un lutto, possono contribuire allo sviluppo di questo disturbo, così come alcuni geni ereditati dai genitori.

Come affrontare l’agorafobia

Fondamentale quando si vive un disturbo del genere è rivolgersi a uno specialista, che dovrà innanzitutto accertare la diagnosi e differenziarla da altri tipi di disturbi o sindromi legati allo stress e all’ansia. Per trattare questo disturbo, la persona viene aiutata a prendere consapevolezza dei circoli viziosi del panico e a liberarsene gradualmente acquisendo modalità di pensiero e di comportamento più adatte (approccio comportamentale). In alcuni casi si rende necessaria anche una terapia farmacologica del disturbo di panico, che prevede in genere l’uso di tranquillanti e di farmaci antidepressivi.

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