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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tosse e starnuti? Attenzione all’albero di Natale

Che sia vero o di plastica, il tradizionale abete viene accusato di essere responsabile di problemi di respirazione e lacrimazioni

Non solo regali, ma anche spiacevoli sorprese potrebbero trovarsi sotto l’albero di Natale, al quale la Upstate Medical University imputa la colpa di problemi respiratori e allergie.  

Secondo la ricerca americana condotta dal team del dottor Lawrence Kurlandsky e pubblicata sulla rivista ‘Annals of Allergy, Asthma and Immunology’, pare infatti che l’istallazione tanto cara alla tradizione sia foriera di piccoli fastidi che erroneamente vengono attribuiti a qualche forma influenzale. 

Avendo notato che le malattie respiratorie risultavano in aumento durante le feste, gli esperti hanno esaminato 28 pezzi di abeti di Natale, compresi aghi e parti di corteccia, e hanno scoperto che vi si annidano 53 tipi diversi di muffe, molte delle quali responsabili di prurito al naso, lacrimazione degli occhi, tosse , difficoltà a respirare, dolori al petto, sensazione di stanchezza e problemi di sonno.

Tali sintomi, inoltre, aumentano con una maggiore proliferazione delle muffe in ambienti riscaldati, proprio come le abitazioni (dalle misurazioni effettuate le spore diffuse nell'aria all'aperto erano 800, all'interno per 15 giorni erano addirittura 5000), arrivando in alcuni casi a portare a lungo termine problemi polmonari e condizioni come bronchite e polmonite.

E coloro che pensano di scampare al rischio dotandosi di un bell’abete artificiale, si sbagliano di grosso, poiché anche quello, se riposto per un anno e poi aperto e decorato senza essere prima pulito, accumula molta polvere che può portare allergie durante le Feste.

Dagli studiosi anche alcuni consigli per combattere quella che viene definita la ‘sindrome dell'albero di Natale’: far innaffiare l'abete di Natale da qualcuno che non è allergico prima di portarlo in casa (questo aiuta a tenere lontani batteri e muffe), tenerlo all'interno non più di 12 giorni per ridurre il più possibile i rischi e utilizzare un purificatore d'aria.

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