Le storie d’amore finiscono sempre: un grafico spiega perché

Spietata, insensibile e incurante dei sentimenti altrui, l’infografica creata dai designer David McCandless e Lee Byron (riportata di seguito) distrugge i castelli di sogni delle coppie innamorate e abbatte l’ottimismo dei single che sperano di trovare in futuro l’anima gemella di tutta una vita.

I due si sono dedicati ad un progetto basato sul calcolo delle probabilità che hanno realizzato integrando dati e statistiche presi da ogni parte, anche da Yahoo Answers, e partendo dal numero molto alto di incontri tra cuori solitari, hanno quantificato la scoperta di una frequente -più o meno- immediata di incompatibilità, cui si aggiunge una mortalità diffusa dei fidanzamenti (tradimenti, disamore, distanza), fino al matrimonio e al frequente divorzio.

A quanto pare, ogni giorno ci sono tre milioni di primi appuntamenti, cioè tre milioni di possibilità di trasformare un incontro casuale in qualcosa di più significativo, di scoprire la persona giusta per passarci il resto della vita o anche di trovare l’ennesimo bidone incompatibile e finire nella lista delle persone che muoiono senza essersi mai sposate (non tantissime: negli Usa sono il 5,4%).

Questo cinico calcolo, insomma, avvisa che la probabilità che una relazione finisca male è molto, ma molto alta, più rispetto alla possibilità che finisca bene, cioè che culmini in una bella storia d'amore o nel matrimonio e solo poche arriverebbero al traguardo del ‘per sempre’: chi guarderà questo grafico troverà qualche consolazione per le sue pene oppure la forza di mettere la parola fine ad una storia che non funziona più, prendendola come un’inevitabile caso della vita.