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Sabato, 20 Aprile 2024
Psicologia e Coppia

Gentleman impostori: come distinguere un signore da un arricchito

Individuare subito i due generi - propensi anche ad una declinazione al femminile negli esemplari di 'signora' e 'sciacquetta' - è utile per regolarsi sull’eventuale opportunità di frequentarli in futuro, così da evitare fastidiose nevrosi scaturite dalla vicinanza coatta

“Il denaro rende l’uomo ricco, l’educazione lo fa signore” è il detto che meglio di altri spiega la differenza sostanziale tra un arricchito e un gentiluomo, soggetti agli antipodi quanto a modi di essere, di fare,  di vivere. 

Il primo, ambizioso arrampicatore sociale dalla spiccata tendenza all’ostentazione, è fermamente convinto di impressionare il prossimo sfoggiando ciò che è riuscito - finalmente - a possedere. Il secondo, raffinato lavoratore propenso al sacrificio, colpisce per un approccio discreto, capace di affascinare perché rivela senza sfoggiare.

Considerando che i titolari delle facce della stessa medaglia sociale sono praticamente incompatibili e mal si sopportano, distinguere subito i due generi - propensi anche ad una declinazione al femminile negli esemplari di 'signora' e 'sciacquetta' - è utile per regolarsi sull’eventuale opportunità di frequentarli in futuro, così da evitare fatali nevrosi scaturite dalla vicinanza coatta. 

L’ARRICCHITO - LA SCIACQUETTA.

LOOK. Marche, loghi, nomi e cognomi, scritte di vario genere campeggiano su abiti, cinte, scarpe e borse. Testimonial (in)consapevoli dei brand più nazionalpopolari del momento, pubblicizzano gratuitamente le ultime creazioni degli stilisti che tendono a far notare con una gestualità che va dal mignolo a coda di volpino debitamente ingioiellato, allo sguardo fisso sul polso ornato da un quadrante giallo oro-puro. 

IN GRUPPO. Non partecipano alle conversazioni a meno che non vertano su di loro e sul loro mondo. Non ascoltano gli altri: al massimo sentono le loro voci. Non chiedono informazioni: fanno dichiarazioni. Non propongono idee: impongono punti di vista. 

IN COPPIA. L'altro/a diventa lo specchio in cui riflettere se stesso. La scelta del ristorante più costoso della città, il gesto di pagare il conto (o di farselo pagare con l'atteggiamento di chi lo pretende), la tendenza a raccontarsi senza mai domandare, sono le spie rivelatrici di una spocchia infinita, la stessa che glorificherà la coppia assortita in 'arricchito-sciacquetta' e causerà l'emicrania quando uno dei due appartiene alla categoria opposta. 

IL GENTILUOMO - LA SIGNORA.

LOOK. Nessuno saprà mai se la maglietta o la camicia indossate sono una creazione realizzata appositamente da Karl Lagerfeld  o un capo dozzinale in vendita al mercato di Porta Portese. Potranno anche andare in giro portandosi addosso migliaia di euro nella forma di vestiti o di scarpe: il gentiluomo e la signora non lo ostenteranno mai. Solo un osservatore astuto saprà riconoscere il possibile riferimento ad un marchio che su di loro sembra quasi giustificare il prestigio di una qualità elitaria. 

IN GRUPPO. Sanno come comportarsi sempre, in ogni occasione, qualunque sia la gente con cui approcciano. Ascoltano e sorridono, parlano il giusto e non interrompono, ma, soprattutto, hanno il dono di attirare gli sguardi anche quando stanno in silenzio. 

IN COPPIA. L'altro/l'altra è l'estensione di sé e, come tale, meritevole di ogni tipo di riguardo. La scelta del ristorante più costoso della città o della trattoria di periferia è proposta da valutare insieme, mentre il gesto di pagare il conto è automatismo mai dato per scontato da chi garbatamente azzarda la stessa gentilezza. Infine, la tendenza a domandare con discrezione e a rispondere nel momento opportuno completano le qualità basilari di un modo di essere ammirevole che s'impara difficilmente.

Al massimo, si scimmiotta. 
 

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