Sciopero del sesso: il ‘Movimento gambe incrociate’ rivendica così i suoi diritti
Alcune donne colombiane non si concederanno più ai loro uomini fino a quando la richiesta di migliorare la viabilità della loro città non verrà esaudita
Quanto possa rivelarsi potente la caparbia femminile lo dimostra la drastica forma di protesta messa in atto dalle donne di Barbacaos, un piccolo paese della Colombia, che hanno creato il ‘Crossed legs movement’ -il ‘Movimento delle gambe incrociate’- per far valere i loro diritti abolendo qualunque prestazione erotica dalla vita di coppia fino a quando la condizione delle strade della città non verrà migliorata dai loro uomini.
Da tempo, infatti, denunciano invano il disagio creato dall’impraticabilità della viabilità che conduce alla città più vicina servita da ospedali e servizi primari e i casi di donne morte in ambulanza durante il parto a causa del troppo tempo impiegato per giungere in ospedale, ha spinto alla ferrea mobilitazione che minaccia l’astinenza sessuale fino all’esaudimento delle loro richieste.
È la seconda volta in due anni che questa ‘strategia di tensione’ viene messa in atto: già nel 2011 erano iniziate le proteste e all’epoca anche il giudice Marybell Silva entrò in sciopero dopo aver visto una giovane donna incinta morire perché l’ambulanza era rimasta bloccata sulla strada.
Allora, dopo quell’incidente e tre mesi e 19 giorni di castità, il governo si impegnò a stanziare 21 milioni per iniziare il lavori, ma, poiché la manutenzione promessa non fu mai iniziata, le donne del Movimento gambe incrociate hanno deciso adesso di indire nuovamente uno sciopero del sesso e stavolta con i risultati sperati, considerando che i lavori sono già cominciati e gli uomini guidano alla svelta tutti i mezzi meccanici necessari per migliorare le condizioni urbane.
