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Giovedì, 28 Marzo 2024
Psicologia e Coppia

Coppia e Covid, non sempre avviene il contagio in famiglia

Secondo una ricerca non è detto che in presenza di un coniuge malato di Coronavirus anche l'altro lo contragga. E il sesso aiuta le difese immunitarie

Se è logico pensare che il Covid all’interno delle mura di casa si trasmetta in maniera molto facile tra i membri della famiglia, arriva uno studio condotto dall’Altamedica Medical Center di Roma a dirci qualcosa di diverso. Gli studiosi di questo centro hanno infatti preso in esame la trasmissione del virus Sars-CoV-2 in 40 cluster familiari, per un totale di 110 membri (80 genitori e 30 figli), cluster che hanno vissuto a stretto contatto con coniugi affetti da Covid-19 durante il lockdown.

In particolare, è emerso che la trasmissione del virus tra i due coniugi (rilevata mediante test sierologico per valutare la presenza di IgM e IgG specifiche per il virus) ha visto nel 65% dei nuclei familiari (26 famiglie) valutati, la trasmissione del virus tra i due coniugi, mentre il restante 35% (14 famiglie) ha riportato la presenza di un test sierologico negativo nell'altro coniuge, dunque la trasmissione del Sars-CoV-2 tra i due coniugi non è stata identificata, anche se il 71% (10 famiglie su 14) non ha mantenuto alcun distanziamento in casa.

Per quanto riguarda la trasmissione verso i figli, solo due figli (entrambi maschi), di 22 e 30 anni, sono risultati contagiati dal genitore affetto, mentre nei restanti 28 figli tra 1 e 30 anni non è stato riscontrato il virus.

Coppia e Covid, a letto insieme si può

Dai dati è dunque emerso che nel 35% delle famiglie i coniugi, pur vivendo insieme, continuando a dormire nello stesso letto, respirando la stessa aria e mangiando dalle stesse portate, non hanno trasmesso il virus al compagno e tantomeno ai figli.

Da questo studio si evince che l’intimità di coppia ai tempi del Covid non è pericolosa, anzi, dallo studio di Altamedica sembrerebbe addirittura protettiva per chi si contagia dal partner, poiché non manifesta sintomatologia.

Questo ci fa ben sperare, perché “chi non manifesta sintomi" - come affermano gli studiosi - sembra poco infettivo e anche in caso di contagio il virus sarà poco aggressivo".

I numeri della ricerca

Scendendo nel dettaglio dei numeri, dallo studio di Altamedica è risultato che tra le 26 famiglie con trasmissione virale fra i due coniugi, sono state 10 le donne contagiate a fronte di 16 uomini.

In 10 casi di coniugi affetti da Covid-19 si è mostrata la presenza di sintomi (modesti), mentre gli altri 16 casi sono risultati asintomatici.

Solo due famiglie su 26 hanno adottato il distanziamento familiare.

All’interno delle 14 famiglie dove non c'è stata trasmissione virale, composte da 6 donne affette e 8 uomini affetti e i rispettivi coniugi, si è vissuto in casa con i figli (18 figli  in tutto, 10 maschi e 8 femmine) tra 1 e 30 anni, e tutti sono risultati negativi al test sierologico.

Tra queste 14 famiglie solo 4 hanno mantenuto il distanziamento in casa dopo la comparsa dei primi sintomi, quali febbre e anosmia.

Nelle restanti 10, nonostante la presenza in 4 casi di un coniuge paucisintomatico, si è deciso di non adottare norme di distanziamento in casa, condividendo quindi lo stesso letto e utilizzando gli stessi spazi.

Infine i ricercatori concludono osservando che il mancato distanziamento in casa è stato riportato anche nelle ultime 6 famiglie in cui i pazienti erano completamente asintomatici.

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