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Martedì, 16 Aprile 2024
Psicologia e Coppia

Single (da poco), il ‘chiodo schiaccia chiodo’ funziona? C’è chi dice sì

Se i puristi dell’amore da piangere e compiangere per settimane resteranno fermi nel condannare la scorciatoia del mezzo, quelli più predisposti alla deroga del sentimento purgante non hanno che da ponderare l’utilità dell’approccio immediato con un nuovo potenziale corteggiatore

La fine di una relazione d’amore non è mai semplice, mai, né per chi chiude la porta, né per chi quella porta se la sente sbattuta in faccia. Non è facile manco per niente, nemmeno quando la decisione è arrivata dopo giorni e giorni di riflessioni e l’altro se l’aspetta come condanna cassata; nemmeno quando arriva dopo i ‘punti e a capo’ di infinite liste di pro e contro; nemmeno se è conseguenza di tormentati monologhi argomentati tra sé e sé prima di essere finalmente palesati.

“Prendila così, non possiamo farne un dramma”: bastasse canticchiare quel brano tanto famoso di Lucio Battisti per alleggerire il distacco, le coppie scoppierebbero con più serenità, e il giorno dopo, con il rilancio della vita tutta da (ri)costruire, non si troverebbero a dannarsi là, in solitaria, alla ricerca di insensate spiegazioni. Ma così non è, cuori tapini, e per quanto la playlist possa trasmettere le canzoni più struggenti a catarsi della pena, la sofferenza resta. Resta, e va affrontata con tutte le armi possibili o improbabili messe a disposizione dell’audacia che, se è ben calibrata, deve ammettere anche quella più intrepida di tutte: il famigerato ‘chiodo schiaccia chiodo’.

I benefici del ‘chiodo schiaccia chiodo’

Se i puristi dell’amore da piangere e compiangere per settimane resteranno fermi nel condannare la scorciatoia del mezzo, quelli più predisposti alla deroga del sentimento purgante non hanno che da ponderare l’utilità dell’approccio immediato con un nuovo potenziale corteggiatore. I benefici ci sono, e anche se passeggeri, sono senza dubbio più godibili della pena di struggersi nei ricordi dei tempi andati. D’altronde, “tu sai che io potrei purtroppo (anzi spero) non esser più solo” è pur sempre il verso della stessa canzone di Battisti…

Rinvigorisce l’autostima

Fiaccata dall’abbandono o dalla consapevolezza di non essere state le persone giuste per il partner messo alla porta, la valutazione positiva delle proprie qualità fisiche e morali torna ad affacciarsi alla soglia della realtà attraverso chi, naturalmente, le valorizza con domande volte lasciarsi scoprire per la prima volta.

Colma mancanze quotidiane

Più è stata lunga la relazione, più la quotidianità ne ha subito la routine predisposta per due fino al momento del dannato addio. Il ‘chiodo scacciante’ potrà anche non supplire fisicamente quello scacciato, ma avere la mente occupata con un messaggio da scrivere su Whatsapp a un destinatario diverso pronto a replicare è un bel diversivo da non sottovalutare nei momenti bui.

Dona nuovi stimoli

Conoscere gente nuova, in generale, è sempre utile per arricchirsi, e ancor di più lo è se arriva a ridosso di un fallimento sentimentale. Approcciarsi con un potenziale partner, pertanto, al di là della possibilità che davvero possa in un futuro nascere qualcosa di più, aiuta a scoprire lati nascosti del proprio carattere, magari sconosciuti o sepolti sotto gli strati di ordinarietà costruiti dal ‘vecchio’ chiodo.

Distrae dall’ex

La tentazione di comporre quel numero è forte soprattutto nei primi tempi, quando la nostalgia canaglia attenta alla convinzione di una scelta definitiva. Ed è allora che il nuovo chiodo esprimerà la sua massima efficacia, quando saprà essere essenziale diversivo su cui riversare le proprie attenzioni che, a prescindere dal futuro, merita per il solo fatto di essere nel posto giusto e al momento giusto.

Comunque vada, sarà migliore. E tanto basta per munirsi di un prezioso martello...

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