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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Chi tradisce il partner è più propenso a vaccinarsi

Il sondaggio condotto su un campione di duemila traditori. Tra i più disposti a vaccinarsi, uomini e donne nella fascia 35-44 anni

La propensione a vaccinarsi sarebbe molto più altra tra i fedifraghi. E' il risultato di un sondaggio condotto da Incontri-ExtraConiugali.com, il portale in cui si cercano avventure in anonimato, che ha condotto una ricerca intervistando durante la prima settimana di aprile 2021 un campione di 2 mila traditori incalliti di entrambi i sessi iscritti al portale.

I risultati hanno evidenziato che la propensione a vaccinarsi è molto più altra tra i fedifraghi: 78% contro il 65,2% della popolazione generale. "Otto fedifraghi su 10 ritengono che una volta vaccinati si potrà tornare alla normalità e che così sarà molto più facile continuare a vivere relazioni clandestine al di fuori del matrimonio o della coppia" commenta Alex Fantini, fondatore della piattaforma.

La ragione è lapalissiana. "Iniziare un’avventura con una persona già vaccinata - prosegue Alex Fantini - consentirebbe di superare molte delle preoccupazioni che oggi affliggono gli italiani".

Ma anche la propensione no-vax è più alta tra i fedifraghi: 20% contro 17,6% della media nazionale rilevata da un altro sondaggio, quello realizzato su un campione di 12.322 cittadini di entrambi i sessi dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AgeNaS) e dal Laboratorio Management e Sanità (MeS) dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

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Tutti i numeri

Nell'ambito della generalità della popolazione, si ha una maggiore propensione alla vaccinazione nelle persone sopra i 65 anni (75,4%) ed un maggior disaccordo nella popolazione con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni (22,2%). Tra i fedifraghi, invece, è proprio nella fascia 35-44 anni che il disaccordo è più basso (4%). "Percentuali che dimostrano che per i “fedifraghi più attivi” - quelli 35-44enni appunto - il vaccino rappresenta una vera speranza di tornare ad una vita normale e di continuare a conoscere gente nuova senza mettere a rischio la loro salute e quella delle persone a loro vicine" prosegue ancora Fantini.

"Sono dati che non sorprendono - chiosa - perché la “tribù” dei fedifraghi è composta prevalentemente da persone al di sopra dei 35 anni, per lo più laureate e di categoria socio-economica medio-alta, tra cui un gran numero di medici e di altri professionisti che lavorano nell’ambito della salute e che per questo conoscono e sanno meglio valutare i vantaggi ed i rischi del vaccino". 

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