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Sabato, 20 Aprile 2024
Donna

Corteggiatori noiosi: rimedi ad un appuntamento terribilmente soporifero

Ecco come interrompere l’uscita con un uomo che delude le aspettative causando sbadigli e attacchi narcolettici

L’ego di una donna privato a lungo delle lusinghe di un uomo è come un terreno arido e secco, che si fa bastare una goccia d’acqua per tornare a verdeggiare nella fauna rigogliosa della vanità più femmina. 

Prendere atto della penuria di spasimanti interessanti è davvero di difficile accoglimento, per cui l'inconscio ambizioso si tiene lontano dall’abisso dell’autocommiserazione reggendosi a qualsiasi salvagente e, ad un certo punto, accetta anche la corte di quell’uomo poco avvenente, un po’ maldestro e decisamente ‘zeccoso’, che da tempo immemore tenta di estorcere un’uscita galante.

Ma arriva il momento in cui la boria presenta il conto della sua voglia di essere gonfiata e lo fa a suon di sbadigli, frequenti sbirciatine all’orologio e smania incontenibile di fuggire via causate proprio dal temuto spasimante, che rispetta, con ogni crudezza, le aspettative poco incoraggianti che fino ad allora lo avevano tenuto ragionevolmente a distanza.

Per quanto sia ormai tardi, porre fine all’estenuante stillicidio si può, purché fatto con garbo e gentilezza:

MAL DI DENTI: Se ci si trova a cena, addentare un pezzo di pane o un grissino a cui si possa imputare la colpa di un tremendo mal di denti è molto credibile se inscenato per bene e raccontare che sono anni che si combatte con quel dannato ‘giudizio’ che non ne vuol sapere di venire fuori avvalorerà la tesi, interrompendo l’azione di adescamento.

EMERGENZA: Un sms, un WhatsApp, una telefonata qualsiasi potrà essere il pretesto ottimo per fingere una catastrofe che necessiti della presenza dall’altro capo del mondo. Ogni evento in questo caso risulterà plausibile, dall’amica in lacrime per essere mollata alla vigilia delle nozze al gatto lasciato senza cibo, passando per l’urgenza di un parto o della macchina in panne del cugino da soccorrere. 

SVEGLIA MATTUTINA: Essere donne in carriera comporta anche la necessità di alzarsi all’alba, per cui bando alla baldoria notturna: il giorno dopo la riunione sarà di quelle impegnative che necessitano 12 ore di sonno. E se è domenica fa niente: si lavora anche quando ‘i fannulloni’ poltriscono.

Ringraziando educatamente per la ‘splendida’ serata, si saluta l’accompagnatore cortese ma tedioso, meditando sulla convenienza di una riflessiva serata solitaria al posto di un effimero ripiego relazionale.

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