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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Anne Hathaway lascia la dieta vegana,"Non stavo bene": gli animalisti si indignano

L'attrice, divenuta icona dei vegani per le sue abitudini alimentari a base di cibi crudi, annuncia il suo ripensamento dovuto a problemi di salute che lei stessa ha imputato alla dieta troppo restrittiva

Sul set ha chiesto per anni pranzi rigorosamente 'cruelty free', non ha mai indossato pellicce e ha sempre disdegnato scarpe e accessori di pelle, divenendo così una sorta di paladina dello stile di vita vegano e un idolo per i suoi seguaci.

Tutto questo fino ad oggi, fino all'inaspettata dichiarazione con cui il premio Oscar Anne Hathaway ha fatto sobbalzare gli animalisti annunciando un clamoroso passo indietro: "Mi spiace, ma quando ero vegan non stavo bene, mi sentivo senza energie" ha detto chiaramente l'attrice che si è detta vittima del ripensamento durante le riprese del film «Interstellar» in Islanda: "Indossavo quella tuta così pesante di 40 kg" ha raccontato ad Harper’s Bazaar, "avevo bisogno di forza, energia e resistenza. Non ce la facevo con tofu e zuppa di ceci. Ho mangiato del pesce e mi sono sentita subito bene". E per sottolineare il drastico cambiamento di rotta, ha anche aggiunto di aver iniziato a seguire una paleo-dieta,  un regime alimentare ad alto tasso di proteine animali - preferendo il pesce e il pollo alla carne rossa - e basso contenuto di carboidrati.

La Hathaway, tuttavia, non è stata certo la prima a tornare indietro sulle proprie decisioni in fatto di stile di vita, soprattutto in un Paese come gli Stati Uniti che è patria dei fast food e ha una vera 'cultura della bistecca'. Secondo un recentissimo sondaggio commissionato dallo Humane Research Council (ente che si occupa della difesa degli animali), solo una persona su cinque ce la fa a rimanere ferma nelle proprie convinzioni veg, mentre per tutti gli altri sono in agguato i dietrofront (il 53% rinuncia dopo un anno e il 30% dopo appena tre mesi) per motivazioni non tanto salutistiche quanto piuttosto dovute a un senso di 'esclusione' e di 'diversità' rispetto al resto del mondo che rimane onnivoro.

La svolta anti-vegana di Hatahway sembra però rafforzare i pregiudizi contro l’alimentazione 100% vegetale, sebbene milioni di vegani in tutto il mondo, compresi moltissimi atleti di ogni tipo, dimostrerebbero il contrario e la stessa American Dietetic Association promuova la dieta vegan 'correttamente pianificata'.

Interpellato sull'argomento, il dottor Andrea Ghiselli, ricercatore del CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura) di Roma e moderatore del Forum Nutrizione del canale Salute di Corriere.it, ha argomentato i motivi che avrebbero spinto la Hatahway ad abbandonare la dieta, sostenendo che, per la sua esperienza, sono poco credibili: "Mi sembra difficile credere che si sia sentita male a causa della dieta vegana da lei seguita" ha spiegato, "A meno che non l’abbia seguita in maniera totalmente sbagliata. A differenza di 30-40 anni fa non ci sono più problemi di carenze proteiche nell’alimentazione occidentale, anzi, casomai le proteine animali assunte sono in maniera eccessiva e con tofu, seitan e tempeh i vegani difficilmente incorrono in carenze di questo tipo. Al più, possono esserci squilibri nell’assunzione di vitamina B12, ma esistono integratori, o di calcio, ma ci sono alimenti vegetali ricchissimi di questo elemento. Basta essere informati. Ovviamente le diete, comprese quelle onnivore, devono essere equilibrate, e quindi se una persona non è in grado di pianificare da sola la propria alimentazione, deve farsi aiutare".

La decisione dell'attrice non è passata inosservata agli animalisti che l'hanno prontamente accusata di far soffrire gli animali a scopo alimentare. 

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