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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Gli adolescenti bevono sangue come i vampiri: l’allarme di pediatri e psicologi

Oltre a quella del selfie, un’altra inquietante moda prende piedi tra gli adolescenti che, in segreto, organizzano riunioni tra donatori e bevitori di sangue

Le nuove mode che stanno dilagando tra gli adolescenti e che iniziano a preoccupare seriamente pediatri e psicologi sono la cosiddetta ‘selfite’, ovvero la mania dell’autoscatto, e addirittura il ‘vampirismo’ che porta i giovanissimi a bere sangue umano. 

La pediatra Teresa de Toni dell'Università di Genova e il direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma, lo psicoterapeuta dell'età evolutiva Federico Bianchi di Castelbianco, hanno affrontato l’argomento in occasione dell'XI corso interdisciplinare di aggiornamento in ‘Adolescentologia’ in corso a Genova, descrivendo la ‘selfite’ come una vera e propria “patologia legata al mancato riconoscimento del proprio corpo” - chiarisce de Toni – “inserita anche nel dizionario di Oxford come inerente agli "adolescenti in cerca della loro identità, impegnati a farsi scatti fotografici fino a dieci ore al giorno per trovare la foto più appetibile. Sono ragazzi che non riescono ad essere quello che vogliono”.

Ma quella che di certo è una tendenza più inquietante che inizia a diffondersi in sordina tra gli adolescenti è quella di bere il sangue umano, una moda “forse legata a tutte le recenti saghe sui vampiri” - spiega Bianchi di Castelbianco – “non si tratta solo di un adulto squilibrato che crea un setta per indurre i suoi membri a bere sangue come rito di iniziazione. C'è proprio un'emulazione dei vampiri ed esiste addirittura una categoria di giovani donatori e una di giovani bevitori. Il tutto avviene in segreto, con i conseguenti rischi che derivano dal bere sangue».

Se, dunque, da un lato “sono sempre di più le diagnosi fatte ai bambini e agli adolescenti tacciati come malati da curare, dall'altro lato è che in molti casi i ragazzi sono soggetti deviati dalle mode”, sostiene l'esperto che detta come possibile soluzione quella di “realizzare un'attività di informazione rivolta ai ragazzi, l’unico modo per ottenere risultati veri e immediati, evitando soluzioni fittizie”.

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