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Sabato, 20 Aprile 2024
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Lo Stato eroga 300 euro per pagare la baby sitter: ecco come ottenere il bonus

Dopo il periodo di maternità, le mamme lavoratrici hanno diritto ad un sostegno economico statale poter pagare una baby sitter o un asilo nido a cui affidare il proprio figlio e data la scarsa pubblicità sulla normativa, queste indicazioni possono tornare utili per avvalersi del prezioso contributo

Terminato il periodo di maternità consentito dalla legge, ogni madre ha diritto a un bonus mensile di 300 euro per poter pagare una baby sitter o un asilo nido a cui lasciare il proprio figlio appena nato: è questa una delle disposizioni introdotte con la riforma Fornero del 2012 che, legiferando anche in materia di aiuti alle mamme lavoratrici, ha erogato 20 milioni di euro per il triennio 2013-2015 per supportare le donne che non vogliano usufruire del congedo parentale dopo i mesi di congedo obbligatorio (ovvero il periodo di astensione facoltativa che l’Inps sostiene versando il 30% di stipendio a chi ne faccia richiesta). 

Tuttavia, ben poche mamme -circa 3.000 sulle potenziali 11.000- erano a conoscenza di questo importante contributo, un po’ per la scarsa pubblicità, un po’ per gli impedimenti burocratici della normativa che nel 2013 consentiva un lasso di tempo veramente esiguo per poter presentare la domanda (dal 1 luglio al 10 luglio 2013). 

 “Il problema è che l’iter per riuscire a ottenere i fondi era troppo complicato e poco pubblicizzato. Ci sono altri 20 milioni stanziati per quest’anno e altrettanti per il 2015. Non possiamo permetterci un altro flop, ha commentato l’onorevole del Pd, Vittoria D’Incecco. 

E proprio per non vanificare quest’importante aiuto economico, ecco tutte le indicazioni utili per richiedere e ottenere il bonus.

- Il bando per l’assegnazione di questi 20 milioni è stato pubblicato sul sito dell’Inps e sempre sul sito può essere inoltrata la domanda, per poi leggere la graduatoria dei soggetti ammessi al beneficio.

- SOGGETTI AMMESSI sono le madri, anche adottive o affidatarie, lavoratrici (dipendenti o iscritte alla gestione separata) che siano ancora negli undici mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità obbligatorio e le lavoratrici (dipendenti o iscritte alla gestione separata) beneficiarie del diritto al congedo di maternità obbligatorio per le quali la data presunta del parto sia fissata entro quattro mesi dalla scadenza del bando.
Anche le lavoratrici che abbiano già usufruito in parte del congedo parentale possono fare richiesta del bonus, ma in questo caso il contributo potrà essere richiesto per i mesi di congedo non ancora usufruiti, dato che non è possibile richiedere il contributo per frazioni di mese. 

- SOGGETTI NON AMMESSI sono le lavoratrici autonome, le madri lavoratrici che hanno usufruito del ‘fondo per la famiglia del decreto Bersani’ (art. 19, c. 3 del decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006 convertito dalla legge n. 248 del 4 agosto 2006) e  le madri lavoratrici che sono già esentate totalmente dal pagamento dei servizi per l’infanzia pubblici o convenzionati.

- DURATA E IMPORTO. Il bonus ha una durata di 6 mesi, in alternativa a sei mesi di congedo parentale, per un totale di 1.800 euro. Le lavoratrici part time potranno accedere al contributo in maniera proporzionata alla loro prestazione lavorativa. In caso di richiesta per più figli si dovrà presentare domanda per ciascun figlio.

- EROGAZIONE. A seconda che si opti per l’asilo convenzionato o per i servizi di baby sitting, il bonus verrà erogato attraverso buoni lavoro per le baby sitter da ritirare presso le sedi Inps oppure, in caso di asilo, sarà l’Inps stessa a provvedere al pagamento della struttura dietro esibizione di documentazione attestante la fruizione del servizio. Nella scelta della baby sitter bisognerà comunicare all’Inps tutti i dati della prestazione prima dell’inizio dell’utilizzo dei voucher.

- PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA. Per il 2014, il bando sarà pubblicato dall’Inps nel mese di Luglio. Al momento non si sa ancora se ci sarà un “click day” (lo scorso anno fu consentito un solo giorno per la presentazione delle domande, creando così un tale caos che quest’anno si spera venga evitato). 

- GRADUIATORIA. Si terrà conto dell’ISEE e dell’ordine di presentazione di domanda e verrà pubblicata entro 15 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande. La lavoratrice può infine rinunciare al beneficio del bonus, dichiarazione che dovrà essere inoltrata sempre tramite web, restituendo i voucher (in caso siano già stati emessi) e venendo reintegrata sul posto di lavoro per il periodo di non fruizione dei bonus.

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