A volte Brad Pitt sembra finto, un agente modello surreale che cattura le ambizioni degli uomini e suscita nelle donne il pensiero che forse il principe azzurro esiste davvero al di là dell'Oceano. Perchè non solo è dannatamente bello e incredibilmente ricco, ma è pure tanto, tanto buono.

Dato che di solito le cause umanitarie che gli stanno a cuore riescono sempre a sensibilizzare il grande pubblico e a smuovere le coscienze dei "piani alti", chissà se con l'elargizione di 100mila dollari a favore delle nozze gay anche il baluardo del divieto imposto negli Stati del Maryland, del Maine, di Washington e del Minnesota cadrà sotto la scure della generosità di Brad.

Il 6 novembre, infatti, oltre a decidere le sorti del futuro Presidente degli Stati Uniti, negli Stati in cui il matrimonio omossesuale è ancora un tabù i cittadini saranno chiamati al referendum per decretare se tutti potranno finalmente accedere all'ufficialità della vita di coppia. Per questo, l'attore ha staccato un assegno alla Human Rights Campaign, un' organizzazione a stelle e strisce che promuove i diritti degli omosessuali e nella email inviata a tutti i membri dell'associazione ha definito "incredibile" la decisione di questi Stati di chiedere agli elettori di esprimersi sul matrimonio omosessuale il giorno delle elezioni presidenziali e, soprattutto, che si continui a votare sulle scelte di vita di esseri umani.

A tal proposito, l'attore aveva già posto una tacita condizione al suo di matrimonio con Angelina, dichiarando che il suo matrimonio non avverrà finchè tutti i cittadini cittadini americani non avranno la libertà di sposare il proprio compagno.

Intanto i preparativi per le nozze dell'anno proseguono, forse come buon auspicio.