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Martedì, 16 Aprile 2024
Donna

Lo spot di Chanel celebra Brad Pitt

In onda lo spot del profumo Numero 5 della maison francese che ha voluto come testimonial l'attore americano

Era stata annunciata a maggio la scelta di Brad Pitt come nuovo testimonial della campagna pubblicitaria del profumo Chanel N.5.  Per la prima volta nella storia, un uomo è diventato testimonial di un profumo femminile e l'attesa di capire in che modo la maison avrebbe concepito lo spot è finita finalmente, perchè lo spot è stato mandato in onda.

Niente musica, nessun suono. Per trenta secondi, sfilano solo immagini in bianco e nero che sembrano uscite da chissà quale archivio storico. Lo sfondo è una parete grigia, di fronte alla camera lui, Brad Pitt, capello lungo, barbetta incolta, camicia casual. Le mani in tasca e lo sguardo pensieroso fanno pensare che starà per fare chissà quale stupefacente rivelazione. Invece no.

Con lo sguardo tenebroso che appartiene per natura ai suoi occhi cerulei, parte con un monologo, una sorta di discorso introspettivo che, a dire il vero, a vederlo la prima volta nemmeno si riesce a seguire, tanto lo sguardo è fisso su di lui, dannatamente bello. Se poi non si è particolarmente svelti nella "listening comprehension", vanno letti i sottotitoli, per cui l'elemento distrattivo dato dalla sua presenza non dà la possibilità di leggerli mentre passano sullo schermo. La seconda volta che viene trasmesso -perchè non c'è pericolo che si possa perderne la visione, che si preannuncia come un  bombardamento mediatico su tutte le reti- si può finalmente seguire il testo, poichè, passato l'effetto incanto, la curiosità sul messaggio c'è e vuole essere tolta.

Guarda lo spot

Ecco il verbo di cui si è fatto ambasciatore Brad Pitt: "Non è un viaggio, tutti i viaggi finiscono ma noi andiamo avanti, il mondo gira e noi giriamo assieme a lui, i progetti svaniscono, i sogni prendono il sopravvento, ma ovunque vada ci sei tu, la mia sorte, il mio destino, la mia fortuna".

Poi stop, compare la boccetta del profumo immortale e riappare lui, che adesso - pensi - svelerà chi ha la fortuna di essere tutto questo per lui, dirà il nome di Angelina, "la sua sorte, il suo destino....". Invece, nulla. Lascia perplessi il suo "inevitabile" finale e una schiera di punti interrogativi aleggia sulla testa dello spettatore.  
Probabilmente vuole essere un messaggio che in qualche modo descrive quanto un profumo possa diventare imprenscindibile nella vita di ogni giorno, ma ciò non toglie che l'ambiguità del testo faccia riflettere sull'effettiva necessità di assoldare un attore per poi lasciargli fare un discorso spirituale che appare fine a se stesso.

Sicuramente, dato che Chanel e il suo profumo non hanno bisogno di una pubblicità esorbitante che incrementi le vendite, sarebbe bastata la scelta di per sè innovativa di un volto maschile per un profumo da donna per far parlare ancora di sè e incrementare la passione per un'essenza che sfida ogni tempo . Perciò pare che più che uno spot al suo profumo, la maison abbia voluto celebrare la bellezza di un uomo, che, alla fine, può dire davvero tutto ciò che vuole.

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