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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Caffè: bastano due tazzine per migliorare la memoria

La ricerca condotta da un'università americana ha confermato sull'uomo l'effetto positivo del caffè rispetto ad altre specie animali

L'ennesimo sprone a non indugiare affatto sull'amata tazzulella 'e cafè che almeno per due volte deve allontanare la fiacca fisiologica di una lunga giornata arriva dalla rivista 'Nature Neuroscience' che ha pubblicato le conclusioni di uno studio condotto da un team di ricercatori della Johns Hopkins University a Baltimora guidato da Michael Yassa, secondo cui una dose misurata di caffeina porterebbe benefici alla memoria di lungo termine, circa 24 ore dopo l’assunzione della bevanda.

Yassa ha spiegato che “abbiamo sempre saputo che la caffeina ha effetti cognitivi, ma la capacità di fissare i ricordi rendendoli più resistenti e difficili da dimenticare non è mai stata esaminata in dettaglio negli esseri umani” e proprio con l’obiettivo di capire come ciò incida sulla memoria, cento soggetti sono stati sottoposti ad un test in cui hanno dovuto osservare alcune immagini prima di assumere o un placebo o una pillola contenente quantità di caffeina equivalenti a due espressi.

Il giorno dopo i due gruppi sono stati chiamati a riconoscere le immagini viste 24 ore prima e chi aveva assunto la pillola contenente caffeina ha mostrato capacità mnemoniche maggiori rispetto a chi aveva ingerito un semplice placebo.

La ricerca coordinata da Yassa differisce profondamente dalle precedenti, dato che – come spiega il neuroscienziato – “quasi tutti gli studi precedenti somministravano la caffeina prima della sessione di studio e così non era chiaro se il miglioramento eventuale fosse legato agli effetti della sostanza su attenzione, vigilanza, messa a fuoco o altri fattori. Con la somministrazione dopo l’esperimento escludiamo tutti questi effetti: il miglioramento è legato alla memoria e a nient’altro”.

Gli effetti del caffè sulla memoria potrebbero interessare chi da anni è impegnato nello studio di malattie degenerative come l’Alzheimer e, del resto, osserva ancora Yassa, alcuni “studi dicono che la caffeina è associata a una maggiore longevità e alla resistenza all’Alzheimer e a malattie che comportano il declino cognitivo. In quantità moderate, dunque, il caffè potrebbe avere benefici per la salute”.

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