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Martedì, 23 Aprile 2024
Donna

Calendario Pirelli 2016, addio nudo: in posa donne di successo

Quest'anno i 12 scatti di 'The Cal' sono a firma della fotografa Annie Leibovitz che ha ritratto le professioniste che si sono distinte per straordinarie qualità in diversi Paesi e settori: "Manca un'italiana, ma ciò non significa che qui le donne siano ancora indietro" ha spiegato il presidente Marco Tronchetti Provera

Dalla bellezza esteriore, fatta di sensualità ed eros, al fascino del potere, del denaro, del talento: così il Calendario Pirelli 2016 segna un passaggio epocale nella tradizionale rassegna annuale delle 12 foto più prestigiose dell'anno, discostandosi dalla tendenza di raffigurare corpi femminili seminudi per privilegiare donne che vantano traguardi importanti nella vita professionale, culturale, sportiva.

Per il primo anno della nuova Pirelli controllata dai cinesi di ChemChina, l'azienda ha affidato il numero 43 del prestigioso lavoro alla fotografa americana Annie Leibovitz, la quale, per realizzare un lavoro inedito, ha colto l'intensità espressiva della tennista Serena Williams, della produttrice cinematografica Kathleen Kennedy, della cantante Patti Smith, passando per la presidente del Moma Agnes Gund, la scrittrice e critica letteraria Fran Lebowitz fino a Yoko Ono, che la stessa artista aveva già ritratto nella famosissima foto con John Lennon poche ore prima del suo assassinio. 

Anche la regista di 'Selma' Ava DuVernay, la blogger americana Tavi Gevisson, l'artista indiana Shirin Neshat e la top model e filantropa russa Natalia Vodianova fanno parte della cerchia  di belle e di successo, tra le quali, però, manca un'esponente italiana: "Questo non significa che in Italia le donne sono ancora indietro" - ha spiegato il Presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera - "Anche in Italia ci sono donne di successo nell'economia, nella politica e nella cultura che stanno conquistando sempre maggiore spazio. Le scelte delle donne da fotografare è stata fatta da Annie Leibovitz che ha operato in totale autonomia". 

Autonomia che la Leibovitz ha descritto sostendendo di aver lavorato in piena libertà: "I responsabili di Pirelli non sono mai entrati nel mio studio di New York dove ho fatto le foto. Ho cercato di realizzare ritratti molto semplici e diretti. Ho pensato di fotografare le donne che ammiro e sono molto felice che tutte abbiano accettato".

"Con questo calendario abbiamo voluto celebrare la qualità è il fascino di donne che hanno fatto cose straordinarie in diversi Paesi e diversi settori" ha aggiunto ancora Tronchetti Provera: "Mai come oggi, in un mondo così pieno di tensioni, il ruolo delle donne deve essere valorizzato". 
 

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