“Cani e gatti hanno poteri paranormali”: lo studio
Il biologo Rupert Sheldrake sostiene che gli animali domestici sarebbero in grado di percepire in anticipo le emozioni e gli stati d’animo delle persone
Prevedono catastrofi o eventi e soffrono per il padrone: questi sono solo alcuni dei vantaggi che derivano dal prendersi cura di un animale domestico, raccontati da Rupert Sheldrake, biologo della Cambridge University, nel suo libro ‘Freeing the Spirit of Enquiry’.
Stando alla sua testimonianza, oltre a riempire la sfera affettiva di calore e tenerezza incondizionati, gli amici a quattro zampe, e il gatto in particolare, avrebbero dei poteri metapsichici, riferibili addirittura alla chiaroveggenza, perché in grado di percepire in anticipo le emozioni e gli stati d’animo delle persone.
L’autore, tra le varie storie riportate, racconta quella di una sua vicina vedova che aveva un figlio marinaio al quale non piaceva farle sapere quando sarebbe arrivato a casa per non farla preoccupare di fronte a un eventuale ritardo, ma il micio, molto affezionato al giovane marinaio, un paio d’ore prima del suo arrivo si metteva seduto sullo zerbino e cominciava a miagolare in modo particolare, proprio come se avesse un sesto senso che lo avvertiva del fatto che stava arrivando. In effetti, il gatto non ha mai sbagliato e dopo un paio d’ore il figlio suonava il campanello.
Nell’esperienza dell’esperto, alcuni animali sembrano aver percepito l’esatto momento in cui i loro proprietari hanno avuto un serio incidente o sono addirittura deceduti in posti lontani e, in particolare, ha documentato d177 casi di cani e 62 di gatti che apparentemente rispondevano alla morte o alla grave sofferenza di un proprietario lontano, ululando o miagolando in modo straziante.
“Va da sé”, scrive Sheldrake, “che questi poteri metapsichici degli animali possono essere di enorme importanza per l’uomo nel predire catastrofi naturali, quali terremoti e tsunami, e posso dire di essere sorpreso e anche un po’ indignato di fronte allo scetticismo dei colleghi occidentali che lavorano in campo scientifico. In Oriente sono di mentalità più aperta. D’altronde, io sono un biologo e ho speso la mia intera vita di scienziato a studiare questi fenomeni che non sono certo fesserie”.
