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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Altro che tortelli e capitone! È l'antipasto il re della cena di Natale

Secondo gli chef, sono gli ‘assaggini’ a decretare il successo della tavola delle feste, purché realizzati con ingredienti genuini e rigorosamente ‘made in Italy’

Si possono trascorrere ore e ore per preparare capitoni, zamponi, lasagne e tortelli, ma se i cosiddetti 'stuzzichini' che anticipano le pietanze non sono presentati come si deve,l’abbuffata natalizia non avrà successo.

A dirlo sono sei chef stellati italiani su dieci, intervistati dal “Polli Cooking Lab”, l’Osservatorio internazionale sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, secondo i quali è l’antipasto il re della tavola delle feste, il momento decisivo dal quale dipende il successo del tradizionale cenone perché riunisce i commensali nell’atmosfera di convivialità tipica del Natale. 

“La tendenza nella cena di Natale, la stabiliscono la tradizione e la memoria del cibo”, afferma Arcangelo Dandini, chef e proprietario del ristorante Arcangelo di Roma: “Sedersi a tavola a Natale per me è un atto senza tempo che mi libera dallo spazio, proiettandomi in molteplici dimensioni, sia fisiche che sognanti. Il piacere inizia già dagli antipasti figli della tradizione”, spiega e, nel rispetto della tradizione Made in Italy,  consiglia le" patate a moneta", a metà tra la dolcezza e il sapido, e il filetto di baccalà, ‘austero comprimario di tanti elementi vegetali’ che diventa monumento di sferzante acidità quando gli viene aggiunta la buccia di limone candito che si somma alla sua sapidità. “Anche il broccolo romano trova il suo spazio in questa festa”, prosegue, “figlio povero dei terreni ghiacciati, che trova calore nella ‘culla’ della friggitrice, al riparo dell'inverno che lo vorrebbe solitario e dimenticato”.

Gli ‘assaggini’, inoltre, a detta degli chef, non devono appesantire troppo in previsione del prosieguo e sottolineano per questo la “portata nutrizionale” che deve bilanciarsi con le pietanze successive.

Quali caratteristiche deve avere un antipasto? Secondo gli chef sono tre i principali requisiti imprescindibili: leggerezza (35%), gusto (31%) e provenienza sicura (27%). “Come il buongiorno si vede dal mattino, così il successo di un pranzo o di un cenone natalizio si evince a partire da ciò che viene servito a tavola come antipasto” - afferma Rosanna Marziale, chef stellato per il ristorante Le Colonne di Caserta. 

Genuino e fedele alla tradizione, a trionfare in tavola è l’antipasto all’italiana, vero simbolo della convivialità natalizia e il segreto sta nel saper abbinare pomodori (45%), verdure (41%), sottoli (37%), pesce (35%), mozzarelle (32%), patate (23%), tutti ingredienti della terra che ravvivano la tavola e deliziano il palato. 

Infine, puntare su ingredienti Made in Italy appare fondamentale, perché i prodotti della nostra terra rassicurano (23%), ricreano l’idea della festa legata al proprio territorio (21%) ed hanno un costo inferiore rispetto ad altri ingredienti di provenienza estera (17%).

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