‘Cinquanta sfumature di grigio’ incoraggia la violenza sessuale

Resterebbe relegato nella sfera fantasiosa di un fenomeno letterario se non fosse che adesso i sociologi americani elevano il romanzo ’Cinquanta sfumature di grigio’ ad una specie di bieca incentivazione verso la violenza sulle donne, resa ‘glamuor’ e ‘normalizzata’ proprio dalle vicende erotiche descritte nella trilogia. 

Lo studio, condotto da tre sociologi della Ohio State University e pubblicato sul Journal of women's health, analizza dal punto di vista scientifico la trama della trilogia scritta da Erika Leonard, la cui protagonista Anastasia subisce violenze e abusi dal partner Christian. 

Ebbene, secondo gli esperti, le intimidazioni, l’isolamento e l’uso di alcol descritti nella storia minano le già fragili resistenze della donna, arrecandole un vero e proprio plagio psicologico e fisico e decretando una “romanticizzazione della violenza sessuale e degli abusi emotivi”, che negli Stati Uniti riguardano il 25 per cento della popolazione femminile.

"Questa storia, con il suo successo, incentiva e banalizza la violenza sulle donne, la rende 'glamour' e la normalizza rendendola accettabile per la società", scrivono gli autori dello studio. "Dobbiamo stare molto attenti al modo in cui le donne sono trattate in libri e film: in quanto tale, la cultura popolare può perpetuare il fenomeno della violenza domestica ai danni delle donne", avverte Susan G. Kornstein, presidente dell'Accademia per la salute delle donne e direttore del Journal of women's health. 

"Questo libro - aggiunge Ami Bonomi, principale autrice dello studio - normalizza standard pericolosi, come il fatto che l'abuso in fondo sia gradito alla donna, e, per di più in una storia romantica ed erotica molto letta dalle donne", dove il personaggio principale oggetto dei maltrattamenti si rende, in qualche modo, protagonista attiva accettando la prepotenza del compagno.