Coppia, il tradimento del partner arriva dopo i 40 anni

La fedeltà di coppia è un impegno prima ancora che l'attitudine di chi, professandosi integerrimo devoto del partner, mai e poi mai si direbbe propenso alla fatidica, temuta scappatella. 

Eppure, "c’è una prima volta per tutti" si legge sul portale 'Incontri-Extraconiugali.com' che dà voce degli infedeli e che, con un sondaggio su un campione di 1000 uomini e donne di età compresa tra i 30 e i 55 anni, ha voluto indagare nel sottobosco anagrafico di coloro che predicano bene e razzolano bene.

I dati emergenti hanno così consentito di suddividere i risultati secondo tre categorie di età e di affidare la medaglia d'oro dei fedifraghi incalliti ai coniugi tra i 40 e i 45 anni, età in cui si concentra il 48% dei tradimenti. "A quell’età si è oberati da obblighi e scadenze che finiscono per far rimpiangere gli anni d’oro della giovinezza" spiegano gli autori dell'indagine che attribuiscono alla fine di un percorso di maturità l'acquisizione di diverse responsabilità e quindi la necessità di ritrovare la spensieratezza.

Il 32% dei traditori, poi, ha un’età compresa tra i 30 e i 40 anni, percentuale che scende perché ci si trova in una fase della vita in cui si sente il bisogno di "sistemarsi" e cala ancora al 20% tra i 50 e i 55 anni quando il peccatuccio rappresenta un momento di vera evasione.

“Sebbene i risultati rivelino una prevalenza significativa tra le persone tra i 40 e i 45 anni, si può comunque sostenere che non esista un 'vaccino' per l’infedeltà" afferma Alex Fantini, ideatore del sito Incontri-Extraconiugali.com, secco nel sostenere che nessuno può dirsi immune dalla tentazione di cedere al lussurioso capriccio.