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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Cura una rara malattia correndo all’indietro: la storia di una runner

Credeva che non sarebbe mai più stata in grado di correre a causa della distonia focale che le provocava la paralisi dei muscoli e spasmi molto dolorosi, finché un medico non le ha suggerito la singolare e vincente terapia

Laura Cattivera, un’americana di origini italiane di 46 anni, ha vinto la sua battaglia contro la distonia focale -una malattia rara che provoca spasmi, contrazioni e irrigidimenti nella muscolatura facendo assumere al corpo posture del tutto innaturali e impendendo movimenti normali- attraverso una singolare terapia: quella del correre all’indietro. 

La runner, che prima del sopraggiungere della patologia aveva il sogno di partecipare alle gare olimpiche nel mezzofondo, ha scoperto, infatti, che se corre all’indietro, gli spasmi non ostacolano il blocco dei muscoli grazie ad un medico, Nicholas Szumski, che le ha consigliato quest’ingegnosa tecnica, frutto di studi e osservazioni condotte sulle piste d’atletica.

“Ho sempre avuto una passione per la corsa e nulla mi poteva fermare. Nemmeno una malattia neurologica rara. Sono sempre stato una runner”, spiega oggi la donna californiana, innamorata dello sport e del mezzofondo come disciplina di vita e già componente della squadra di atletica di Princeton. 

Nel 1989 Laura si è accorse di alcuni ‘doloretti’ ai muscoli che misteriosamente comparivano solo durante gli allenamenti e durante le prove di qualificazione a Barcellona ’92, questi sintomi strani si acutizzarono nello sprint conclusivo verso il traguardo, tanto da farla arrivare penultima: “Sentivo le gambe come svolazzare durante la corsa. Ho visto un milione di differenti tipi di medici. Ho fatto innumerevoli risonanze magnetiche, Tac, esami ortopedici”, prosegue la podista che racconta come prima dell'incontro con questo dottore non riuscisse a trovare terapie che le ‘raddrizzassero’ la postura scoordinata dal manifestarsi sempre più frequente degli spasmi: gamba sinistra da un parte, piede destro dall’altro, impossibile correre tenendo una linea retta, senza contare la sofferenza, fisica e psichica. 

La distonia focale, che colpisce 370 individui ogni milione (20 mila le persone che ne soffrono in Italia e 30mila negli Usa) può essere trattata con iniezioni di Botox, che blocca i sintomi paralizzando il muscolo interessato, ma nel caso di Laura i muscoli interessati sono troppo profondi per poterli ‘congelare’: tutto inutile, insomma, anche l’uso dei farmaci usati per contrastare il morbo di Parkinson, fino alla meravigliosa scoperta della corsa all’indietro.

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