Dopo i 40 anni, la femminilità, delle ricorrenze non ne vuole proprio sapere nulla, disdegna le convenzioni celebrative che sanno tanto di contentino e dice no all’8 marzo, con i suoi ginecei festaioli e gli urlanti rituali che omaggiano le donne solo perché tali.

Dai risultati di un sondaggio condotto da Cougaritalia.com - portale dedicato alle donne mature che si definiscono 'cougar', appunto - su un campione di 1.000 iscritte, è stato rilevato proprio questo, che la maggior parte delle intervistate (il 75%) non vede di buon occhio la festa della donna perché non è la celebrazione di una giornata in loro onore a far ricordare loro di esserlo davvero.

Non gradiscono particolari attenzioni, dunque, tantomeno ‘auguri’ di circostanza, né da parte di amici né da parte dei loro ‘toy boy’, che faranno bene a starsene zitti zitti e ad omaggiarle al massimo con una mimosa, gesto che, secondo quanto dichiarato dalle stesse, comunque non dispiace. 

“Determinate e piene di sé per definizione, dimostrano di essere delle vere donne ogni giorno dell’anno”, afferma il fondatore del portale Alex Fantini per commentare l’esito del sondaggio, che sottolinea pure come il piacere di ricevere un fiore esprima il desiderio di sentirsi coccolate dal proprio ‘piccolo’ uomo.

Solo il 7% di questa emancipata categoria ritiene non ci sia nulla di male se durante quella giornata si conquisti qualche attenzione in più, a dimostrazione del fatto che “tolte le vesti di donna super impegnata oberata da scadenze lavorative, la cougar ama le ricorrenze speciali per regalarsi del tempo per sé, per il proprio uomo e le proprie amiche, non rinunciando a divertirsi”, spiega Fantini.