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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Delusioni d'amore: ecco come il cervello aiuta a superarle

Una recente ricerca scientifica ha spiegato il modo in cui, grazie alla biologia, l'essere umano elabora la fine di una storia e trova la forza per una nuova avventura capace di far battere ancora il cuore

"Si può amare da morire, ma morire d'amore no" cantava un vecchio successo degli anni Novanta e adesso arrivano voci autorevoli a confermare che quella frase così musicale non sia solo la strofa di un motivetto orecchiabile ma una valida teoria supportata da un fondamento scientifico.

Ad indagare nei meandri dell'amore e sulle ripercussioni che eventuali delusioni possono arrecare al cervello sono stati dei ricercatori nell'ambito di un'indagine condotta negli Stati Uniti, a seguito della quale hanno scoperto che l'attività dei neuroni durante la fase di innamoramento mostra una stimolazione più intensa e produce un effetto simile alla droga in grado di aumentare la sensazione di benessere e piacere messa addirittura in relazione alle aree del cervello attivate in seguito all'uso della cocaina. Quando ci si lascia con il partner, perciò, si precipita in una condizione di astinenza, ma i meccanismi di ricompensa del cervello permettono di aprirsi al contatto con nuove persone riattivando le aree del piacere. 

È questo il motivo per cui al termine di una storia è necessario un tempo per disintossicarsi, sia in senso fisico che in senso mentale, e secondo il team di studiosi della Saint Louis University, nello stato del Missouri, per far ciò il cervello sarebbe programmato alla perfezione.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Review of General Psychology, ha messo in evidenza che alla base ci sarebbe un meccanismo previsto dalla selezione naturale che spinge a superare la fine di un amore nell'obiettivo di trovare nuovi partner più adatti. Quando ci si lascia si precipita in una condizione di astinenza, tuttavia i meccanismi di ricompensa del cervello permettono di aprirsi al contatto con nuove persone riattivando così le aree del piacere. 

Per ciò che attiene al tradimento, poi, per gli uomini conta l'infedeltà fisica, mentre per le donne, stando ai dati, sarebbe peggiore un tradimento a livello sentimentale, in relazione alla possibilità che subentri la scelta di una nuova compagna da parte del partner. 

Essenziale, allora, diventa nei momenti di 'down' dovuti allo stato emotivo di sofferenza l'attività fisica che influenza il rilascio di endorfine e un'azione analgesica simile agli oppiacei. Fare sport non solo aiuta il benessere fisico, ma è un salvavita a livello mentale, senza contare l'effetto gratificante legato al sentirsi in forma, in grado di piacere a se stessi e agli altri. 


 

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