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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Mangia cibi crudi e dimostra 15 anni in meno

Susan Reynolds si nutre solo di frutta e verdura e dice di conservare così l’aspetto di una ragazzina: ma è davvero una dieta corretta?

Diversi tabloid britannici riportano la storia di Susan Reynolds, una scozzese che dimostra 15 anni pur avendone 29 semplicemente mangiando frutta cruda, verdura, cereali, semi, noci e fagioli. 

La donna racconta di aver iniziato la dieta cruda a 21 anni dopo un lungo viaggio in India, dove ha iniziato ad avvicinarsi alle tecniche Yoga, e una volta ritornata nella sua città ha sperimentato la cucina di un ristorante che proponeva solo freddi e non cotti, riscontrando un tale benessere da decidere di non toccare più alimenti passati dai fornelli. 
Afferma, infatti, di avere maggiore energia e soprattutto di essere riuscita a mantenere una pelle giovane e radiosa come quella di un’adolescente.

Ma davvero è salutare convertirsi radicalmente ad un regime alimentare crudo?

Sempre più numerose sono le persone convinte che l'alimento crudo sia meglio di quello cotto, perché più ‘vivo’ e più ricco di principi nutritivi, teoria che, però, non ha alcun valore dal punto di vista nutrizionale.

Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca per Alimenti e Nutrizione, sostiene a proposito che “il calore, lo sappiamo da sempre, migliora digeribilità e sicurezza igienica dei cibi. La sorpresa è che, di recente, numerosi studi hanno dimostrato come una lieve cottura possa fare aumentare il potere antiossidante di molti ortaggi e favorirne biodisponibilità e assorbimento da parte dell'organismo. Questo perché il calore tende a rompere le pareti delle cellule vegetali, che possono trattenere al loro interno numerosi composti utili”.

VERDURA. Da uno studio dell’Inran e dell'Università di Napoli è emerso, per esempio, che il contenuto in folati di cavolfiori, broccoli, asparagi cotti a vapore, pur calando del 10% rispetto a quello degli stessi ortaggi crudi, è assai più facilmente assorbibile e che la cottura migliora anche la biodisponibilità del licopene, pigmento rosso antiossidante che abbonda soprattutto nei pomodori. Analogamente carote, spinaci, asparagi, cavoli, peperoni e molti altri vegetali, se cotti (bolliti o a vapore), forniscono una maggiore quantità di carotenoidi e acido ferulico. 

CARNE E PESCE. Nel caso degli alimenti di origine animale, la crudità non presenta particolari vantaggi nutrizionali, mentre comporta dei rischi, dato che la cottura riesce a distruggere salmonelle e germi vari che possono inquinarne le carni e provocare intossicazioni anche gravi.

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