Donne al volante: per gli italiani sono il solito ‘pericolo costante’
Il luogo comune sulle donne poco abili alla guida persiste come ferma convinzione generale: ecco le critiche più diffuse
Non sanno parcheggiare, non fanno manutenzione, sono insicure alla guida e per giunta distratte: questi sono solo alcuni dei luoghi comuni che circondano il binomio ‘donne e automobili’, impinguati dalla mentalità tutta maschile che non ammette ingerenze ‘rosa’ sull’argomento motori et similia.
Un sondaggio realizzato dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazioni on line, fotografa i pensieri e le convinzioni degli italiani sull'argomento, misurando la costante diffusione dei pregiudizi sulle donne alla guida e le critiche più ricorrenti che vengono loro rivolte.
Il 37% di connazionali, pertanto, le ritengono incapaci nella gestione del mezzo, poco abili e insicure in strada, mentre un magnanimo 33% considera troppo drastico il disappunto, accanto ad un 20% che ne sostiene la totale infondatezza.
Le donne, dal canto loro, fanno ‘mea culpa’ e ammettono qualche difficoltà al momento del parcheggio (il 46%) e per cercare di far cambiare idea allo zoccolo duro degli irriducibili bacchettoni consigliano di osservare con oggettività i fatti, in linea con il 32% che si dice non interessato a questa credenza e contrastando un 13% persuaso del fatto che non ci sia niente da fare.
Non manca anche una curiosa soluzione, indicata da un estremista frangia dell'8%: agli uomini dovrebbe essere interdetto l'uso dell’auto per costringerli a viaggiare con una dama al volante e rendersi conto della sua abilità. Non manca infine un combattivo 2% che suggerisce di mettere in circolazione un nuovo e peggiore pregiudizio sugli uomini alla guida.