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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Stuprata all'università, si laurea con il materasso in spalla

Emma Sulkowicz, presunta vittima di violenza sessuale da parte di un compagno di studi, neppure nel giorno della consegna dei diplomi ha abbandonato il pesante simbolo di una personale protesta che ha giurato di portare avanti finché il responsabile non sarà punito

Lo ha giurato a se stessa mesi fa e non ha avuto intenzione di interrompere la personale protesta neppure nel giorno della laurea: Emma Sulkowicz ha deciso di portarsi sempre dietro il materasso su cui sarebbe avvenuta la violenza sessuale subita nel suo campus da un collega di università e anche nel giorno della discussione della tesi ha portato con sé il simbolo della sua battaglia, triste e pesante fardello che non lascerà mai finché quel sopruso non sarà punito. 

È stato un gesto dimostrativo il suo, non passato inosservato agli occhi dei docenti che hanno invitato inutilmente la giovane a lasciare il materasso fuori dall'aula, ma la Sulkowicz ha rinnovato così la sua rabbia nei confronti della Columbia University e della polizia che ha scagionato il compagno di studi, Paul Nungesser, accusato di averla violentata nel dormitorio della struttura e che, dal canto suo, ha denunciato la stessa Columbia per aver consentito a Emma di denigrarlo tutto l’anno. 

Durante la cerimonia i colleghi della ragazza e alcuni professori hanno applaudito mentre il materasso veniva portato sul palco dove venivano consegnati i diplomi e secondo quanto riportato dal 'Columbia Daily Spectator', la giovane ha sfidato un divieto che era stato imposto dai responsabili dell'ateneo, ovvero quello di non portare nell'area della laurea oggetti ingombranti che avrebbero potuto creare problemi allo svolgimento della cerimonia.

Al momento della consegna dell'attestato è stato notato che la studentessa non ha stretto la mano al preside dell'università e non a caso, parte del suo progetto di laurea di arti visive, la performance del materasso dal titolo 'Carry that weight' - 'portare quel peso' - è infatti un atto d'accusa che ormai da quasi un anno Sulkowicz rivolge ai dirigenti che, nonostante le sue denunce e quelle di altri due studentesse, non hanno ritenuto nessuno colpevole di aggressione sessuale.

Una questione questa che sicuramente non si è conclusa neppure ora che il suo percorso di studi è terminato, dato che la giovane Emma ha dichiarato di voler donare il materasso a un museo come testimonianza della sua vicenda.

Una delle foto della cerimonia pubblicate su Twitter:

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