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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Non butta la spazzatura da due anni: "Vivo senza produrre rifiuti"

La 31enne australiana Erin Rhoads ha spiegato come, dal 2013, riesca a vivere senza utilizzare plastica riempiendo solo un barattolo con i rifiuti "inevitabili": "Da allora ho risparmiato soldi, sono dimagrita e la mia pelle è più bella" ha detto ai media locali

Di primo acchito, potrebbe sembrare lontano da ogni regola igienica e salutare lo stile di vita adottato da Erin Rhoads, una designer australiana che ha raccontato di non buttare la spazzatura da ben due anni e di non aver intenzione di farlo nemmeno in futuro, ma, in realtà, la sua quotidianità è ben diversa da quanto si lascia intuire.

Il segreto della sua quotidianità 'ecologica' sta, infatti, nel non produrre rifiuti da quando, nel giugno del 2013, si è lanciata in un'avventura 'plastic-free' dopo aver "scoperto l'impatto negativo che la plastica può avere sulla sua vita e su quella degli altri": in 18 mesi non ha svuotato il contenitore della spazzatura nemmeno una volta e ha riempito solo un barattolo con i rifiuti che lei definisce "inevitabili" come le etichette dei vestiti, le ricevute, le cannucce. 

Come raccontato al portale news.com.au, in lei l’ispirazione ambientalista è nata dopo aver visto il documentario 'The Clean Bin Project' su una coppia canadese che per un intero anno ha cercato di non acquistare nulla di nuovo così da non produrre alcun rifiuto: "Dopo i titoli di coda ho guardato alla mia vita e sono rimasta sconvolta dalla quantità di immondizia che producevo" ha spiegato la Rhoads che, allora, ha deciso di apportare alcune modifiche ad iniziare dalla plastican e a iniziare a "vivere come i miei bisnonni".

Per spiegare come riesca a fare tutto ciò, si serve del suo sito web 'The Rogue Ginger' e dei vari profili social su cui diffonde consigli ai tanti fan che vogliono vivere 'trash-free': "Prima di comprare qualsiasi cosa, prendi nota, pensa alle alternative e al ciclo di vita del prodotto" dice la convinta ecologista che suggerisce di ridurre e riciclare ogni cosa possibile, di non bere o comprare acqua in bottiglia, di investire in oggetti riutilizzabili piuttosto che in prodotti monouso, di iniziare col compostaggio e sostenere gli agricoltori locali, mangiando prodotti di stagione e invitando gli altri a fare altrettanto.  

Nella pratica, la 31enne ha poi spiegato di acquistare cibi sfusi e di recarsi a comprarli direttamente con i propri contenitori, soprattutto vasetti di vetro da riempire e da conservare. Inoltre, non usa i cosmetici, sfrutta le proprietà delle barbabietole per il make-up e produce da sé il dentifricio (lo spazzolino è di legno, che può finire nel compost), il collutorio, le creme. 

Quanto ai vestiti, la donna ha affermato di non prenderli se non sono fatti di materiali naturali come il cotone e la lana e di donarli quando non servono più, cercando di acquistare sempre oggetti di seconda mano: "Da quando ha smesso con la plastica ho risparmiato soldi, sono dimagrita e la mia pelle è più bella" ha concluso. 
 

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