Se in alcuni Paesi come Stati Uniti, Canada e Russia la maternità surrogata è legale, purché le madri che portano avanti la gravidanza non ricevano compenso per la loro prestazione, ma al massimo un rimborso spese, in India si prepara una sorta di business legato proprio a questa pratica, che la rende un vero e proprio lavoro.

Come il DailyMail riporta, nascerà, infatti, una ‘fabbrica dei bambini’, una struttura dotata di appartamenti con angolo cottura per gli ospiti, un piano per le madri surrogate, uffici, sale parto, un reparto FIV e anche ristoranti e un negozio di souvenir, pensata proprio per ospitare centinaia di donne povere pagate 5.000 sterline per provvedere alla gestazione e al parto per conto di quelle coppie sterili, alle quali consegneranno il nascituro.
Le coppie sterili potranno inviare il loro sperma o l’embrione per dare il via alla pratica della surrogazione di maternità. 

Nayna Patel sarà il medico del centro e la clinica di Anand, che lei dirige, ha già prodotto quasi 600 bambini per le coppie ricche. Nonostante le critiche e le accuse di sfruttamento dei poveri, a scopi di lucro, la dottoressa Nayna Patel ha dichiarato: “Ho affrontato le critiche e lo farò in futuro. Secondo molti, io sono controversa. Alcuni criticano il fatto che si vendano bambini, ma la maternità sostitutiva può aiutare molte donne” e, a proposito delle madri ‘in affitto’, ha aggiunto: “Queste donne fanno un lavoro fisico, sono pagate per questo. Queste donne sanno che non c’è guadagno senza dolore”.

Una donna canadese, che ha 'ottenuto' il suo bambino attraverso questa tecnica, ha spiegato: “L’infertilità è un problema medico. Se le persone nate con problemi di vista ottengono occhiali correttivi, e i diabetici ottengono l’ insulina, perché noi non possiamo avere un trattamento medico per il nostro problema?”