L'inizio della fine: i segnali d'allarme in una storia d'amore

L'interruzione di una storia d'amore è sempre un momento doloroso e difficile, sia per chi prende la decisione fatale, sia per chi la subisce. Vi sono però alcuni campanelli d’allarme che preannunciano la fine imminente: se ascoltati con attenzione, possono aiutare a ricomporre la crisi e, forse, a salvare l'unione.

Vi siete rese conto che i momenti che passate insieme al vostro partner sono sempre meno o sempre più brevi? Il fatto che lui riduca notevolmente il tempo da dedicarvi non è chiaramente un fatto positivo, e dovrebbe subito "far rizzare le antenne". Spesso purtroppo non ci si accorge nemmeno di trascorrere meno tempo insieme, perchè troppo presi dalla frenetica vita quotidiana.

E se la quantità è importante, molto di più lo è la qualità: siete ancora capaci di divertirvi e ridere insieme? Avete progetti in comune? Vi confidate reciprocamente problemi e preoccupazioni? Vi sostenete vicendevolmente nei momenti di crisi? Potete ancora affermare, in tutta franchezza, "lui è il mio migliore amico"?

In una relazione è fondamentale mantenere la propria individualità e i propri spazi, ma è altrettanto importante condividere progetti ed esperienze, momenti postivi e momenti di difficoltà. Se non avete in progetto nemmeno una vacanza insieme, neppure un breve week-end o, peggio, se lui intende sfruttare le prossime ferie per un viaggio con gli amici...è tempo di preoccuparsi!

Un conto è infatti decidere serenamente e liberamente (e soprattutto in perfetto accordo) di trascorrere un periodo di vacanza separati - il che può anche apportare benefici - un contro è la mancanza di progettualità condivisa dovuta a indifferenza e noia, che porta fatalmente a cercare nuovi approdi amorosi.

Quanto ai litigi, non è detto che siano sempre un segnale negativo: dipende dalle motivazioni e da come sono condotti: esistono infatti  litigi "cattivi", che minano il rapporto alle fondamenta, ma anche litigi "buoni", non distruttivi, che incrinano temporaneamente l'equilibrio del "sistema coppia", ma che poi portano all'instaurarsi di un nuovo equilibrio più soddisfacente.

Un litigio cattivo è un litigio intessuto di violenza psicologica o addirittura fisica, è un litigio che mira ad umiliare ed offendere, e che ha come fine la prevaricazione e l'imposizione del proprio punto di vista. Da un litigio cattivo si esce sfiniti e malconci, e spesso in preda al desiderio di una rivalsa.

Un litigio buono può essere anche molto "vivace", ma rimane centrato sul problema o il comportamento in oggetto, e non va a denigrare le figura intera del partner. In un litigio costruttivo parlano entrambi i contendenti, ma soprattutto si ascoltano reciprocamente, senza preconcetti e convinzioni precostituite.

Da un litigio buono si esce con in mano una soluzione condivisa, e la sensazione di aver compiuto un passo in avanti, anche se si è dovuto “arretrare” rispetto alla situazione di partenza. Soprattutto, deve restare intatto il sentimento di affetto e di stima per l'altro.I vostri sono solo litigi del primo tipo? Allora c'è da correggere il tiro e provvedere alla “manutenzione” del vostro rapporto di coppia. 

Infine, l’ultimo segnale, quello decisivo! Il sesso è sempre meno frequente, ed è peggiorato in quantita e qualità. Non si può certo pensare che l’attrazione sessuale sia sempre quella dei primi tempi, ma, dopo un periodo d’inevitabile assestamento, devono sussistere comunque attrazione reciproca e voglia di stare insieme. Il grafico che indica il sesso nella vostra relazione scende inesorabilmente a picco verso il basso? Attenzione, la catastrofe è dietro l’angolo.

Se nella vostra relazione c’è anche uno solo di questi segnali, è ora di fare qualcosa per rimettere in sesto la situazione, prima che sia troppo tardi! Quali strategie adottare? Vi promettiamo di spiegarvi tutto per filo e per segno nel prossimo articolo!

Nella foto, Kate Winslet e Leonardo Di Caprio in una scena del film "Revolutionary Road" (2009), in cui interpretano due coniugi in piena crisi.