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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le dicono “sposati!” e lei si prende un manichino per marito

Una fotografa si è munita di una famiglia di plastica con cui andare in giro per il mondo e scattare immagini per criticare gli stereotipi sociali

Stanca di sentirsi dire "trovati un uomo", l’artista americana Susanne Heintz ha comprato una ‘famiglia’ tutta sua: due manichini, un uomo e una figlia di plastica, che porta in giro per il mondo per inscenare le classiche immagini delle ambientazioni della vita dell'America anni '60.

Il progetto fotografico ‘Life once removed’ ha un intento provocatorio volto a criticare le convenzioni e le banalizzazioni in materia di famiglia tradizionale che caratterizzano la società odierna: “Con queste immagini mi piacerebbe far riflettere e invitare le persone ad abbandonare un'idea obsoleta di vita di successo. Ma perché questa idea così antiquata della coppia ci influenza ancora?”, si domanda Heintz che attraverso l’obiettivo indaga sulle dinamiche relazionali umane, “perché ci aggrappiamo alla tradizione della generazione passata per misurare i successi del presente?”.

E così, eccola nelle foto tanto desiderate da parenti e amici, in cui appare sorridente con il suo ‘uomo’, premurosa con la ‘bambina’, canonicamente felice, così come vuole lo stereotipo che, alla fine, bacchetta con ironia.

La famiglia di manichini di Susanne Heintz

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