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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Giovani designer reinventano lo stile Gattinoni

Gli studenti dell’Accademia Italiana Arte Moda Designer di Roma hanno raccontato la storia della Maison realizzando abiti e gioielli adesso oggetto di una suggestiva mostra

Quando si tratta di abusare del termine 'moda', è facile dire che ‘passa’, che ‘cambia’, che è roba di altri tempi destinata a restare negli archivi storici di un ricordo che resta lì, appannaggio di pensieri e nostalgia. 
Ma quando è di stile che si tratta, quando la linea di un abito non coincide con un confine temporale e supera tutto, età, epoche, generazioni, allora sì che è destinata a restare e a (ri)vivere attraverso le mani, gli occhi, il respiro di chi crede che il ‘per sempre’ possa anche essere indossato, ancora e ancora. 

È questo lo spirito con cui gli studenti del corso di Fashion Design e Jewellery Design dell’Accademia italiana di Arte Moda Designer, coordinati dai docenti e da Stefano Dominella, Presidente di Gattinoni Couture, hanno raccontato la storia della Maison realizzando abiti e gioielli ispirati ai quattro periodi storici più significativi della Gattinoni, riscoprendo le tracce che il passato ha lasciato nella vita del celebre atelier romano.

Dopo mesi di intenso lavoro, i ragazzi, tutti tra i 20 e i 24 anni, hanno dato la loro personale interpretazione alle celebri creazioni seguendo quattro temi: la Roma degli anni ’50, la ‘Hollywood sul Tevere’ che vide le origini della griffe grazie all’estro della fondatrice Fernanda Gattinoni; gli anni ’60, periodo del film ‘Guerra e Pace’ e della nascita della ‘Linea Impero’ , caratterizzato dai fasti dovuti alla nomination agli Oscar per gli abiti indossati nel film da Audrey Hepburn; gli anni ’80, con le creazioni di Raniero Gattinoni, figlio di Fernanda, che ha impresso all’azienda una svolta con all’nternazionalizzazione del marchio e il momento attuale, che dal ’94 vede Guillermo Mariotto alla guida della direzione artistica della Maison. 

“È stato bellissimo vederli lavorare così intensamente, questo progetto è stato un raro esempio di vero laboratorio creativo”, ha detto Stefano Dominella dei ragazzi che ha guidato in questa esperienza, i quali hanno lavorato in piccoli gruppi, 9 in totale, composti da allievi del 1°, 2° e 3° anno, creando ognuno 2 capi, mentre i 4 periodi rappresentativi della storia dell’atelier sono stati equamente suddivisi tra i vari team.
Il dipartimento di Interior Design, ha invece progettato la mostra e realizzato tutti gli allestimenti lavorando come un unico team, coordinato dai docenti e dagli studenti del 3° anno, mentre gli studenti di Jewellery Design hanno realizzato individualmente dei gioielli ispirati agli stessi temi degli abiti.

La mostra resterà aperta al pubblico dal 29 maggio al 25 luglio presso la sede romana dell’Accademia Italiana.

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