Spermatozoi in crisi: marijuana e sauna tra le cause dell'infertilità
La capacità riproduttiva maschile rischia il tracollo ed è in continua diminuzione: in 17 anni le cellule riproduttive sono calate di un terzo
La crisi non risparmia niente e nessuno e feroce investe tutto, dai consumi alle vendite, dalle vacanze agli… spermatozoi. Già, perché anche le cellule geminali maschili pare stiano attraversando un momentaccio, vessati come sono da una serie di fattori che ne compromettono la funzionalità a danno della fertilità e, quindi, della riproduzione.
Secondo uno studio francese, infatti, negli ultimi 17 anni la conta delle cellule riproduttive maschili è calata del 32,2% nei trentacinquenni e anche in Italia una ricerca del 2011, condotta a Padova su 2.000 persone (metà diciottenni e metà quarantenni), ha evidenziato nei più giovani una diminuzione del 25% del numero degli spermatozoi rispetto agli adulti.
Le cause di questo preoccupante decremento sono da ricondurre al fumo della madre in gravidanza, al sottopeso o sovrappeso durante l'infanzia, che nuocendo alle dimensioni dei testicoli, influenzerebbe la produzione di spermatozoi e ai composti chimici, come pesticidi, ftalati (sostanze contenute nelle plastiche) e inquinanti che si comportano da ‘interferenti endocrini’.
Anche il calore è chiamato dagli esperti sul banco degli imputati, che imputano all’acqua troppo calda e alla sauna l'infertilità maschile, come le cattive abitudini del fumo di marijuana, oltre a quello di tabacco, della sedentarietà o di una dieta ricca di grassi (infatti, uno studio pubblicato sul British Journal of Sport Medicine ha appena dimostrato che gli uomini che guardano troppa Tv hanno la metà, o quasi, degli spermatozoi di chi, invece, pratica un'attività sportiva). Alcune di queste situazioni sono reversibili e, anche per la fertilità, dieta corretta e attività fisica possono risultare rimedi efficaci.
Gli specialisti inglesi lanciano l’allarme, dunque, poiché ritengono che il numero di spermatozoi condizioni la fertilità e che, al di sotto di una certa soglia, le sue capacità riproduttive si riducono di molto, come dimostrato da uno studio dell'Università di Edimburgo secondo cui un giovane su cinque ha un numero di spermatozoi così basso da interferire con le sue capacità di avere figli.