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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Un latte "su misura" per ogni bambino: l'allattamento al seno

Ecco perché il latte materno è molto più di un alimento e non ha confronti con l'alimentazione artificiale

Quando si diventa mamma una delle prime questioni fondamentali su cui si ricevono molti e variegati consigli (anche non richiesti) è il tema dell’allattamento. Infatti, negli ultimi anni c’è stato un importante ritorno in voga dell’allattamento al seno dei neonati, a discapito dell’alimentazione artificiale che, sebbene compia continui miglioramenti nella qualità e nella naturalità della composizione, non potrà mai e poi mai essere equiparata al nutrimento che viene dalla mamma. Vediamo perché.

L’invenzione del “latte artificiale”

Secondo la pediatra Natalia Camarda, come riportato dal sito UPPA, negli anni ’70 del secolo scorso, quando ci fu il boom delle industrie produttrici di alimenti per l’infanzia, una grossa operazione di marketing convinse le nostre nonne e le nostre mamme della superiorità di questo prodotto di laboratorio rispetto al latte materno, considerato “acqua” o “poco nutriente”; questo comportò una crescita esponenziale delle vendite di prodotti per l’alimentazione artificiale. Quarant’anni dopo è cambiata persino la terminologia e viene chiamato “latte” solo prodotto da una madre per il proprio piccolo, mentre tutti i sostituti artificiali vengono chiamati “formule”, evidenziando che non si tratta di sostanze uguali o simili al latte materno, ma di veri e propri composti creati in laboratorio a partire dal latte vaccino.

Le differenze nella composizione

Come afferma ancora la pediatra Camarda, il latte materno è composto da nutrienti specifici e perfetti per i piccoli della specie umana. Ecco la sua composizione: 

Proteine

Rispetto ad altri mammiferi, il latte materno ha un contenuto di proteine relativamente basso, ma perfettamente adeguato ai bisogni del bambino. Nelle formule artificiali a quantità di proteine è progressivamente diminuita e oggi è pari a quella contenuta nel latte materno (può trattarsi di proteine di origine animale o vegetale). La differenza di base sta nella loro qualità. Nel latte umano, infatti, circa la metà delle proteine è destinata a essere digerita, trasformandosi in nutrimento per la crescita e lo sviluppo dei vari organi e apparati, mentre l’altra metà è di tipo “funzionale”, serve cioè varie funzioni, soprattutto di tipo immunitario (anticorpi) ed enzimatico. Nelle formule artificiali le proteine inserite non hanno la stessa efficacia. 

Grassi

Il latte umano ha un contenuto piuttosto elevato di grassi, che forniscono l’energia. La quantità di questi nutrienti varia nel corso di una singola poppata: aumenta man mano che questa si allunga, contribuendo alla sensazione di sazietà del bambino. I grassi del latte materno sono fondamentali per lo sviluppo del cervello. Da quando questi nutrienti sono stati scoperti, le industrie di alimenti per l’infanzia hanno cercato di inserirli nei loro prodotti, ricavandoli soprattutto da microalghe. Però non ci sono studi scientifici che confermano che questi grassi svolgano la stessa funzione di quelli naturalmente presenti nel latte materno. 

Carboidrati (zuccheri)

Gli zuccheri favoriscono la crescita del cervello umano, il cui sviluppo nei primi anni di vita non è paragonabile a quello di nessun altro mammifero. E’ il lattosio lo zucchero principale sia nelle formule artificiali sia nel latte materno, che è uno degli elementi più ricchi in natura.

Il latte materno è personalizzato

Infine, va detto che il latte materno non può essere considerato solo un alimento: ogni goccia contiene infatti più di 4.000 cellule, ferro, ormoni, vitamine, fattori di crescita. Dobbiamo parlare piuttosto un tessuto vivente, come il sangue, ricco e completo di tutti i nutrienti necessari per una crescita sana ed equilibrata. Essendo qualcosa di “vivente”, si modifica continuamente: di mese in mese, di giorno in giorno, nel corso della stessa giornata e, come descritto, anche durante una stessa poppata. Il latte materno si adegua non solo ai bisogni specifici legati all’età, ma anche alle particolari esigenze di quel bambino.

Ogni mamma produce un latte “su misura”, adatto al proprio bambino. Ecco perché non esiste una formula artificiale capace di imitare per qualità e benefici il latte materno, e proprio per questo oggi si ha la tendenza a incoraggiare e difendere l’allattamento. 

Aiutare la mamma che allatta: la Leche League 

Quando per la prima volta si diventa madre, ci si ritrova all’improvviso con in braccio il proprio piccolo e spesso la neo mamma non sa davvero da che parte iniziare per prendersi cura del suo bambino. In particolare, tra i dolori e lo stordimento del parto, attaccare il piccolo al seno, all’inizio, non risulta esattamente semplice o naturale… Per questo motivo molte neo mamme si disperano, pensando che non ce la faranno ad allattare il proprio cucciolo. Tra le varie realtà di sostegno all’allattamento materno, è nata negli anni 50 del secolo scorso negli Stati Uniti e poi si è diffusa praticamente in tutto il mondo La Leche League International, un sodalizio fatto da mamme in aiuto delle mamme che allattano. Un’esperienza che nel corso degli anni si è strutturata, formata, ha fatto cultura dell’allattamento materno ed è presente anche in Italia con una rete di consulenti volontarie formate che affiancano gratuitamente le mamme che chiedono aiuto nell’imparare ad allattare al seno il proprio bambino.

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