Lea T., la modella trans, diventa testimonial di bellezza per L'Oreal
Il colosso della cosmetica ha scelto la top model brasiliana trangender come testimonial di ua linea di prodotti e tra dissensi e approvazioni, un cosa appare certa: per l'azienda, è un'idea brillante in termini di visibilità
Lea T. - al secolo Lea Cerezo - sarà la prima modella transgender a rappresentare un’azienda del gruppo L’Oreal, la Redken, nello specifico, una ditta di prodotti per capelli appartenente proprio al grande colosso del settore della cosmetica.
Non è la prima volta che Lea T. appare sulle copertine o in campagne pubblicitarie anche in pose molto sensuali: già testimonial di Givenchy, la top sudamericana fece a lungo parlare di sé per la sua apparizione completamente nuda sulle copertine di Vogue Francia e per il bacio sulla bocca di Kate Moss pubblicato in prima pagina dal magazine Love.
Eppure, una scelta del genere, ovvero quella di puntare su di lei per sponsorizzare una linea per la bellezza femminile, colpisce e non poco visti i tempi attuali, come spiega Bruno Maria Mazzara, professore ordinario di psicologia dei consumi dell’università La Sapienza di Roma, che sostiene come “la scelta di una modella transgender rifletta il cambiamento culturale in corso e la pubblicità punti a smuovere le acque per far parlare più gente possibile, non crea nulla dal nulla, contribuisce però a strutturare l’immaginario delle persone e i risultati li vedremo nel tempo“. Secondo il professore, inoltre, oggi i generi si stanno sempre più mescolando e i principali marchi, in tutti i settori, puntano a sdoganare i tabù insiti nella società.
Non è d’accordo Gianmarco Chieregato, fotografo ritrattista di personaggi famosi, che pur riconoscendo la bellezza spiazzante di Lea T., ha affermato: “Non credo che trasmetterà grandi insegnamenti alla società, credo piuttosto che non lascerà traccia né aiuterà a risolvere i pregiudizi che sono ancora fortissimi. Siamo di fronte ad una buona operazione pubblicitaria, funzionale al mercato“.
Insomma, la campagna non è ancora stata pubblicata e già tante sono le opinioni discordanti sull'idea di L’Oreal che, così facendo, ha dimostrato di avere una grande apertura a qualsiasi tipo di bellezza, ma anche una brillante idea in termini di marketing e visibilità.
