Per otto mesi ha vegliato sulla fidanzata in coma in un letto d'ospedale dopo aver battuto la testa, pagando oltre 27mila euro di spese mediche e giurandole amore eterno. Per questa dedizione incondizionata alla sua amata, Liu Fenghe, il 24enne protagonista di questa vicenda, è stato definito "un eroe" dai media cinesi, ignari che la realtà fosse ben altra e che a ridurre in quello stato la compagna Lin Yingying fosse stato proprio lui. 

Ad accusare il giovane, infatti, è stata proprio la ragazza che, una volta risvegliatasi dal coma, ha puntato il dito proprio contro il fidanzato. 
"Voglio prendermi cura di lei per il resto della mia vita. Sarei felice che si svegliasse e non mi importa se dovrò spingerla su una carrozzella per sempre" aveva riferito il 'fidanzato-eroe' all'indomani dell'incidente della Yingying, nel settembre 2014, restando sul vago quando gli venne chiesta la dinamica dei fatti. 

Nel febbraio 2015 è arrivato il colpo di scena: Lin è uscita dal coma e dopo tre mesi ha cominciato anche a parlare. Ai genitori ha confessato che il suo dramma non è stato causato da un incidente: è stato il fidanzato ad aggredirla violentemente e a colpirla con un mattarello sulla testa per aver fatto bruciare venti filoni di pane nel forno della pasticceria che gestivano assieme. 

La ragazza ha anche rivelato che il compagno l'aveva picchiata ripetutamente in passato e una volta si era addirittura rifugiata in un albergo per evitare che i genitori vedessero i segni delle percosse. Solo nei giorni scorsi Lin ha avuto il coraggio di raccontare la verità ai media e adesso la polizia sta indagando sulla vicenda.