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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Maestro di danza gay criticato dai genitori lascia la scuola: "Accuse squallide"

Un insegnante di Passignano, in Umbria, ha rinunciato all'incarico dopo una lettera inviata da alcuni genitori che lo definivano "non idoneo". Ma l'istituto si è schierato con lui: "Se non ci sarà, il corso non si farà"

Ha rinunciato all'incarico perché omosessuale: a questo è stato costretto un insegnante dell'istituto comprensivo di Passignano e Tuoro "Dalmazio Birago" di Passignano, sul lago Trasimeno, in Umbria, da 12 anni maestro di danza e da cinque titolare di progetti formativi nelle scuole, dopo essersi visto recapitare la lettera di un gruppo di genitori che affermava che il maestro "non è la persona adatta all'insegnamento perché non ha i requisiti necessari", ma in realtà perché omosessuale.

Il giovane insegnante, racconta il quotidiano Il Corriere del'Umbria, ha quindi annunciato la sua rinuncia all'incarico con una lettera successiva in cui ha scritto: "Per quanto riguarda la mia professionalità, sostengo di non dovermi rimproverare nulla, in quanto conosco le mie capacità e i miei limiti e nella mia vita non ho mai cercato di essere chi non sono. I miei diplomi ed attestati di danza mi permettono di insegnare le discipline che propongo in maniera amatoriale. Non è assolutamente vero che io non posso fare quello che faccio. La cosa più incresciosa riguarda però la mia sfera privata".

"Sapere che ci sono ancora persone che sarebbero disposte a fare l'esonero dei propri figli dal progetto da me presentato", ha continuato l'insegante, "a causa del mio 'stile di vita', lo ritengo davvero squallido; soprattutto quando nella mia vita ho sempre cercato di farmi conoscere per le mie capacità e non per altro. Non si tratta di un pettegolezzo, ma della mia vita".

Ma il dirigente scolastico, Massimo Mariani, non ci sta e a nome della scuola, prende una posizione netta: "Per noi il curriculum del ragazzo è perfettamente compatibile, poi una mamma ha sollevato un problema di carattere personale e cioè che non avrebbe iscritto il figlio al corso perché secondo lei la persona non era adatta, in quanto omosessuale".

"Per noi è un grande rammarico e un forte dispiacere sapere che il ragazzo si sia dimesso dal progetto", ha proseguito Mariani, "Sappiamo anche che è molto amato dagli studenti e ora sarà difficile spiegare loro che il progetto danza quest'anno non si farà" e per dare un segnale inequivocabile ha aggiunto: "Abbiamo deciso che se non sarà lui a farlo non lo farà nessuno. Il progetto rimane comunque nell'offerta formativa perché la scuola non si può rendere complice di un simile attacco alla sfera personale".

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