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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Diventare mamma a 40 anni, i pro e i contro di un fenomeno molto italiano

La tendenza a vivere la maternità sempre più avanti con gli anni è molto diffusa in occidente, vediamo i punti a favore e i limiti

Sono sempre di più in Italia le donne che, per motivi tra i più diversi, diventano madri la prima volta dopo i 35 anni. In moltissimi casi i motivi sono legati alla carriera lavorativa, al lavoro stressante e impegnativo, agli studi che si terminano in età avanzata ma anche alla difficoltà di trovare il partner giusto in età più giovane. C’è un gran parlare della maternità in età matura, soprattutto da parte di chi la giudica come inopportuna e pericolosa per i limiti biologici dell'età fertile femminile. Ma in pochi considerano invece gli aspetti positivi. Cerchiamo allora di fare un bilancio della maternità in età avanzata.

Una tendenza in aumento, i pro i contro

Il fenomeno della maternità tardiva è ormai comune a tutto il mondo occidentale, ma il primato europeo spetta proprio all’Italia, dove ci sono sempre più donne che affrontano la prima e spesso unica maternità al limite della cosiddetta scadenza biologica. Vediamo allora vantaggi e svantaggi di questo dato ormai così diffuso. I vantaggi di diventare mamma a 40 anni sono:

  • in genere a quest’età la donna può contare su un solido rapporto di coppia;
  • la donna è più matura, più sicura di sé e più lucida nell’affrontare la maternità;
  • la donna ha un rapporto più sereno con il proprio corpo, e questo la può aiutare ad accettare meglio i cambiamenti del corpo durante la gravidanza;
  • probabilmente la donna conta su una stabilità lavorativa ed economica e questo le dà maggiore sicurezza nell’affrontare lo stravolgimento di ritmi, equilibri e abitudini consolidati che comporta l’arrivo di un figlio.
  • la donna ha avuto più tempo per riflettere sulla maternità, documentarsi, approfondire varie tematiche e confrontarsi con altre mamme, quindi dovrebbe avere una una profonda consapevolezza.

Ed ecco invece i punti critici della maternità a 40 anni:

Gli svantaggi di diventare mamma in età avanzata sono soprattutto sul piano fisico:

  • in primis, le possibilità di concepimento diminuiscono dopo i 35 anni. Come riporta QuiMamme, una donna giovane ha, a ogni ciclo, il 25% di probabilità di iniziare una gravidanza, ma a 40 anni questa percentuale scende al 10%, sia per anomalie dell'utero (meno vascolarizzato e spesso più fibromatoso), sia per problematiche genetiche che aumentano l'abortività;
  • all’aumentare dell’età materna, aumenta anche il rischio di malattie cromosomiche, come la sindrome di Down;
  • l'età materna avanzata incide anche sull’aumento di patologie durante la gravidanza, come l'ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l'obesità. Aumenta anche il rischio di parto prematuro e di minor accrescimento fetale.

L'età avanzata non vuol dire cesareo

Sfatiamo un falso mito: quando a partorire è una donna matura, non è detta che il parto debba essere cesareo. Infatti l'età della mamma di per sé non richiede la necessità del bisturi.  E’ pur vero, però, che secondo una ricerca condotta nel 2007 dalla Società Italiana di Diagnosi Prenatale proprio sulle motivazioni dell’aumento dei parti operativi sulle donne in età avanzata, sono emersi numeri legati all’ipertensione, al diabete gestazionale e al sovrappeso, condizioni che possono richiedere un parto cesareo. In ogni caso la tendenza oggi è quella di favorire il parto naturale, se nulla lo sconsiglia. Questo avviene più normalmente se la donna ha già altri figli. Si è registrato infatti che per le primipare attempate il rischio di subire un cesareo è superiore di cinque volte rispetto a quello delle coetanee che hanno già partorito.

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