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Sabato, 20 Aprile 2024
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Neonato prematuro dato per morto si riprende in braccio ai genitori

"È stato un vero miracolo" racconta il medico dopo aver assistito alla prodigiosa ripresa del piccolo Jamie che, nato di 6 mesi e in fin di vita, aveva tentato di rianimare invano per 20 minuti

Per i medici che avevano aiutato a venire al mondo il bimbo 3 mesi prima della data prevista per la nascita si è trattato di un vero miracolo, poiché, dopo essere stato dato per morto, Jamie che oggi ha 5 anni ed è in piena salute, si è miracolosamente ripreso grazie all'abbraccio della sua mamma e del suo papà nel letto d'ospedale. 

Il loro piccolo non ce l'avrebbe fatta: i dottori lo avevano detto subito a Kate e David Ogg che per uno dei loro due gemelli non c'era più niente da fare e trascorsi 20 minuti nel tentativo di rianimarlo, i genitori hanno deciso di passare gli ultimi momenti col loro bebè tenendolo stretto a loro.

Ma come racconta il Dr. Robert Gibson sulla sua pagina Facebook, i due sono stati i protagonisti di un vero e proprio miracolo: tra le braccia della sua mamma e del suo papà il respiro e il battito del cuore del piccolo si sono rafforzati. 

I gemelli figli della coppia erano nati entrambi dopo soli 6 mesi di gestazione: "Appena nati, Emily piangeva rumorosamente, mentre Jamie non emetteva alcun suono" - ha raccontato Kate - "tutto lo staff sanitario presente nella stanza si strinse attorno a lui. Non c'era una bella atmosfera. Aveva smesso di respirare e il battito del suo cuore era quasi scomparso. Il dottore ci informò che non c'era più nulla da fare. Lo vidi annaspare ma il dottore mi disse che era solo un riflesso automatico, che era finita".

"Non mi volli arrendere" ha detto ancora Kate, "lo presi dalle sue braccia e lo strinsi a me mandando via dalla stanza tutti tranne mio marito ed il medico. Era così freddo, volevo solo riscaldarlo. Avevamo provato ad avere figli per così tanto tempo, mi sentivo terribilmente in colpa. Dissi a mio marito di togliersi la maglietta e venire a letto con noi. So che può sembrare stupido ma, fin quando mi sembrava che si sforzasse di respirare, non volevo arrendermi".
Ma il medico presente in sala divenne il testimone di una scena straordinaria, un vero e proprio miracolo, come ha continuato a spiegare la donna: "Provavamo a non farlo andar via. Gli spiegammo che avevamo deciso di chiamarlo Jamie, che aveva una sorellina di cui avrebbe dovuto prendersi cura e quanto ci eravamo impegnati per cercare di metterlo al mondo. All'improvviso ha annaspato, ha aperto gli occhi ed ha afferrato il dito del suo papà. Il dottore era stupefatto: se si fosse allontanato probabilmente non saremmo riusciti a salvare mio figlio".

Oggi Jamie è un bambino in salute, nonostante i medici avessero sostenuto che il mancato apporto di ossigeno al cervello l'avrebbe danneggiato irrimediabilmente e i coniugi Ogg hanno creato una comunità online chiamate Jamie's Gift, il cui scopo è raccogliere fondi per aiutare i bambini nati prematuramente. 

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