Morto Oscar de la Renta, stilista di first lady e dive di Hollywood
Creò lo stile inconfondibile di Jackie Kennedy e quello delle First Lady successive, suoi gli abiti più eleganti dei red carpet del mondo, suo un certo tipo di eleganza che superando gli abiti, diventava sostanza di chi li indossava. Recentemente aveva disegnato l’abito di nozze di Amal Alamuddin, neosposa di George Clooney
Lutto nel mondo della moda: Oscar de la Renta, lo stilista che ha vestito le donne più belle e importanti del jet set internazionale, è morto all'età di 82 anni nella serata di lunedì 20 ottobre, in Connecticut, dopo aver lottato contro la lunga malattia che gli fu diagnosticata nel 2006. Lo ha ha reso noto con una nota ufficiale Eliza Reed Bolen, executive della casa di moda da lui fondata e figlia della sua seconda moglie.
Nato nella Repubblica Domenicana nel 1932, la sua fama decolla agli inizi degli Anni 60 per aver vestito Jackie Kennedy prima e le generazioni di first ladies poi, incantate dall’estro creativo di quello che divenne il decano degli stilisti americani: negli anni ‘80, infatti, Nancy Reagan si affida a lui la sua immagine e suoi sono gli abiti che Hillary Clinton e Laura Bush indossaro il giorno del giuramento alla Casa Bianca dei rispettivi mariti.
Ha iniziato la sua carriera studiando pittura in Spagna e dopo essere stato rapito dal fascino superbo della moda, diventa prima apprendista nell’atelier di Cristobal Balenciaga e poi direttore artistico di Lanvin a Parigi.
La prima collezione con il suo nome è della metà degli Anni 60 e tante ne sono seguite nel corso dei decenni, ricche di abiti da sogno divenuti icone stilistiche sui red carpet di Hollywood: Cameron Diaz, Nicole Kidman, Oprah Winfrey, Kristen Stewart, Penelope Cruz e Jessica Chastain sono solo alcune delle celeb rapite dal suo modo di concepire l'abito come sublime perfezione e di recente aveva fatto parlare di sè per aver disegnato il vestito di nozze di Amal Alamuddin, l’avvocato libanese che ha sposato George Clooney a Venezia.
Si è sposato due volte, la prima volta con Francois de Langlade, direttore di Vogue Francia, morta nel 1983 e poi con Annette Reed con cui ha vissuto fino alla fine in una grande tenuta in Connecticut, circondato dai suoi otto cani e dal figlio adottivo, Moses, che ha seguito le sue orme e ora lavora come stilista nella sua azienda.
"I nostri cuori si spezzano al pensiero di vivere senza Oscar, lui è ancora qui con noi. Il suo lavoro duro, la sua intelligenza e il suo amore per la vita sono il cuore della nostra azienda" recita la nota che ha diffuso la notizia ufficiale della sua morte: "Tutto quello che abbiamo realizzato e tutto quello che ancora faremo sono basati sui suoi valori e sulla sua ispirazione. Noi andremo avanti seguendo l’esempio di Oscar. Lo renderemo molto orgoglioso di noi continuando il lavoro che lui amava così tanto".
"Il miglior modo di vestire è quando si nota prima la persona e poi l'abito" amava ripetere. Mancherà, eccome se non lo farà.
