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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gravidanza: rischi per il bimbo se il futuro papà fuma ed è obeso

Anche i comportamenti dei padri, prima del concepimento, hanno un peso fondamentale sulla salute del nascituro: ecco il risultato di uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

Non solo le mamme in dolce attesa, ma anche i futuri papà devono prestare molta attenzione allo stile di vita seguito prima della nascita del bambino, visto che le cattive abitudini possono ripercuotersi negativamente sulla loro salute: questo è quanto emerge da un sondaggio condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù su un gruppo comprendente oltre 1000 volontari, monitorando i quali si è scoperto che fattori come obesità, fumo ed esposizione a sostanze tossiche sono potenzialmente dannose per il feto. 

Benché sia noto che l'obesità paterna prima del concepimento rappresenti un fattore di rischio per l'alterazione del dna fetale coinvolto nella regolazione delle prime fasi della crescita embrionale, il 45% dei futuri padri si dichiara in sovrappeso o obeso, mentre un terzo del campione afferma di fumare, nonostante siano conosciute anche le conseguenze di questo vizio, sia nei confronti della fertilità che nell'aumento del rischio di malformazioni congenite cardiache, anorettali e delle vie genito-urinarie.

Secondo i dati, inoltre, i figli dei padri che fumano prima del concepimento hanno un rischio di sviluppare la leucemia linfoblastica acuta infantile e se superano le 20 sigarette al giorno, la percentuale sale addirittura dal 25 al 44%.
Il 22% dei padri denuncia l'esposizione a sostanze tossiche, comportando un rischio rilevante quando l'esposizione è prolungata perché legata a motivi professionali e anche in questo caso, il feto rischia malformazioni, tumori infantili, scarso peso alla nascita e difetti del tubo neurale. Le sostanze più pericolose in tal senso sono il piombo, i gas di scarico, i pesticidi, le vernici professionali e prodotti di tipo industriale. I lavoratori che rischiano di più sono gli addetti alle pulizie, i cuochi, i giardinieri e gli impiegati nel settore agricolo.

Bisogna stare attenti anche all'uso dei farmaci, dato che ci sono principi attivi contenuti soprattutto negli antipertensivi, negli antinfiammatori e negli antipsicotici che aumentano del 50% il rischio di complicanze della gravidanza e di difetti congeniti. Alberto Tozzi, responsabile dell'Unità di Medicina predittiva del Bambino Gesù, spiega: "È prima della gravidanza che si pongono le basi per avere un bambino sano. Affinché le delicate fasi di sviluppo dopo il concepimento avvengano possibilmente senza complicazioni, è importante che la futura mamma, ma anche il futuro papà, seguano già prima della gravidanza stili di vita sani e comportamenti corretti, tenendo sotto controllo il proprio stato di salute. I futuri papà sono meno consapevoli delle donne che il proprio stato di salute e i propri stili di vita possono influenzare la salute dei figli. È importante quindi che questi argomenti siano condivisi all'interno della coppia per aumentare il più possibile la probabilità che la gravidanza proceda senza problemi e il bambino nasca sano".

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