In palestra s’invecchia prima: il 'vero' sport si fa all’aria aperta

Altro che macchinari da body building, esercizi ripetitivi e corse ferme sempre nello stesso punto: il fitness moderno si fa a contatto con la natura, una specie di ritorno al futuro fondato sulla filosofia che sia l’aria aperta il toccasana migliore per scolpire il fisico, spostando tronchi di legno, saltando ostacoli su sentieri scoscesi e scalando gli alberi ramo per ramo, magari a piedi nudi.

Il principio guida di questo cosiddetto ‘fitness naturale’ -ribattezzato con i nomi più vari, dal MovNat o "ginnastica paleolitica" del francese naturalizzato statunitense Erwan Le Corre, al Wildfitness/Fitness Holiday di Tara Wood, nuova tendenza fitness mondiale, come riferisce Bloomberg Businessweek- è che gli ambienti chiusi sono artificiali e rendono più rapido e inesorabile l'invecchiamento del nostro corpo, per cui queste forme di ginnastica stanno ottenendo un crescente successo.

Le palestre all'aperto hanno sedi in Messico, Brasile, Thailandia, Costa Rica e Spagna in location selvagge in cui la natura la fa da padrona, ma i corsi si tengono anche nelle principali città statunitensi ed europee come Londra, Berlino e Barcellona dove gli attrezzi canonici e le calzature specifiche sono bandite e si sfruttano solo rocce, tronchi e rami d'albero.

Corsa, salto e piegamenti sono contemplati, ma senza focalizzarsi sull'esercizio di un gruppo di muscoli in particolare, perché il corpo deve muoversi in scioltezza e libertà, come si faceva nei giochi da bambini. Il metodo, di solito, viene proposto a uno stile alimentare salutista, senza  additivi e cibi processati, né zucchero, amidi o alcol. 

La fondatrice di Wildfitness-Fitness holiday, Tara Wood, ha invece sedi sulla costa del Kenia, sull'isola inglese di Wight ed in Andalusia. Ci si allena con ciò che il mare e la spiaggia regalano, ma si dorme in manieri e lodge di lusso. Perché allenarsi da paleolitici va bene, ma con tutti i comfort della vita moderna.