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Martedì, 23 Aprile 2024
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Adulti e paura del buio: come superare una fobia che non è solo dei bambini

Quando la fobia per il buio diventa patologica anche nell'adulto bisogna intervenire per ritrovare la serenità

Notoriamente sono i bambini ad avere paura del buio. A una certa età, non prima dei 2-3 anni, iniziano a rifiutarsi di stare a luce spenta, di andare nella stanza di là da soli, di dormire senza una lucina da notte a rischiarare l'ambiente scur. Ma questa fobia, che poi si risolve naturalmente dopo gli 8-10 anni, può rimanere anche in un individuo adulto. Se anche tu prima di andare a letto controlli che non ci sia nessuno nascosto nell'armadio o dietro alla tenda, forse questo articolo ti può interessare.

Perché si ha paura del buio

L’acluofobia (in greco, achlys, oscurità, e fòbos, fobia), o scotofobia, è legata al timore di cosa potrebbe accaderci. Al buio infatti non vediamo più nulla e, specialmente in una stanza che non conosciamo bene, possiamo sentirci in pericolo o minacciati da qualcosa. Quello che accade è come se non vedendo più gli elementi che ci circondano, non riusciamo ad avere il controllo sulla realtà. Secondo Simone Vender, professore ordinario di psichiatria all’Università dell’Insubria di Varese-Como per Ok salute «Quando c’è un blackout, per esempio, tutti quanti si sentono più vulnerabili e disorientati. In situazioni del genere, il cervello appronta meccanismi di difesa per metterci in allarme e renderci più reattivi dinanzi a eventuali rischi». A certe persone accade che l’allarme dato dal buio sia costante e l’ansia di trovarsi in situazioni dove non c’è luce o anche solo di dover dormire al buio, generi ansia e brividi: il cuore batte forte e il respiro si fa affannoso, una sorta di attacco di panico.

«Negli adulti il più delle volte la scotofobia è il retaggio di una spiacevole esperienza capitata in assenza di luce, solitamente quando si era bambini», continua Vender. «Magari rimane sopita per anni e a un certo punto viene fuori. Spesso a risvegliarla è una situazione di stress molto intenso, un periodo difficile, come un divorzio, un lutto o la perdita del lavoro: chi vive conflitti interni tende a esternarli in una situazione di oscurità. Per questo, una volta superato il periodo critico, in certi casi può passare da sola».

Come superare la paura del buio

Si può vincere la paura del buio negli adulti? Certamente. Gli psichiatri suggeriscono di iniziare mettendo in atto le cosiddette strategie di evitamento: un insieme di espedienti per evitare di trovarsi al buio, finendo in preda al panico. «Per esempio, mettere vicino al letto una luce dotata di timer, che si spegne un’ora o due dopo che ci si è coricati», suggerisce Vender. «Ancora: acquistare lampade che si accendono in caso di blackout o lasciare in luoghi facilmente raggiungibili torce elettriche a pile». Quando le strategie di evitamento non risultino sufficienti e la fobia del buio assume caratteri patologici, che compromettono anche la vita quotidiana, allora è opportuno rivolgersi a uno specialista. Consiglia il professore Viander: «Una delle psicoterapie più collaudate per questo tipo di problema è quella cognitivo-comportamentale: si invita il paziente a vivere le esperienze di cui ha paura per aiutarlo a superare la fobia». Con un trattamento adeguato, il problema della paura del buio si può risolvere in circa dieci sedute. 

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