Aumentano gli habituè dei siti hard: è allarme per i malati di sesso 'fai da te'
Gli andrologi avvertono: "Il rischio pornodipendenza è alto. Il soggetto si abitua a fare tutto da solo ed elimina la corrente di tenerezza"
Fare sesso, si sa, fa bene. Ma quando ci si abitua a farlo da soli, diventa un problema.
A seguito di una ricerca condotta dalla Società italiana di andrologia medica e medicina della sessualità è emerso che sono in aumento i 'malati di sesso', ovvero coloro che si trastullano davanti al computer collegati a siti porno per ore e ore.
Il 25% dei giovani tra i 14 e i 16 anni correrebbe il serio rischio di sviluppare disfunzioni sessuali come l'eiaculazione precoce e la diminuzione del desiderio, dovute alla dipendenza dal sesso e alla pornodipendenza: dal 2005 ad oggi il numero dei frequentatori abituali di siti hard è quasi raddoppiato (da 5 a 8 milioni in Italia) e tra questi, il 10% è costituito da minorenni.
"La dipendenza da sesso non è un fenomeno nuovo" - spiega lo psicologo e pseudoterapeuta Stefano Bovero - "si tratta di un comportamento caratterizzato da un desiderio sessuale anomalo che coinvolge l'attività del pensiero a tal punto da interferire seriamente con le normali attività quotidiane, e persino da non consentire più di perseguire altri scopi nella vita".
La pornodipendenza, invece, "appare come una particolare estensione autoerotica dello stesso aspetto compulsivo", continua l'esperto, "che abitua il soggetto a fare tutto da solo e lo disabitua a contesti affettivi reali eliminando la corrente di tenerezza".
Ciò che ne deriva è una diminuzione del desiderio sessuale e il calo del piacere erotico verso un autentico oggetto d’amore e l'eiaculazione precoce risponde prorpio a questa patologia, poiché "risolve in fretta l’incapacità relazionale del soggetto le cui risorse neurologiche vengono progressivamente consumate, modificando la chimica cerebrale".