Sottovalutato da molte donne, il portamento, quella capacità -innata in poche, scimmiottata da molte- di assumere una corretta posizione del corpo, è il fiore all’occhiello di un’eleganza disinvolta che incrementa l’autostima di chi ne è dotato e, stando ad uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, fa anche sentire più autorevoli nei rapporti con gli altri.

Per fare in modo di migliorarlo, basta mettere in atto piccole accortezze che, a lungo andare, diventeranno col tempo atteggiamenti naturali e serviranno anche a sminuire alcuni piccoli difetti fisici ed eventuali chili di troppo.

Spalle indietro. In questo modo i pettorali si distendono e il seno, che poggia proprio su questi muscoli, si solleva. Basta avvicinare le scapole tra di loro e automaticamente il petto si apre, così che il décolleté si possa fregiare di un incremento di volume, quanto meno nell’effetto ottico. 

Pancia in dentro. Per quanto all’inizio possa sembrare un gesto innaturale, stringere l’ombelico verso l’interno rinforza il trasverso, un muscolo che avvolge l’addome come una fascia ortopedica, e, a forza di ripeterlo, il gesto diventa così automatico che il classico gonfiore addominale, anche senza pensarci, sparisce.

Busto allineato. Indossare ogni giorno i tacchi alti non è possibile e, al di là dell’eventuale penuria di centimetri, camminare come se si avesse un filo invisibile che, partendo dalla testa, distende la parte alta del busto e lo mantiene allineato è un modo eccellente per impedire di afflosciarsi su di sé come giunchi secchi.

Lato b in tensione. Non significa contrarlo, ma incurvare leggermente la parte bassa della schiena, fino a sentire che la piega tra il gluteo e la coscia si distende. Stare troppo tempo sedute non aiuta, perché la colonna vertebrale tende ad appiattirsi, per cui, appena è possibile, pensare di far levitare il lato b in questo modo è un espediente utile per dotarsi di una complessiva armonia.