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Venerdì, 19 Aprile 2024
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In Italia la 'prima volta' è senza preservativo

Un sondaggio rivela che le ragazze affrontano la prima esperienza sessuale senza alcuna precauzione. Per questo i ginecologi consigliano di introdurre l'educazione sessuale come materia di studio

La prima esperienza sessuale si affronta senza alcuna precauzione, in barba alle malattie sessualmente trasmissibili e alle ipotetiche gravidanze indesiderate: questo è quanto emerge dal sondaggio nazionale "Le ragazze italiane: sessualità e contraccezione", che la Società italiana di ginecologia ed ostetricia (Sigo) ha svolto a maggio 2013 su oltre 1000 giovani tra i 14 e i 25 anni.

Pare che il 42% delle ragazze italiane sotto ai 25 anni non utilizzi nessun metodo contraccettivo ricorrendo al coito interrotto e solo 3 su 10 abbiano ricevuto informazioni corrette da medici e insegnanti, mentre le altre avrebbero appreso le dovute notizie da fonti non qualificate.

L`indagine analizza anche l`utilizzo della pillola, scelta nell`86% dei casi per la sicurezza contraccettiva. "Ma dobbiamo promuoverne maggiormente l`uso tra le ragazze", sottolinea la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano. "Nel nostro Paese solo il 16,2% delle donne usa regolarmente la pillola contro il 41,5% della Francia, il 28% del Regno Unito e il 27,4% della Svezia".

"Se ancora troppe italiane arrivano impreparate alla prima volta, la principale causa è la scarsa educazione sessuale ricevuta" sostiene Mauro Busacca, consigliere Sigo e ordinario di ginecologia e ostetricia dell`Università di Milano. "Il quadro è peggiorato negli ultimi tre anni. Rispetto ad un analogo sondaggio effettuato nel 2010, infatti, registriamo un 5% in più di giovanissime che affronta la prima esperienza sessuale senza nessuna precauzione, rischiando così di incorrere non solo in una gravidanza indesiderata, ma anche in una o più malattie sessualmente trasmesse. Il risultato di questi comportamenti scorretti sono le circa 10.000 baby madri appena maggiorenni che secondo l`ISTAT ogni anno partoriscono negli ospedali italiani".

L'attenzione si sposta sull`educazione sessuale, che in Italia continua a non essere una materia scolastica obbligatoria, nonostante da tempo i ginecologi denuncino questa anomalia che contraddistingue in negativo il nostro Paese dal resto d`Europa".

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